” CARTE CUSTODITE- Il carcere di Pistoia e il suo archivio storico(1901-1991) di ROSA CIRONE-SETTEGIORNI EDITORE 11.04.2023
11 Aprile 2023” LA FINE E’IGNOTA” DI BRUNO MORCHIO- RIZZOLI- 21.04.2023
21 Aprile 2023San Porfidio è un vecchio borgo storico, con una sua particolare aria di magia e di mistero,e dove ogni anni, nel periodo natalizio, si mette in scena la grande magia del Presepe Vivente. Il giovane tenente dei carabinieri,Giovanni Borgia, aveva trovato al mercato domenicale di Porta Portese a Roma una foto ingiallita
dal tempo, quella appunto che riproduceva San Porfidio, e aveva deciso di andarlo a visitare nelle vacanze di Natale con la sua fidanzata, trovando alloggio nel
borgo stesso . Ma il misterioso assassinio di uno sconosciuto riportava bruscamente Borgia,,..ai suoi doveri, per dare una mano al brigadiere del posto ,unico
autorità presente sul posto.
E viene fuori un’indagine insolita, piena di vecchi segreti e antichi misteri.
Nel piccolo borgo di San Porfidio si celano verità ormai sepolte dal tempo, con antichi delitti mai confessati, e intorno a questo motivo si sviluppa il nuovo romanzo di Annalisa Venditti,Omicidio al presepe vivente, protagonista ancora il capitano dei carabinieri Giovanni Borgia, qui però agli inizi della carriera, ancora tenente.
Si cela un grosso mistero a San Porfidio ! Già, San Porfidio, un luogo immaginato dalla nostra autrice ai tempi del covid, un luogo di fantasia che lei ha creato
, e che poi non è altro che la proiezione dei tanti borghi italiani esistenti, un luogo della fantasia quindi, che poi via via che si va avanti nella lettura diventa sempre più vero e reale della realtà. >Una storia quindi di fantasia, inventata nei fatti e nei personaggi,, ma che la Venditti sa animare e raccontare si da
spingerci a cercare una cartina dove rintracciare una possibile meta di un nostro prossimo Natale…
Ed ecco che il nostro tenente Borgia , qui ancora alle prime armi,dovrà cercare di dipanare questi misteri che sconvolgono sempre più la piccola comunità.
Ah, e ricordatevi, il borgo è talmente misterioso che solo consultando delle vecchie Mappe stradali(vi ricordate quelle del Touring ?)riuscirete a raggiungere
Dentro quelle vecchie mura e in un luogo apparentemete da sogno si nascondono ricordi lontani, rancori mai passati, segreti mai rivelati, certo tutto questo
puo’contrastare con l’immagine da sogno che da questo borgo, che sembra un luogo di magia e di grande attrattiva.
Il nostro giovane protagonista vi giunge per passarvi,insieme alla fidanzata, le feste di Natale, avendo trovato alloggio nel Palazzo nobiliare del marchese
Ottavio Loperfido, il nobile del luogo, che affiittava alcune stanze della dependance ,per sentirsi meno solo, avendo da tempo perso la moglie e rotto ogni rapporto con il figlio.
Un Paese dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo di magia dove si può pensare che tutto sia bello e incontaminato, anche se poi la realtà si rivelerà
ben diversa. Due omicidi mai risolti, nuovi delitti che insanguineranno il borgo guastano un po’quest’atmosfera da favola. con il prete Don Filippo,indaf-
faratissimo a organizzare il Presepe vivente che come sempre farà affluite tanta gente.
Prima vittima un uomo che nessuno conosce, poi una delle attrici trovata morta,si pensa a un malore,ma ben presto si scoprirà che è stata avvelenata.
Un libro “natalizio” questo della Venditti,, con un’atmosfera delle più belle e che fanno sognare, poi ci sono le antiche tradizioni, come il presepe vivente,
che ogni anno il parroco organizza ricorrendo a attori professionisti, all’uopo ingaggiati, ma anche ad abitanti del posto.
Una trama di fantasia, ricca di colpi di scena, compreso quello che ci riserva nelle note finali l’autrice, raccontando la favola del “Borgo che non ‘é”…..
Un’atmosfera natalizia, un Giallo che riporta alla ribalta Giovanni Borgia, qui però agli albori della sua attività investigativa, infatti lo troviamo con il ruolo
di tenente.
Annalisa Venditti si occupa da tempo di cronaca nera e di “cold case”, contribuisce al famoso programma televisivo “Chi l’ha visto ?” e ad altri ancora,
ha una evidente propensione per il giallo ma coltiva anche il gusto per le fiabe, per questo Omicidio al presepe vivente si potrebbe parlare di una “Favola in giallo”. Qui si parla di vecchi contrasti, di antjche vendette, tutte cose maturate nel piccolo borgo e mai risolte, con il corollario ora di nuovi
delitti che insanguinano Porfidio anche nelle giornate del Natale.
UN giallo di struttura classica con un finale che richiama un po’i metodi della grande Agatha Christie, ovvero nel finale tutti i personaggi della storia in una
stanza, con l’intento di far scaturire la verità dal loro confronto il nome dei colpevoli. E così da una vecchia cartolina ritrovata per caso il capitano Borgia
aveva rivissuto il ricordo di un Natale lontano……
GIUSEPPE PREVITI