I TASCABILI FRATELLI FRILLI EDITORI
5 Marzo 2015“IL MALE VENIVA DAL MARE ” di GIUSEPPE CONTE- LONGANES
11 Marzo 2015Laura Vignali, nella vita insegnante di lettere alle superiori, un grande amore per la scrittura, si è specializzata in gialli, per lo più venati di una certa comicità,
scrivendo molti romanzi e molti racconti, è presente in varie antologie ed ha ricevuto molti premi e segnalazioni. Adesso torna in libreria con un un libro a mezza via tra la commedia e la storia ammantata di qualche mistero, con una scrittura elegante e scorrevole che non rinuncia però a creare un po’ di suspense tra i lettori.
In Pensione Tripoli Laura Vignali ci descrive una piccola pensione in Viareggio con una gestione quasi tutta al femminile. Flora è la titolare, una donna ormai anziana,
abbastanza sovrappeso, che vive nel ricordo di un passato assai più fulgido, ma che ora teme addirittura di doversi privare della Pensione per i troppi debiti accumu-
lati verso una Banca. L’universo umano che la circonda è molto variegato, la cameriera con la figlia, un giovane studente tutto fare, una clientela dalle tante sfaccetta-
ture, e poi la sorella suora, un tipo pio ma non troppo…E infine una cagnetta dalle doti sensitive.
Alla Tripoli non ci si annoia, specie la notte, con sedute spiritiche, cacce al tesoro, e tutti i clienti, vecchi e nuovi, in movimento.
Flora, Clara, i loro amici e clienti tutti impegnati in una singolare caccia al tesoro, un tesoro vero in gioie e preziosi, un tempo nascosto nella pensione da nonna Romilda.
Pensione Tripoli, una pensione delle tante che un tempo erano il vanto della città tirrenica, pensione la Tripoli impreziosita anche dal fatto che sembra vi avesse sog-
giornato il vate Gabriele D’Annunzio. Odori, bollori, ricordi, tutto tra le mura di questa pensione, adesso un po’ decrepita, ma che ha sempre attirato clienti vecchi e
nuovi.
Era stata nonna Romilda, quando il marito non era più tornato dalla guerra di Libia, a trasformare la villetta di famiglia a due piani in una pensione con giardino che
presto si era fatta un suo nome. Nella pensione si trova un vasto universo umano, come già detto, principalmente al femminile, e anche assai bizzarro. Flora è la tito-
lare, con un gentile eufemismo la potremmo definire sovrappeso, ma a suo tempo era stata una ragazza graziosa che per sfuggire a mamma e nonna- rio destino il
loro ! entrambe abbandonate dai mariti, rspettivamente nonno e padre di Flora, e quindi non certo ben poredisposte verso il sesso foirte, E Flora allora se ne era an-
data per un anno a Londra, dove non siu era fatta mancare nulla…
Aveva una sorella Clara, che soggiogata dal carattere dispotiuco delle due era finita in convento ed adesso dirigeva un istituto di suore a pochi passi dalla pensione.
Un personaggio appena citato, ma importante nello sviluppo della vicenda, era stato il padre delle ragazze, un po’ sfaccendato, un po’ fedrifago, che aveva imposto
alle figlie dei nomi…d’arte, Ofelia e Desdemona. Ma poi lui aveva abbandonato la famiglia per fuggire in Argentina, e la moglie per ripicca aveva ribattezzato le figlie
Flora e Clelia. Parte integrante della famiglia era una cagnetta, Sibilla, che sembra avesse la vocazione di parlare con i fantasmi possedendo qualità medianiche di
sensitiva il cui interlocutore privilegiato era nientemeno che il sommo vate Gabriele D’Annunzio il cui ritratto troneggiava con dedica nel salone della pensione.
Tutta la storia assume a tratti toni da pochade, una sorta di Feydeau rivista in salsa gialla, perché quando Flora riceve l’aut aut dal direttore di banca che le ingiun-
ge di “rientrare” per una pesante situazione debitoria tutti si mobilitano per salvarla, e specialmente di notte la Tripoli diventa un vero e proprio teatrino tra sedute
spiritiche, delle vere e proprie cacce al tesoro, partecipano un po’ tutti vecchi e nuovi clienti, ma, e qui sta la parte più gialla della storia, alcune…ombre agiscono in
proprio. Chi sono ? Cosa vogliono ? Tutti sono sospetti e sospettabili….
Laura Vignali è abile nello scrivere un testo che essenzialmente è una commedia, chissà che il suo prossimo passo non sia il teatro….., rispetta l’unità di tempo e di
luogo, delinea una serie di caratteri in maniera sempre compiuta, anche quelli minori. La parte mistery sta in questo tesoro che le vecchie proprietarie sono riuscite
a nascondere senza dire a nessuno dove, e così tra chi cerca a fin di bene e chi cerca per il…proprio tornaconto la Tripoli vivrà una notte assai travagliata, e certe
presenze nella pensione si dimostreranno niente affatto casuali….
Il libro è scritto con molto ritmo, la Vignali conferma la sua vena comica, ma è anche una brava narratrice, qui non ci sono morti o delitti, ma lei riesce lo stesso a
tenere viva l’attenzione del lettore….
GIUSEPPE PREVITI