” IL DELITTO SUL SAGRATO” DI BEPPE CALABRETTA – TRA LE RIGHE LIBRI
9 Gennaio 2018” PASSATA E’ LA TEMPESTA ( Dell’alluvione e di altre calamità)-Antologia-AA.VV.CARMIGNANI EDITRICE
14 Gennaio 2018Amareno Fabbri è un commissario-capo di stanza alla Questura di Bologna, che oltretutto è la sua città.
La città è sconvolta da una serie di delitti che avvengono in una freddissima serata do novembre, in una
notte in cui appunto Bologna è circondata da un nebbione assai fitto, quasi al limite, quasi al limite della
visibilità. Una prostituta, Marisa, passeggia nella sua zona, fa molto freddo, c’è poca gente in giro e allora
cominciano i cattivi pensieri, tanto più che le sembra di sentire dei passi alle sue spalle. Sempre più impau-
rita si fa riaccompagnare a casa dal suo protettore. Ma sarà una notte maledetta, una serie di efferati delitti
vengono commessi in poche ore, uno addirittura all’interno della questura, la città è in subbuglio, un omicidio viene commesso addirittura all’interno della questura. Si dovranno impegnare a fondo il commissario Fabbri e i suoi uomini per trovare l’assassino ( o gli assassini….)
Zap,un passato da bancario, Ida, ex-critica d’arte, costituiranno negli anni ’90 una coppia che vive sull’umorismo, confezionando vignette, battute, testi comici, collaborando con varie testate giornali-
stiche, pubblicando vari libri, anche per l’editoria scolastica, ora arriva l’accesso ai gialli.
Ai tanti giallisti bolognesi, alcuni veramente famosi, si aggiunse qualche anno fa una coppia di umoristi-
vignettisti, Zap&Ida, che erano assolutamente digiuni nel campo del giallo , ma che erano stati presi dalla
voglia di scrivere un noir, ed ecco appunto la pubblicazione di Passi. Un racconto giallo pieno di morti e
di misteri, ma anche- e non meraviglia data la provenienza dei due autori-un romanzo che fa ridere a cre-
papelle.
Un titolo assai breve, un’altra anomalia nel campo del giallo nostrano, e che trova spiegazione nel fatto
che ogni omicidio è preceduto dallo scalpiccio di passi misteriosi. Il romanzo vede da una parte morti e
orrori vari, con quattro persone sgozzate, dall’altra si stempera l’ atmosfera alle battute del commissario
Fabbri, bolognese doc, dal nome un po’ curioso, Amareno, impostogli dal padre come segna di un nome
fortunato, visto i successi dell’amarena prodotta dalla nota azienda bolognese Fabbri.
Nel mentre si sviluppano le indagini sulla serie di omicidi i nostri Zap&Ida ci fanno anche vedere varie
facce di Bologna, passando tramite strade e piazze tipiche, trattorie e bari tipici, osti e vinai di gran nome,
e poi tanti misteri e imbrogli che riguardano la gestione politico-giudiziaria della città.
Zap&Ida in arte, Vincenzo Zapparoli e Ida Cassetta nella vita, sono noti per i loro disegni satirici e anche
per le loro sferzanti vignette, su politici e altri protagonisti e fatti della cronaca. Con questo libro hanno
esordito quindi nella c.d.letteratura di genere. Palcoscenico ideale di questo Passi la città di Bologna ricor-
rendo alla cronaca e ai personaggi di tutti i giorni, in cui inseriscono i loro protagonisti ” di carta”.
Creano appunto un commissario che resta simpatico a prima vista, gioca a pallacanestro in …ufficio ( è un
grande tifoso della Virtus), non veste alla moda, mangia e beve di gusto, si innamora di una prostituta, non
ha un gran rispetto per i superiori, ma è un ottimo poliziotto, refrattario a ogni condizionamento il che lo
mette spesso in contrasto con il questore. Ma non prendiamolo troppo sul serio, sembrano ammiccare i
nostri autori, a partire dal nome che gli hanno imposto…
Un’altra componente della storia è la comparsa di giovani prostitute, provenienti dalla Bologna-bene,
ragazze simpatiche che sembra abbiano scelto quello che fanno come potevano aver scelto un qualsiasi
altro lavoro. Marisa è la protagonista femminile del libro, una ragazza molto libera, certo colpisce questa
relazione amorosa tra lei e il commissario, un p0′ difficile immaginare questo nella realtà.
Ben sviluppata la parte “gialla” del testo, ci sono vari omicidi, sembra che ci sia all’opera un serial killer, però si adombra subito nel lettore il dubbio che ci siano più mani omicide. E questo porta a motivazioni
diverse anche nel susseguirsi e nello spiegarsi dei vari delitti, con fisionomie diverse, ma rilevanti anche
nel campo delle relative estrazioni sociali dei colpevoli. Il che permette un excursus abbastanza penetrante
sulle tante magagne della nostra società, e sulle conseguenze che ne possono derivare sui singoli individui.
GIUSEPPE PREVITI