” PESCI PICCOLI” di ALESSANDRO ROBECCHI- SELLERIO – O8-03-2O24
9 Marzo 2024” OMICIDIO IN BORGOOGNISSANTI ” di STEFANO MORETTI- BETTI EDITORE- 16.03.2024
16 Marzo 2024In questo libro l’autore ci introduce nei territori dell’odio e del male,ossia della paranoia,del risentimento, dell’invidia, degli abissi della violenza.<
Ognuno di noi puo'commettere azioni fortemente malvage o estremamente buone, ma leggendo questo libro si puo'cogliere "la banalità del male e della violenza".
Ma la prima domanda che ci si può porre è come persone considerate normali possono trasformarsi da un momento all'altro in feroci assassini? E addirittura
è possibile cominciare a odiare coloro che ci sono i più vicini ?
Questo libro si puo'considerare una sorta di viaggio intorno alla crescita dell'uomo. Ci sono gli altruisti, i regressi, gli offesi, le vittime,gli assas-
sini. Quella che è una prima cosa da annotare è che inizialmente "zona pwrixoloil percorso è uguale per tutti, ma poi succede che si prende un percorso diverso ed ecco che si entra in "zona pericolo".
Atteso che l'autore evoca il ricordo si un mito della sua gioventù, Francesco Guccini, mito di suo padre anche, e che loro non hanno mai voluto incontrare perché il mito deve rimanere un qualcosa di irraggiungiubile, pena la distruzione dello stesso. Poi CIAPPI passa a definire il proprio mestiere che è quello di "ascoltare e di aiutare gli altri". E sempre con le conclusioni che colpevoli e vittime,virtù ed errori, odio e piacere, sono spesso sullo stesso piano.Si puo' avverare magari da un momento all'altro , ma succede anche che l'essere umano è vincolato agli ordini che riceve o che aspetta di
ricevere, e quindi i suoi freni morali sono molto blandi e molto soggetti a colui che detiene i poteri,
IL nostro autore ha lavorato a lungo in paesi di tutto il mondo,sempre dedicandosi al tema della violenza, opera di bande criminali di giovani o gio vanissimi, con omicidi e violenze sulle spalle. Ma anche uomini che non sanno dire perché hanno commesso un delitto, o anche uomini ormai insensibili alla vita, avendo anche "chiuso"i contatti con la vita, e quindi ormai predestinati alla morte.
Molti i riferimenti letterari da Dante a Montale a Dostoevskji, di cui si cita ovviamente Delitto e castigo. Lui è considerato un autore imprenscindibile
per chi voglia indagare sulla complessità dell'animo umano.Molti gli studi riportati e i riferimenti all'odio,molla scatenante di tanti delitti.
Tutto questo e veramente molto altro servono al nostro autore nei suoi colloqui con persone legate a situazioni tragiche, violente, d'altra parte il colloquio non può prescindere dall'affrontare una realtà spessp tragica. Lo scrittore,il criminologo, lo studioso del comportamento umano non puo'prescin-
dere dalla realtà, lo scienziato deve descrivere la realtà che ha davanti,certamente il livello di soggettività nell'interpretazione di un caso è alta e spesso le varie storie finiscono per intersecarsi con quelle di chin li cura.
Questo libro lo di SILVIO CIAPPI con la prefazione di PHILIP ZIMBARDO ci parla dell'esperienza di un criminologo(lo stesso autore)a contatto con il male e la violenza.
Le cronache ci propongono ormai con cadenza giornaliera azioni dolose e violente ,che spesso sfociano in delitti e comportamenti molto al di fuori delle
regole.Ma quel che sorprende è che persone adulte o giovani, apparentemente ingenue o dalla faccia d'angelo, si trasformano in feroci assassini. Ma cosa c'è dietro i crimini di odio o pieni d'odio razziale ? SILVIPO CIAPPI, autore di questo pregevolissimo studio ODIO ,L'ALTRA FACCIA DEL DOLORE,che ci spiega
le pulsioni psicologiche che appunto portano all'odio e poi alla vendetta, alla ritorsione, alla risposta fuori delle righe4.
L'autore, criminologo di fama internazionale, fa dell'odio il...protagonista di questa sua esposizione, esaminandolo in tutte le sue manifestazioni, sia sotto l'aspetto clinico che quello sociale.>
Attraverso la descrizione anche di casi reali, vedi ad esempio il serial Killer genovese,Donato Bilancia, e tanti altri incontrati dal criminologo per la sua professione.Si possono vedere le radici portanti di questo odio, vedi appunto la paranoia,la vergogna, l’umiliazione, il dolore, e di contro la voglia di vendicarsi. E naturalmente il riferimento a sostegno di casi personalmente vissuti dal Ciappi nei colloqui con i suoi pazienti,spesso autori di delittti efferati,danno maggior valore alla narrativa.
L’esperienza lavorativa del nostro autore fa vedere cosa c’è dentro l’animo umano (disturbi di personalità, commutazioni psichiche che possono portare
all’atto violento, il tutto ad opera di attori singoli ma a volte anche seriali).Si possono quindi apprendere le modalità attraverso cui condurre i col->>
loqui con gli accusati, ma anche i modi attraverso i quali è possibile conoscere la storia reale del malato e riuscire a farsela raccontare dalllo stesso.
Riteniamo importante che questo testo-saggio vada letto perché ci permette, seguendo il percorso di chi lo fa professionalmente, di conoscere(o di costruire)la nostra identità. Le reazioni degli assistiti sono certamente diverse, c’è chi rompe tutto e quindi rinuncia a tuto, c’è chi vuole avere una ulteriore possibilità di vita e quindi anche arrivare a ritrovare se stessi.
ODIO è una parola di cui certamente si parla, ma Ciappi riesce, attingendo sia alla sua storia personale, che ai rapporti avuti con chi si è reso colpevole di violenze,a dare una luce di speranza, anche perché proprio il percorso di chi è riuscito a dare alla propria esistenza una svolta decorosa
nobilita questo lavoro.
GIUSEPPE PREVITI