” PARTIRE E’UN PO’MORIRE” DI LUIGI BICCHI-(Le inchieste di Costanza Brogi,giornalista)-BETTI EDITRICE)-15.05.2025
15 Febbraio 2025“IL VENTO DI GIUGNO” DI LEONARDO GORI- TEA – O3-O3-2025
3 Marzo 2025Odisseo è il frutto di una pianta malata, ha sin da piccolo vissuto con istinti di malvagità, nutrendo il proprio io di cattiveria e perdizione.
Una vita “perduta”con cui convivere, un furore distruttivo intriso di cieca violenza,questo il suo doloroso cammino.
Con questo, romanzo, ODISSEO, ANDREA FERRINI, scrive un romanzo giallo che, più della vicenda in sé sembra volerci presentare una disamina dell’animo umano
nei più reconditi recessi riservati alle perversioni più oscure.
E così girando attorno ai suoi personaggi, principali e minori, ci parla di vite malvissute, e spesso disturbate, a cominciare da Odisseo, un figlio del male,e come tale il male è lui stesso.Un male che si manifesterà sin dalla piu’tenera età, e ovviamente cresce e aumenta con gli anni la sua propensione alla violenza ,che lo incatena sempre più.
Una scrittura intensa che non si preoccupa di essere accattivante,tutt’altro. Oggi,. se c’è un difetto nel giallo italiano è che a volte e’ sin troppo “piatto”. In “Odisseo” l’impressione è diametralmente opposta, per lunghi tratti il romanzo è “disturbante, perché l’aver saputo “cantare” l’elegia del dolore e del furore dell’animo umano ha costretto l’autore a una scrittura che non da respiro, che ti coinvolge, o meglio, ti “segna “in negativo.
Ma non è detto che porti a un giudizio negativo.
Oggi si parla molto di bipolarità, uno stato di “psicosi maniaco-depressiva” , dove si alternano periodi di depressione ad altri di nevrosi o a disturbi del pensiero.E certamente gli effetti della malattia possono divenire devastanti, e parlandosi di bipolarità possono anche manifestarsi con atteggiamenti
di grande ingegnosità. E chi soffre di questi disturbi e di queste depressioni è tormentato nella sua vita giornaliera, e infatti Odisseo nè è l’esempio
vivente.
Odisseo è simile a tanti personaggi reali che vivono in una loro dimensione,una umanità a tratti sfociata in momenti di buio che hanno portato a comportamenti di una inaudita violenza.Naturalmente vengono a galla nel racconto tanti problemi reali che riguardano anche i familiari che spesso sacri-
ficano la loro vita alla malattia del congiunto. L’autore ha creato un personaggio che, come è tipico di questa malattia,ha anche modo di far rilevare come
Certamente Odisseo è un personaggio di grosso rilievo, pur se difficilmente troveremo in lui qualcosa di logico o che possa essere apprezzato,a parte questo suo smodato alter ego che lo porta inevitabilmente ad andare sempre fuori le righe. Semmai appare evidente che questa specie di super ego che è Odisseo,come sempre vuole essere lui il primo nel progettare grandi imprese finanziarie infischiandosene della legalità, calpestando ogni relazione sociale e affettiva, subordinandole ai propri istinti bestiali. Un super io eccessivo in tutto e per tutto.
Qui si vive una realtà fatta di crudeltà,di egoismo,di una base emotiva tanto tragica quanto sin troppo emotiva.Certamente si puo’accettare o nmeno queata
tesi sullo stato del protagonista,partendo da un comportamento devastante per sè e per gli altri,che alla fine sembra poi avere un minimo di resipiscenza§
quando si sacrifica per la donna che lo ha amato, sacrificandosi per lei.
GIUSEPPE PREVITI