” L’ULTIMA LETTERA DA CUBA” DI ENRICO TOZZI- (AliRibelli) -17.06 2025
17 Giugno 2025“Una lunga militanza nelle file dei giallisti toscani, le sue prime pubblicazioni risalgono al 2007, torna in libreria per “I Gialli Damster” Ambra Pellegrini, con ” OSCURI SEGRETI”.
Siamo in Toscana,al centro di una storia con quattro personaggi principali, un investigatore, il maresciallo Conti, un altro carabiniere,
l’appuntato Margutti, e due discendenti della famiglia più importante di questo immaginario borgo toscano, i Gherardinis,. Carlotta, che soffre di schizofrenia,e Bartolomeo,figlio dell’ultimo discendente della grande casata.
Molti altri personaggi a completare un quadro pieno di crimini e delitti. Carlotta ha il dono di interpretare le energie che emanano dai luoghi e ascoltare le storie che li hanno animati e quindi i suoi sogni e le sue rivelazioni ci fanno conoscere le storie vissute dalle vittime.
Carlotta accetta l’eredità del patrimonio della nonna e vuole trasformare il vecchio castello in una moderna struttura alberghiera, facendosi aiutare dalla sorella Martina.
Ma durante gli scavi necessari per le trasformazioni previste vengono alla luce dei resti umani e un corpo pressochè integro, che farà risalire il maresciallo Conti alla sparizione di una ragazzina, avvenuta una diecina di anni prima e mai più ritrovata. E così pure verranno in evidenza una serie di insabbiamenti che hanno intaccato le indagini di allora e favorito i Gherardinis.
OSCURI SEGRETI è un giallo scritto da AMBRA PELLEGRINI e ambientato in un Toscana immaginaria ma non troppo, con il classico borgo dove troviamo un antico castello attorno al quale si muovono una serie di personaggi e del presente e del passato, che del resto si intersecano in continuazione, molti di loro infatti hanno vissuto o vivono i vari episodi che formano la loro storia e che ci vengono raccontati dalla
nostra autrice.
Carlotta Gherardinis soffre di schizofrenia, il che la porta a immaginare, o come dice lei, ad “ascoltare” le storie di chi qui ha vissuto e le hanno magari anche “subite”, Poi c’è un maresciallo dei carabinieri, fissato con la Divina Commedia e le citazioni tratte da Dante. Poi ci sono la sorella di Carlotta,Martina, che cerca di appoggiare e sostenere sempre la sorella, l’appuntato Margutti, nipote di un
ex dipendente dei Padroni del Borgo, e quindi anche lui a conoscenza dei fatti capitati negli anni, come pure Bartolomeo Gherardinis, figlio unico dell’ultimo discendente vissuto al castello,ormai apparentemente fuori dei giochi anche per questioni di salute.
Il romanzo oscilla tra passato e presente, Carlotta vorrebbe trasformare il maniero in un resort moderno, ma forse non ha fatto i conti
con un oscuro passato che torna sempre alla ribalta, vedi l’episodio del ritrovamento dei resti umani quando si scava per costruire la
piscina, riaprendo ferite esplose nel passato, come la sparizione della quindicenne rumena Crina, mai più ritrovata.
Per dare un’idea dell’atmosfera che pervade la storia via via che la si racconto un breve stralcio della stessa : “Muovendosi a tentoni,strusciò le mani sulla parete,in cerca della porta d’ingresso.Lo spazio era circolare e prima o poi ci si sarebbe di certo imbat-
tuta.Aveva appena recuperato un briciolo di speranza, quando comprese che in ogni caso,non sarebbe mai riuscita ad andarsene: i ferri erano fissati con una catena al muro.Era prigioniera…….”.
Una prosa forte, che non da illusioni, del resto è un pò la caratteristica del romanzo di Ambra Pellegrini, una inquietitudine che pervade
un po’tutte le pagine e che però conquista e tiene avvinto il lettore.
Ecco tanti crimini,sui quali ci apre qualche finestra Carlotta, perseguitata da queste voci che reclamano giustizia. E poi questo strano
maresciallo “intellettuale” che vorrebbe occuparsi solo di indagini….semplici, e invece quel che sembra un “semplice”ritrovamento archeologico si trasformerà in una caccia a spietati esecutori di feroci delitti avvenuti anni prima e mai risolti.Ma alla fine di
questi….oscuri segreti, tenuti nascosti per tanti anni,si accende una luce di speranza,manche il più “nefando”dei crimini forse può essere sconfitto, e ogni “malvagio”punito!
GIUSEPPE PREVITI