” SENTIERI DI NOTTE ” DI GIOVANNI AGNOLONI- GALAAD EDIZIONI
30 Aprile 2014“IL TEMPO FELICE” (Un giorno insieme al commissario Monti) di DONATELLA FABBRI- Edizioni Atelier
12 Maggio 2014PARTITA DI ANIME è il secondo atto della saga della fine di Internet che presuppone il crollo della rete e l’impossibilità
di ritornare al mondo precedente.
Due raqcconti differenti e autonomi, pur se entrambi ambientati in questa Europa senza più collegamenti online. Nel primo un
giornalista indaga sull’omicidio di un assicuratore avvenuto in un palazzo situato nel centro di Amsterdam. Sulle tracce del-
l’assassino si troverà a contatto con un gruppo di anime che stanno ricostruendo i fili recisi delle loro vite.
Nel secondo il protagonista è uno scrittore che di notte vaga per Firenze alla ricerca della donna che ha amato e che ora ha
perduto insieme alla propria identità.
Dopo SENTIERI DI NOTTE GIOVANNI AGNOLONI pubblica PARTITA DELLE ANIME, libro composto da due racconti, introdotti da una lettera
che ci riporta al primo romanzo.
Il primo racconto è ambientato ad Amsterdam, quando ancora il Sistema non era crollato. Ma qualcosa si avverte già nell’aria ci
avverte la donna che ha compilato la lettera, un qualcosa che sta influenzando la personalità del protagonista. In questo racconto
dal titolo appunto PARTITA DI ANIME, scritto da un saggista oalndese,conosciamo un giornalista che curiosamente si chiana Vlaminck
come l’ispettore di polizia protagonista dei gialli di Kristine Klemens, eroina della storia preedente.
L’altro racconto, IL SEPOLCRO DEL NUOVO INCONTRO, è opera di un giovane scrittore che cerca di superare il trauma dell’ abbandono
di una lei, e ci racconta come sta provando a farlo.
Questo nuovo romanzo si lega al precedente, immagina il mondo dopo il 2025, la rete è ormai crollata a livello mondiale e
l’umanità abituata al più esasperato tecnologismo non riesce più a tornare a come si era abituata a vivere.
AGNOLONI definisce questo romanzo uno SPIN-OFF in quanto, sia pure con altri protagonisti e altri fatti, deriva da SENTIERI DI
NOTTE. Se questo sembrava però più legata alla fantascienza, la raccolta di racconti ha invece un tono più investigativo, inda-
gando tra la psiche dell’animo umano provato da una serie di fatti tragici e oscuri.
Protagonista del primo racconto è appunto un giornalista olandese che sta indagando sull’omicidio di un assicuratore, ma non
è altro che un omaggio che il misterioso autore ha voluto rendere alla giallista belga Kristine Klemens che avevamo conosciuto
in Sentieri di notte e che è scomparsa nel nulla. Il poliziotto che lei aveva creato, Frank Vlamink si può ravvisare nella
figura di un giornalista, Edward Vlamimk che ha la caratteristica di possedere un intuito straordinario che gli permette di§
leggere nelle anime delle persone, arrivando alla verità grazie appunto a queste sue percezioni più che ad analisi deduttive.
E in un concerto di anime non più uniche ma divise si staglia la città di Amsteram che con le sue atmosfere sembra il luogo
ideale per ambientarvi una simile storia.
IL secondo racconto ha come protagonista un giovane scrittore che vive a Firenze, una Firenze vista in una veste insolitamente
notturna, Ecco che dalla “Venezia del Nord ” si arriva alla capitale del Rinascimento, ma curiosamente da una parte c’è una
Ansterdam soleggiata,dall’altra una Firenze oscura, silenziosa, segreta che apriva al nostro camminatore solitario scenari
impensabili.
Ma altrettanto impensabile è il luogo dove è andato a vivere il giovane Aurelio dopo la rottura con la donna che amava,un cimi-
tero d’oltrarno. E così il suo tempo, specie di notte, lo passa camminando tra le tombe e poi vagando per la città. Si spinge
sempre più lontano, trovando e scoprendo sempre nuove e vecchie strade, intrise di storie, di esperienze umane, di gioie e di
dolori, e così si vede che tutte queste immagini sono molto simboliche. E in effetti assommando le varie esperienze con quel
che proviene dai secoli anche il nostro eroe potrà avere le sue risposte.
Due racconti quindi legati alle personalità di ogni individuo, nel primo sembrano essersi scisse in tanti duplicati, specie
quando hanno compiuto scelte che non appartenevano loro facendo forza alla propria natura, nel secondo un uomo solo e abbandonato
ritrova stesso nell’immagine dell’amata di un tempo, ma scacciando questa immagine e il dolore che ne deriva.E allora poteva
finalmente considerarsi libero di agire a suo piacimento.
In un volume abbastanza breve, chiamiamolo un ” romanzo breve” Giovanni Agnoloni conferma la sua vena di autore che esce un po’
dalla comune, non identificandosi in un solo genere letterario. Se il primo romanzo poteva far pensare al fantastico, parlando
di un’umanità sottomessa a un potere assolutista e che narrava dei tentativi per ribellarsi alla nuova dittatura, nella sua
seconda opera lo scrittore sembra dedicarci più alle sofferenze dei singoli.
PARTITA DI ANIME (inteso come primo racconto) sembra un giallo, ma con il passare delle pagine l’inchiesta del giornalista Vlaminck
su un omicidio cambia completamente prospettiva. Vien assalito o guidato da una serie di sensazioni, certi particolari, certi
incontri, addirittura un semplice incrociarsi di sguardi servono ad aprirgli prospettive inammiginabili. E così verranno messe
a punto varie figure, con i loro racconti, i loro pensieri, sicché sembra quasi di assistere a un giallo nel giallo con un delitto
esaminato sotto varie ottiche e magari da attribuire a più soggetti. Assai efficace questo sdoppiamento dell’anima che addirittura
sembra poter assumere forme fisiche diverse con tutte le conseguenze del caso.
Con il secondo racconto, più che sul tempo e il luogo, si gioca sulle pene d’amore di un giovane scrittore inariditosi nel
ricordo della persona un tempo amata. Per far fronte a questo crollo psichico e fisico ricorre a una misteriosa “fialetta”.
Un personaggio segnato dal destino avverso,quindi possiamo consideralo a “lutto” ed ecco che accetta di andare a vivere nell’abi-
tazione dell’ex-custode di un cimitero storico, con una frequentazione delle tombe per respirare quell’atmosfera arcana,
misteriosa che ne proviene. Ma come i sepolti vi si sono liberati del corpo lui via via si libera dei fantasmi che gli occupano
la mente, insomma degli spettri interiori che possono ben vivere in un cimitero.
Agnoloni sa descrivere con molta efficacia a cosa può condurre un amore finito, una sorta di amputazione per la nostra vita come
lo è in un certo senso la morte.Ma anche alla morte dell’anima può seguire una resurrezione.
Il merito dell’autore è di parlare di amore, di cuore, di sentimenti, cose oggi forse un pò trascurate, lui sembra aver trovato
una chiave insolita ma giusta per suscitare il nostro interesse,
GIUSEPPE PREVITI