” ALBERGO ITALIA ” DI CARLO LUCARELLI- EINAUDI
5 Novembre 2015” DOVE SCORRE IL MALE ” – di FABIO MUNDADORI – DAMSTER EDIZIONI
17 Novembre 2015Siamo nella Milano del 1992 quando un uomo ne segue un altro in piena notte, poi lo affianca, l’affronta e lo uccide con un colpo di pistola. Per l’assassino
è la tragica conclusione di un percorso che l’ha visto salire alle stelle e poi precipitare rovinosamente.
Finirà in carcere e lo ritroviamo dopo vent’anni quando percorrendo in auto la strada per Como è inseguito da due motociclisti finisce per schiantarsi con-
tro una cancellata. Sarà ricoverato in come irreversibile, gli hanno sparato nell’inseguirlo, ed eco entrare in scena il commissario Stefania Valenti.
Ma chi era veramente quest’uomo ? Cosa può legare questi due fatti a venti anni di distanza ? E cosa cercavano i due motociclisti prima di darsi alla fuga,
e perché erano disposti anche a ucciderlo ?
Stefania indaga con i fidi Lucchesi e Piras, e viene alla luce una storiaccia agli anni ottanta. La vicenda di un uomo che si era fatto da sè dirigendo uno dei
locali inn di Milano, l’ambiguo Metropolis, frequantato da politici, facendieri,, magnaccia, prostitute, criminali, poliziotti, giocatori d’azzardo, cocainomai, figli di papà da spennare. E ne conseguono intrighi, misteri, tradimenti, vendette, e già in quegli anni si creano le alleanze ” perverse” per assicurarsi un
Expo. L’indagine della Valenti diventa sempre più complicata anche perché tocca gli…intoccabili e le stesse superiori gerarchie della polizia sembrano non
apptrezzare molto il suo dinamismo. L’impressione è che si sia infilata in un affare troppo grande e pericoloso.
Sembrava un semplice indicente d’auto quello in cui è rimasto coinvolto Giampiero Colombo, che ora è ricoverato in coma all’ospedale. Ma on è così. qual-
cuno gli ha sparato. E inizia così questa nuova indagine del commissariuo Stefania Valenti, c he si troverà immersa in una vicenda che ha le sue radici nel
passato., ma con ampii riferimenti al presente. Il vento della corruzione non è mai venuto meno in questi anni, ma se possibile si è ancora più esteso,lascian-
do a galla i soliti ambigui quanto onnipotenti personaggi.
Intanto va identificato questo sedicente Colombo, e il nosro commissario dovrà seguire un percorso a ritroso nel tempo, nella Milano gaudente dei locali
sfavillanti che dietro la facciata celano malaffari di ogni sorta, con legami per il riciclaggio del denaro sporco verso la Svizzera e per traffici di armi e droga
con n’drangheta e Paesi dell’Est. Tutta una serie di affari sporchi che questa mancata esecuzione sulla strada dei laghi sembra far venire alla luce.
Con una scrittura asciutta e ben ritmata Cocco&Magella si confermano, dopo Ombre sul lago una nuova coppia del giallo italiano e assai promettente.
Particolarmente riuscita la loro protagonista, commissario di polizia, una donna separata con una figlia, che divide la sua vita tra impegni familiari e
professionali, un personaggio reso assai realisticamente, che cerca di conciliare la dura vita del poliziotto con quella di salvare quel che resta della famiglia
ma che vuole ritagliarsi degli spazi per se, coltivando una relazione con un uomo molto più giovane di lei.
Una mescolanza quindi tra letteratura di genere,letteratura di viaggio, ambiente, vedi lo scenario bellissimo del lungolago comasco che però va contrap-
posto alle visioni di Milano e Lugano, che sembrano più città da discesa agli inferi che non luoghi da dimora tranquilla agiaa.
La trama assai serrata ci fa rivivere il bello e il brutto di quei posti, chiamati a protagonisti, come nei migliori gialli del noir mediterraneo . La quale trama
da molto spazio alla ricerca dell’identità vera di quell’uomo che giace moribondo in un letto d’ospedale. Si scoprirà infatti che i documenti in suo possesso
sono falsi La curiosità degli inquirenti si sposta su quell’auto vecchia di anni, ma pulita, ben tenuta, come se non avesse mai viaggiato per anni. Auto che
risulta intestata a una vecchia signora, il cui figlio si scopre essere stato titolare di un locale di successo della Milano degli anni’80, poi caduto in disgrazia,
rovinato e colpevole di un omicidio che lo aveva tenuto a lungo in carcere da dove era uscito da poco.
I protagonisti di questa storia sono tanti, ci viene narrata con una serie di flash-back tra il passato e il presente. <Protagonisti di varia estrazione sociale,
tante carte di un gioco ora losco ora appassionante che affascina il lettore chiamato a dare loro la giusta collocazione: il giocatore, l’assessore, il faccen-
diere, il portaborse, e poi quella Milano ” ….che è sempre Milano, una magnifica battona vestita a festa, Per il Carnevale, e quel Carnevale si chiama per
loro Expo “.
La Valenti intuisce che dentro questa storia c’è molto di marcio, e che l’uomo inseguito doveva avere con sè qualcosa che i killer hanno cercato vanamente
prima di fuggire. E il mistero aumenta quando si scopre che il moribondo era un certo Angelo Vallesi colpevole di avere ucciso un alto dirigente della polizia
immischiato con i Servizi.
Una chiave per risolvere il caso la darà una…chiave che l’uomo hs fatto in tempo a consegnare a una ragazza che l’ha soccorso e che consegnerà poi al com-
missario che intanto ha rintracciato la ex-compagna dell’uomo.
Omicidio alla stazione si svolge tra Como e il Lungolago, Milano e la Svizzera, quella della Banche che custodiscono nei loro forzieri non solo denaro ma
anche materiale che può compromettere chiunque, e guai se fosse reso pubblico. La Valenti parlando con la donna dell’uomo moribondo ne ricostruisce
la vita, i successi e gli insuccessi. Milano anni’80 offriva una “chance” a chiunque, e Angelo nei primi anni aveva fatto del Metropolis un locale molto alla
moda. Ma se le clientela era aumentata a dismisura, il giro era diventato troppo grosso, sempre più fuori della legalità, e difficilmente controllabile. Poi
qualcosa era cambiato, lui si era convinto che non era questione di fortuna, qualcuno lo aveva tradito e ne aveva determinato la sua fine. Lui ha indivi-
duato il traditore, è quell’uomo che sta per uscire, lo ha tradito per convenienza, e lui adesso l’attende perché ha deciso che è il momento di presentargli
il conto…..
Gli autori hanno presentato una storia a più strati dove corruzione, segreti, vizi, ricatti servono a scalare il potere, a assicurarsi sempre più soldi, a corrom-pere amministratori, imprenditori, funzionari. E’ la Milano della grande stagione socialista, poi arriverà Belusconi, anni di grandi progetti e di grandi delu-
sioni, con il cancro di ” Mani pulite”. Però ci sono persone che in tutti questi anni sono rimaste a galla, mantenendo sempre il potere, e adesso sono gi
pronte a gettarsi fameliche sul giro d’affari e di soldi che comporterà l’Euro.
Persone che a venti anni di distanza sono ancora pericolose, il nostro commissario si immette in questa atmosfera incandescente ben attenta a non scottarsi,
troppi avvisi le sono giunti, anche di persone amiche. In tutta questa brutta storia restano queste due donne, la Valenti e laBeatrice Mandelli, la donna di
Vallesi, che hanno però una loro vita, una figlia che cresce, non vogliono essere solo delle vittime più o meno sacrificali, cercano anche di avere una loro vita e questo le rende più accettabili ai lettori.
GIUSEPPE PREVITI