” LE GEOMETRIE DELL’ANIMO 0MICIDA ” DI MONICA BARTOLINI- SCRITTURE&SCRITTURE
19 Giugno 2014“MISTERI E SAPORI DI TOSCANA” DI ANDREA GAMANNOSSI- SARNUS
25 Giugno 2014La storia che viene raccontata in Ogni giorno ha il suo male è ambientata in una provincia toscana di fantasia, una immaginaria Valdenza, quando l’omicidio di una
donna ritrovata in una casa sconvolge la città. La donna è stata trovata in una posizione innaturale, legata e con fascette attorno al collo, è stato usato l’acido per ren-
dere impossibile l’identificazione. E la sorpresa maggiore sarà quando si scopre che la sconosciuta non abitava nella casa dove è stato trovato il corpo.
Della indagine si occupa il commissario Casabona, un uomo di vasta esperienza, che ben presto esclude il movente passionale, restando anche colpito dai troppi parti-
lari che occupano la scena del delitto, partendo appunto dagli accorgimenti usati per impedire il riconoscimento della vittima. Casabona è ormai da troppi anni nel
mestiere per meravigliarsi di qualcosa, ma il suo è un cinismo di facciata, a cui fa contrasto invece una forte carica umana e anche un grande orgoglio personale.
Ma il susseguirsi di altri omicidi fa arrivare alla conclusione che un serial Killer è all’opera, un serial killer che detta le sue regole e agisce secondo un piano ben deter-
minato. Bisogna quindi capire il perché del suo agire e dei suoi comportamenti. In questa indagine sempre più difficoltosa, anche per la pressione dei media e le
sollecitazioni dall’alto, il commissario sarà affiancato da una bella collega, inviata da Roma, ma dopo i primi attriti, i due formeranno una coppia perfetta e ben funzio-
nante.
Casabona ha una sua vita privata, una moglie, due figli, vari problemi, da tutto questo scaturisce un quadro esauriente dell’uomo, che come deve battersi per salvare
la pace familiare dovrà anche accettare la sfida del serial killer che sempre più apertamente si rivolge a lui….
Antonio Fusco è un funzionario della Polizia di stato, alla sua prima prova come scrittore con Ogni giorno ha il suo male. Scrittore evidentemente con la passione
del giallo, ma non soltanto, perché il ritratto dei vari personaggi, specie quello del protagonista, è assai accurato e , come vedremo, porta a delle riflessioni interessanti.
Tommaso Casabona dirigeva la squadra mobile della questura di questo paese della Toscana, in questo vi sono molti punti in comune con il suo creatore, che certamente
avrà utilizzato le sue esperienze personali. Ma non è tanto importante sapere quanto ci sia di Fusco in Casabona, piuttosto va osservato come l’autore tratteggi il ritratto
del “collega”, un uomo apparentemente duro ma che poi fondamentalmente è un buono, con vari problemi: una moglie con cui i rapporti si sono raffreddati nel tempo,
una splendida figlia che studia e vive all’estero, e un figlio drogato che sta cercando di uscire dal tunnel della droga. Anche dal punto di vista professionale non è tutto oro
quel che lccica, pur se ha saputo creare un solido rapporto con i suoi uomini, una vera ” squadra “, pur se le cose non vanno sempre lisce.
La storia che da corpo al romanzo prende avvio da una “esecuzione” in carcere ai danni di un pedofilo, e poi scopriremo che Casabona ha passato in suoi guai perché
era stato accusato di non aver indicato al momento della traduzione in carcere la natura del reato del giovane, anche se poi era stato completamente scagionato.
Quando Valdenza verrà scossa da una serie di omicidi Casabona capisce che deve trovare al più presto il movente spinge il serial killer a uccidere, solo così si
riuscirà a trovarlo. Casabona si ricorderà di una conferenza pubblica tenuta qualche tempo prima, dedicata ai crimini e alle investigazioni, lui aveva trattato il tema
Il ruolo dell’indagine nella ricerca della verità, e aveva ricordato anche una regola a cui si attengono i giornalisti americani. La regola delle 5 W, Who (Chi), Where
(Dove), What (Cosa), When (Quando), Why (Perché). E per lui questo ricordo è come una rivelazione, gli appare evidente che l’assassino sta seguendo questo schema
lasciando ogni volta indizi che fanno pensare a una sfida di carattere personale.
Il romanzo appassiona il lettore perché ci fa entrare nel clima di una indagine vera, con un ritmo i scrittura assai scarno e senza fronzoli, ci fa partecipare, ci si perdoni
il paragone “radio-calcistico ” , a “Tutta una indagine minuto per minuto “. Non sarà facile scoprire questo ” angelo della morte ” anche se per Casabona e i suoi uomini,
pur se ormai è chiaro il suo modo di agire.
Ma questo commissario che man mano ci si presenta come un personaggio assai reale, con i suoi problemi, le sue paure, le sue riflessioni, le sue speranze, ci conquista
proprio perché il suo profilo umano è vero, è reale, deve adattarsi alla vita di tutti i giorni, deve cercare di capire l’animo umano, che non è fatto di solo bene, ma
ognuno, come recita l’animo umano, ha il suo male. Casabona è un antieroe, la sua vita privata perde colpi da tutte le parti, il matrimonio è in crisi, il figlio è ricoverato
in una comunità per tossicodipendenti, forse le maggiori soddisfazione le ha dal lavoro, pur se anche qui non sempre va tutto liscio. Un libro che è una indagine di polizia
di cui si seguono le varie fasi, le speranze e gli errori commessi, ma il libro non è solo questo, è anche un’indagine sull’anima umana.
Un romanzo fondamentalmente amaro, accanto alla trama poliziesca ci racconta la vita di un uomo, con i suoi sogni, le sue delusioni, i suoi errori. La sua è anche la
ricerca della felicità personale, anche se poi un po’ amaramente osserverà che la”felicità non è una condizione permanente dell’uomo”, piuttosto ” un evento eccezionale”.
C’è una frase che colpisce ” ogni giorno muore quando nasce un nuovo giorno”. Verità semplici, direte, ma che fanno pensare ben al di là della storia del serial killer.
GIUSEPPE PREVITI