” IL SEGRETO DEI CUSTODI DELLA FEDE ” di ELENA TORRE – CAIRO
24 Luglio 2015” LA TIGRE DAGLI OCCHI DI GIADA” DI STEFANO DI MARINO- DBOOKS
5 Agosto 2015Raul Fabiani, detto il Corso, dopo aver collaborato con i nazisti durante l’occupazione di Parigi, alla fine della guerra è dovuto scappare e si è rifugiato a Genova dove vive
nascosto nel centro storico della città. Pe rimediare la giornata lavora per conto di Tonio, uno dei capi della malavita locale, contrabbandando armi e sigarette. Raul è un uomo
ai margini della vita che cerca di farsi dimenticare. Unico legame con il mondo è l’amicizia per il vecchio Barba Miché, che era stato un complice del padre, un gangster degli
anni dieci che era morto una trentina di anni prima durante una sparatoria con le forze dell’ordine.
Nei vicoli di Genova Raul conosce Maria, una prostituta che ha un debole per lui e che spera che lui la possa condurre a una vita diversa. Ma un giorno dal burrascoso passato
di Raul compare Raymond Duquesne, una delle sue vittime dei giorni parigini. Ma è scampato alla morte, ora sta dalla parte dei vincitori e lo costringe, ricattandolo sul suo
passato, a collaborare con lui alla ricerca di un tesoro.
Tra fughe, sparatorie e scazzottate, in mzzo a contrabbandieri, poliziotti, non sempre dalla parte giusta, agenti segreti, sbandati, sopravvissuti, ecco che inizia una ricerca dispe–
rata che porterà Raul e il suo ingombrante compagno in giro per la Liguria, con tutte le sue ferite e le sue macerie che non sono solo materiali. Una regione messa in ginocchio
dal conflitto e che ora cerca quanto meno di sopravvivere. E così sarà anche per Raul che dovrà battersi ferocemente per salvarsi. Una storia dura e senza sconti come tante di
quei giorni…..
Daniele Cambiaso si sta affermando tra i più completi autori italiani di noir. Evidente la consuetudine con tanti autori cult del genere da Scerbanenco a Izzo, da Carlotto a
Lucarelli, evidente la capacità di raccontare delle storie di personaggi fondamentalmente ” sbagliati”, ma non per questo meno attraenti. E d’altra parte la realtà è piena di
lati oscuri e violenti, fanno parte della vita, è giusto che se ne parli e se ne colga i lati essenziali. Cambiaso è un affezionato al lato storico delle vicende, lo dimostrano del resto
tanti suoi scritti, ma anche per la convinzione che si può arrivare a parlare di oggi attraverso storie e avventure del passato.
Un’altra passione del nostro autore è Genova, la sua città, una città che come tutta la costa mediterranea sembra respirare aria ” nera” o “noir”, anche Genova è una città dal
volto doppio, bella, sontuosa, sinuosa, nella sua lunghezza ma anche ricca di una cronaca nera tipica della città dei grandi porti e relativi grandi traffici. E il suo centro storico
è sempre stato una vera e propria central della mala, che poi nella letteratura diventa una icona noir. Niente da invidiare a Marsiglia e teatro idealee per romanzi poliziotteschi
e noir.
Cambiaso ambienta in questi scenari il suo Off limits che ci riporta alla Genova del secondo dopoguerra. Una trama ricca di colpi di scena e di personaggi i più svariati. Malavi-
tosi, assassini, disertori, prostitute, contrabbandieri. Tutti capaci di ricreare e rievocare l’atmosfera di quegli anni convulsi che hanno visto l’occupazione nazista, le lotte parti-à
giane,l’arrivo degli americani. Una Genova stremata, ancora sotto lo choc dei bombardamenti, dove ancora il buon governo stenta ad affermarsi. Qui si è ” rifugiato” Raul Fabiani,il “Corso”, fuggito da Parigi e da un passato poco glorioso quale collaboratore dei tedeschi.
Ha un solo legamer nella città della Lanterna, il vecchio Barba Miché antico complice del padre, uno spietato gangster corso. Ma adesso l’arrivo di un altro fuoruscito provoca
una svolta nella vita di Raul.
La copertina ma anche il titolo del nuovo romanzo di Cambiaso richiamano espressamente al dopoguerra, un periodo storico certo assai difficile e ricco com’è di storie assai
poco commendevoli e di personaggi altrettanto violenti. Il suo è un libro di fantasia ma non troppo….
Tra le varie pagine si intrecciano buoni e cattivi, banditi e poliziotti, sullo sfondo ci sono ancora i conti da regolare con i fascisti, c’è la caccia per procurarsi cibo, sigarette, armi
e per dominare i traffici della città. E così Raul si troverà al centro di questi traffici ma anche a dover fare i conti con il proprio oscuro passato…
Leggendo Off limits potremmo pensare al polar, e ancora più al noir, che rappresenta l’altra faccia della storia di un crimine, vista però dalla parte del criminale e in queste
storie non vi è un qualcosa da scoprire, l’attenzione si pone sull’ambiente in cui avvengono le vicende criminali, e anche sulla psicologia dei personaggi.
Si può anche ricordare il c.d. ” noir mediterraneo” che ebbe in Jean-Claude Izzo il principale cantore. Era un modo di esprimere il disagio, la violenza ma anche la bellezza
dei paesaggi e delle città del Mediterraneo. Autori che hanno voluto esprimere la loro appartenenza alla terra che raccontano nelle loro storie, ma che non si peritano di narra-
re anche negli aspetti meno commandevoli.
Quello di Cambiaso è un noir con un uomo dai tragici trascorsi che lotta per sopravvivere. Raul Fabiani è un personaggio che colpisce, un alone tragico ha accompagnato la sua
vita, sin dall’infanzia con prologo in una tragica giornata del settembre 1912 quando tre uomini in fuga seminano sangue e terrore. Fabiani avrà una vita dura, difficile che lo
porterà a Parigi e poi di nuovo a Genova, crocevia della sua vita.Accanto a lui tanti personaggi, per lo più duri, violenti, descritti senza compiacimenti ma visti sempre come
esseri reali, certo non da prendere a esempio, ma d’altra parte erano appena usciti dall’inferno della guerra che ne aveva messo in risalto il loro istinto peggiore.
Ma c’è anche la speranza in questa folla misera, affamata, impaurita che si fa forza e cerca di sopravvivere per poter tornare a vivere. E commoventi sono le scene dei tanti che
si recano alla stazione per accogliere i treni che riportano a casa i reduci sopravvissuti all’inferno russo..
Un personaggio positivo è Mara che pur ridottasi per vivere a fare la prostituta non ha perso il suo candore e la sua fede nell’avvenire ” Portami lontano Corso.Non ho niente
da prendere e neppure da perdere….”.
Ecco la sintesi di una storia forte e anche ben scritta.
GIUSEPPE PREVITI