LA CASA DEGLI ANONIMI” DI GIOVANNI AGNOLONI- GALAAD EDIZIONI
18 Maggio 2015” DUE INDAGINI PER IL COMMISSARIO CARCADE” DI BEPPE CALABRETTA- GARFAGNANA EDITORE
23 Maggio 2015Siamo in un freddo novembre fiorentino quando una domenica sera Stella riprende il treno per Bologna dove studia all’Università. Allegra e spensierata come sempre
salua il fratello Davide che l’aveva accompagnata al treno, ma non si vedranno più. Da Bologna giunge infatti la notizia che la ragazza è stata trovata morta annegata in
un fiume che costeggia la città, e il caso è archiviato come suicidio. Nessuno dei familiari vuole accettare questa versione, Stella era una ragazza solare, fidanzata da anni con Nicola, con il quale conviveva a Bologna. E appunto né Nicola ma specialmente Davide vogliono rassegnarsi, anzi Davide comincia a recarsi quasi ogni giorno a
Bologna per compiere una sua indagine. Parla con amici, conoscenti,colleghi per capire quale fosse lo stato d’animo della sorella, ma quando sembra che abbia trovato
qualcosa anche il suo corpo viene trovato nello stesso corso d’acqua in cui era perita la sorella. e anche per lui la polizia parla di suicidio.
Questi fatti aumentano ancora più lo sgomento e le voglia di verità nei familiari e negli amici. Tra questi il commissario Alessandra Monti che per dovere di coscienza
e di affetto verso gli scomparsi e i lor0 congiunti decide di indagare sul caso anche se lo può fare solo privatamente, non avendo nessuna veste ufficiale per farlo, anche
se troverà l’aiuto e la comprensione del collega di Bologna che si era occupato dei due casi, e che sembra non del tutto convinto del suicidio di Davide.
Alessandra farà la pendolare, riuscirà nella maggior parte dei casi a parlare con chi ha conosciuto Stella e poi anche il fratello, e non sarà semplice indurre a parlare
chi sapeva…
Intanto anche la vita del ” suo ” commissariato a Rifredi prosegue, l’ispettore Lazzeri la tiene continuamente aggiornata, deve risolvere una brutta storia legata alla
morte di uno spacciatore alla stazion di Rifredi e scoprirà la verità a prezzo di perdere pace e serenità.
Terzo caso per il commissario Alessandra Monti. Dopo Una storia sbagliata, Il tempo felice Donatella Fabbri ci presenta Ora devo andare. Il sottotitolo del nuovo
romanzo è Una indagine privata del commissario Monti perché in questa occasione la donna-poliziotto, titolare del commissariato di Rifredi, dovrà agire in trasfer-
ta, fuori della sua giurisdizione. E’ successo che un’oscura tragedia si è abbattuta su una famiglia di carissimi amici, due fratelli, Stella e Davide sono stati trovati
morti a Bologna e in entrambi casi si è ritenuto che fosse un suicidio, ma questa classificazione non convince nessuno. Alessandra Monti era molto affezionata ai due,
capisce lo strazio dei familiari e decide di indagare personalmente. Il commissariato di Rifredi resta affidato così al fido ispettore Lazzeri che vivrà un momnto diffi-
cile perché le indagini sulla morte di un giovane spacciatore finito sotto un treno alla stazione du Rifredi ( disgrazia o omicidio ) lo faranno riflettere amaramante
sulla inadeguatezza della giustizia umana.
M intanto Alessandra percorre un suo tour bolognese a caccia di indizi e di verità e non sarà facile pe lei venire a capo di quanto è successo, non tanto per la diffi-
coltà dell’indagine di per se stessa, lei è troppo scaltra e navigata per indurre a parlare anche i più reticenti, forte com’è dell’essere un poliziotto. Ma Il suo sarà una
specie di viaggio all’inferno, nelle paure, delle debolezze, nei recessi più nascosti dell’animo umano. Egoismi, menzogne,superficialità, questi i tabù da combattere.
Un’altra patata bollente il commissario la riceverà da Lazzderi che nel risolvere un caso di omicidio resterà indignato scottato dall’impossibilità di fare veramente
giustizia di frante alla limitatezza della legge e alla cattiveria umana, tanto da meditare di lasciare la polizia.
Una storia fatta da due situazioni amare che servono al di là dei casi specifici a far riflettere sulla fragilità dell’animo umano, sulle debolezze e sugli egoismi, sul triste
destino che spetta alle persone rette, purtroppo soffocate e piegate dalla tracotanza e dalla malvagità altrui.
Uno degli elementi di questa storia è il treno, nel caso di Stella veicolo che ti dovrebbe condurre a un avvenire diu felicità, nel caso della stazione di Rifredi involon-
tario strumento di morte. Il treno inteso come un qualcosa che sfreccia davanti a noi, come del resto la vita, noi cerchiamo di prenderla o di prenderlo, importante
è prendere quello giusto……
GIUSEPPE PREVITI