” PER NIENTE AL MONDO ” di KEN FOLLETT- MONDADORI- 24.02.2022
24 Febbraio 2022” L’EQUAZIONE DEL CUORE” di MAURIZIO DE GIOVANNI- MONDADORI- 05-03-2022
5 Marzo 2022Una lettura complessiva di tutte le opere di Pier Paolo Pasolini, dalla narrativa alla poesia, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla critica
letteraria, che vanno considerate un tutto unico, in un continuo intersecarsi di vari momenti creativi. Questo è nel libro di Roberto Carnero, Pasolini morire per le idee , la cui recente pubblicazione è la rielaborazione di un saggio che Carnero aveva pubblicato nel 2010. Si vuole introdurre il lettore
nel mondo creativo di un autore, Pasolini,, la cui opera appare a Carnero strettamente legata alla sua stessa vita, e quindi riportata in un modo stretta-
mente cronologico. Del resto è prassi comune accompagnare i fatti di vita dell’autore con la disamina della sua opera., e del resto se ripercorriamo il percorso
della sua vita quotidiana e della sua vita artistica, questo connubio appare veramente inscindibile. E infatti Carnero ha scritto un libro dove c’è un capitolo
sulla vita dello scrittore, poi una disamina della sua opera, per arrivare alla tragica conclusione della sua esistenza.
Opere letterarie, film realizzati e in embrione, un cenno a quello che è considerato il suo capolavoro “Ragazzi di vita”, obbiettivo guidare il lettore nella lettura dei testi di Pasolini e nella visione dei suoi film. Roberto Carnero conferma il suo interesse sul fenomeno Pasolini, ma lo fa procedendo senza sconti,
né “celebrando” né “ordinando”, come molti hanno fatto. A lui interessa invece una visualizzazione obbiettiva della sua opera. Pasolini va “letto” senza
pregiudizi, e allora la sua opera ci può veramente parlare e interessare. Uno studio quindi condotto in maniera veramente profonda e a tutto campo su vita e opere dell’artista, e quindi nasce questa sorta di “racconto” di Pasolini, un’opera che non vuole dire niente di nuovo o essere originale, ma che semplicemente ci
vuole offrire una lettura personale e nel suo complesso anche assai vasta.
Roberto Carnero indaga in Pasolini morire per le idee sull’ “opera totale”dell ‘autore, non separando i generi, ma riportando tutto a un percorso unitario, e così ecco che ne approfondisce i punti salienti della sua vita, quotidiana e artistica. La giovinezza in Friuli, la vocazione alla poesia e all’arte, la
scoperta dell’omosessualità, il rapporto sempre difficile con la religione e la politica. E poi la scoperta del popolo, come ad esempio il sottoproletariato ro-
mano anni ’50, la nostalgia del passato, la ricerca,forse vana ,di un nuovo spazio, la fase sempre più tormentata dei suoi ultimi anni, con la conclusione di
una morte tragica, ancora oggi piena di misteri.
Pasolini è stato poeta, romanziere, scrittore teatrale, sceneggiatore, regista, giornalista,critico letterario, pur se lui più semplicemente si definiva “Scrittore”.
Tutto però sempre tenuto conto dei grandi temi della storia del nostro Paese, da quelli sociali e quelli storici, dalla fine del fascismo dal Sessantotto alla “stra-
tegia della tensione”.
Pasolini ha avuto un ruolo importante nello sviluppo generazionale italiano, ma sempre criticando le istituzioni e i meccanismi che tarpano la volontà dell’uomo, il contorsionismo dei tanti, la ricerca del potere ad ogni costo. Lui ha portato le sue idee e la sua volontà di insegnare come si deve affrontare il mondo. E’ stato sicuramente uno scrittore unico,intanto perché si impegnava su più fronti, e poi perché da tutto ne è derivato un suo ruolo nella società.
Un ruolo di fiero censore, lui ha sempre sbattuto in faccia a tutti le porcherie di questa società, ci ha sempre spronati ad affrontare la realtà e a dire la verità.In
certo senso ha svolto il ruolo civile e nobile del suggeritore.
Ogni sua scrittura è certamente “ideologica”, ma è stata anche “passionale”, il che ha poi portato a una riflessione sulla società in cui viveva, sia critica sia
politica e senza mai disgiungere i vari aspetti.
Per Carnero Pasolini non era un profeta, prtò ha saputo prevedere le linee di sviluppo della società contemporanea, immergendosi nel suo tempo ma
anche culminando in una visione più ampia si da arrivare oltre il quotidiano. Questo lo ha certo portato ad andare controcorrente, pronto a pagarne le conseguenze.
E va detto che se forse si arriva a una piena considerazione del Pasolini critico della società del tempo, dei suoi falsi valori, del suo cattivo modo di fare politica
lo si farà solo dopo la sua scomparsa-
Lui si è sempre battuto contro la tendenza immobilizzatrice del potere, molti lo hanno paragonato a un’altra gra, anmcnde vittima del potere, Giordano Bruno.E una altra vittima del suo tempo fu Giacomo Leopardi, nei cui versi si ravvisava una protesta ben radicata.
L’opera di Pasolini è talmente vasta che soltanto agli inizi del 2000, grazie a Walter Siti, si sono potuto avere con circa dieci tomi una visione più completa
dei suoi scritti, anche se ci sarebbe ancora molto materiale da riunire e pubblicare.
Non si può dire che Pasolini sia stato un autore “classico”, la sua opera è a tutti gli effetti quella di uno scrittore “dinamico”, si è parlato di “opera mobile”, essendo la sua una scrittura dinamica, in continuo divenire, anche sperimentale.
Lui certamente è sempre stato un caso a se nella letteratura italiana, molti lo hanno considerato un corpo estraneo, ma non è esatto neppure questo. Nel
lavoro di Carnero si rivela quanto affascinante sia stato il leggerlo, lo studiarlo, l’interpretarlo,grazie a questa immensa attività che non è finita mai se non con la sua scomparsa. Un lavoro complesso il suo, anche nel cercare di cogliere il suo ruolo in quella società in cui è vissuto, ma riproporlo oggi significa anche
andare oltre il suo tempo, ma in linea con un pensiero che già allora sapeva dare una chiave di lettura , già volta al futuro, di quella società e non limitandolo
alla sola Italia.
L’opera di Roberto Carnero è la evidente ricerca di un profilo più agile e aggiornato da un punto di vista critico e sociale di una figura versatile come fu
Pier Paolo Pasolini. IL personaggio fu certo assai controverso, ben 46 i processi a suo carico, fu certamente un personaggio scomodo, indicato come un
“corruttore di coscienze>”.
Comunista tutta la vita, pur se espulso dal partito, non cattolico ma sempre attratto dalla figura di Cristo, a lui è dovuto lo stupendo “Vangelo secondo Matteo”.
Infine il testo di Carnero chiude con un capitolo dedicato alla morte di Pasolini e anche alla figura di Pino Pelosi, unico condannato per la sua morte.
GIUSEPPE PREVITI