PISTOIA 28-29-30 GENNAIO: FESTIVAL DEL GIALLO “LE VARIE FORME DI ESPRESSIONE DEL GIALLO”
23 Gennaio 2011VINCENT VAN GOGH:DAL MITO ALLA TRAGICA FINE-MA QUALCUNO DICE CHE NON FU SUICIDIO…
18 Gennaio 2012L’operazione “Letti per voi “è partita con il vento in poppa con la presentazione ufficiale di sabato scorso alla Biblioteca
San Giorgio di Pistoia con in aula una partecipazione veramente notevole e speriamo di buon auspicio per le iniziative
future.
Non sarebbe certo di buon gusto che il recensore…recensisca se stesso, però permettetemi alcune considerazioni
sul perchè di questo libro, che sostanzialmente è una raccolta di recensioni, cosa abbastanza insolita nel panorama
letterario italiano.
Una prima origine è di carattere personale, cioè la mia passione per la letteratura, per il leggere, per l’approfondire,
del resto tanti anni fa il mio esordio nella scrittura avvenne con “Il mito del teatro si rinnova, una serie anche qui di
recensioni su un periodo d’oro del teatro italiano, gli anni Sessanta-Settanta.
Cerco sempre di avvicinarmi al libro anche attraverso il contatto diretto sia con gli autori, ma anche con gli esperti gliappassionati, gli storici del settore. A livello locale da queste esigenze è nata l’Associazione Amici del Giallo, poi
con l’amico Stefano Fiori fu lanciata la trasmissione televisiva “Giallo Pistoia”ormai al settimo anno di vita, che mi ha
introdotto maggiormente in questo mondo.Così ho potuto conoscere testi e autori, noti e meno noti, toscani e no,
direi un monitoraggio continuo del panorama letterario legato al giallo. Per inciso va anche detto che questa nostra
lunga camminata di anni e anni nel genere ha provocato un altro fenomeno interessante, cioè l’aver fatto uscire dal
“privato”alcun i autori che siu stanno ora facendo notare a livello nazionale. E di tutto questo una qualche traccia la
troverete in “Letti per voi”.
Un’altra ragione di questa pubblicazione è legata non tanto al mio gusto personale, che non ha molta rilevanza,ma
al voler interpretare le esigenze di una società inquieta,piena di malessere, che si trasforma continuamente e questo
lo possiamo rilevare dalle parole degli scrittori e dalle accoglienze dei lettori.
Una cosa che colpisce negativamente è anche la mancanza di informazione, la guida a chi meriti di esser letto o
anche semplicemente la notizia corredata di note sulle pubblicazioni in uscita.Nei comuni lettori il disorientamento
è grande, vanno di moda librerie “aperte”simili a super-mercati con libri e libri affastellati negli scaffali; i giornali e le riviste sono poco inclini a informare e consigliare, salvo certe sfacciate operazioni da marketing. Ecco quindi l’idea di…
scendere dal mio “osservatorio”privilegiato fatto di tante letture, di tanti in contri, di tanti approfondimenti. Ecco perchè
è nato questo libro che vuole informare un pò tutti su una visione, limitata e parziale che sia, della produzione di genere
di questi ultimi anni.
Cristina Bianchi nella sua introduzione parla di “una finestra su un mondo da esplorare”, Laura Vignali nella prefazione
vede “un cuoco che fa assaggiare un manicaretto e ritira il mestolo,solo così riesce a far venire l’acquolina in bocca”.
Un noto esperto del settore come Graziano Braschi ci dice che “nel secondo dopoguerra la storia del giallo l’hanno fatta
i recensori”, cioè qualche diecina di giornalisti,critici,appassionati, storici oggi quasi del tutto scomparsi. Questo libro
vorrebbe ricollegarsi a quel tempo, rinnovarne il ricordo e se possibile seguirne la traccia.
Fondamentale è stato il contatto con gli autori, e per quanto hanno scritto e per quanto se ne può trarre parlando
con loro, entrando nel loro intino, non certo come una violazione ma come un modo di conoscere le intenzioni e i
significati più nascosti.
Gli autori recensiti sono oltre sessanta, si parla anche di un fenomeno ancora abbastanza in voga come le antologie,
vi sono alcune note su fenomeni “mercantili”che affliggono il settore. Oltre settanta i libri di cui si parla, tanti scrittori
succedutisi nell’arco di qeusti anni, lo scopo di questa raccolta non è stato di fare classifiche, piuttosto dare invece un
panorama il più completo possibile delle pubblicazioni grosso modo degli utimi cinque anni. E si è voluto lasciare uno
spazio anche a chi ha scritto un libro soltanto, ma ha portato il suo contributo all’affermazione del genere.
Tutti gli autori che ricordo nel libro sono stati da me incontrati personalmente, ma al testo-intervista ho preferito
lasciare la parola alla loro scrittura presentandoli appunto attraverso questa.
Questo volume vuole anche essere un omaggio a chi scrive e a chi non teme di esporsi al pubblico giudizio
con le proprie opere, opere in cui credono, in cui ho creduto anch’io, e che vorrei appunto, mio tramite, che ci
credesse anche chi avrà la bontà di leggerci.
Ovviamente visto l’arco considerato dei volumi citati, poichè ai lettori di gialli piace sempre la sfida con
l’autore e i suoi protagonisti per risolvere il mistero, anche io vi lancio una sfida, ovvero seguire ed evidenziare
nel tempo il cammino creativo, la varietà degli stili, i mutamenti nel tempo, il passaggio dei generi, dallo storico
al sociale al noir, con l’abbandono pressochè totale del giallo classico. Insomma se io li ho “Letti per voi”,ora
siate voi stessi lettori e recensori.
Un’ultima annotazione, la prendo in prestito da un caro amico, lo scrittore Mario Pinzi: “Questa è un’opera
estermanente divulgativa, la chiamerei “la guida Michelin del giallo”.
San Giorgio di Pistoia con in aula una partecipazione veramente notevole e speriamo di buon auspicio per le iniziative
future.
Non sarebbe certo di buon gusto che il recensore…recensisca se stesso, però permettetemi alcune considerazioni
sul perchè di questo libro, che sostanzialmente è una raccolta di recensioni, cosa abbastanza insolita nel panorama
letterario italiano.
Una prima origine è di carattere personale, cioè la mia passione per la letteratura, per il leggere, per l’approfondire,
del resto tanti anni fa il mio esordio nella scrittura avvenne con “Il mito del teatro si rinnova, una serie anche qui di
recensioni su un periodo d’oro del teatro italiano, gli anni Sessanta-Settanta.
Cerco sempre di avvicinarmi al libro anche attraverso il contatto diretto sia con gli autori, ma anche con gli esperti gliappassionati, gli storici del settore. A livello locale da queste esigenze è nata l’Associazione Amici del Giallo, poi
con l’amico Stefano Fiori fu lanciata la trasmissione televisiva “Giallo Pistoia”ormai al settimo anno di vita, che mi ha
introdotto maggiormente in questo mondo.Così ho potuto conoscere testi e autori, noti e meno noti, toscani e no,
direi un monitoraggio continuo del panorama letterario legato al giallo. Per inciso va anche detto che questa nostra
lunga camminata di anni e anni nel genere ha provocato un altro fenomeno interessante, cioè l’aver fatto uscire dal
“privato”alcun i autori che siu stanno ora facendo notare a livello nazionale. E di tutto questo una qualche traccia la
troverete in “Letti per voi”.
Un’altra ragione di questa pubblicazione è legata non tanto al mio gusto personale, che non ha molta rilevanza,ma
al voler interpretare le esigenze di una società inquieta,piena di malessere, che si trasforma continuamente e questo
lo possiamo rilevare dalle parole degli scrittori e dalle accoglienze dei lettori.
Una cosa che colpisce negativamente è anche la mancanza di informazione, la guida a chi meriti di esser letto o
anche semplicemente la notizia corredata di note sulle pubblicazioni in uscita.Nei comuni lettori il disorientamento
è grande, vanno di moda librerie “aperte”simili a super-mercati con libri e libri affastellati negli scaffali; i giornali e le riviste sono poco inclini a informare e consigliare, salvo certe sfacciate operazioni da marketing. Ecco quindi l’idea di…
scendere dal mio “osservatorio”privilegiato fatto di tante letture, di tanti in contri, di tanti approfondimenti. Ecco perchè
è nato questo libro che vuole informare un pò tutti su una visione, limitata e parziale che sia, della produzione di genere
di questi ultimi anni.
Cristina Bianchi nella sua introduzione parla di “una finestra su un mondo da esplorare”, Laura Vignali nella prefazione
vede “un cuoco che fa assaggiare un manicaretto e ritira il mestolo,solo così riesce a far venire l’acquolina in bocca”.
Un noto esperto del settore come Graziano Braschi ci dice che “nel secondo dopoguerra la storia del giallo l’hanno fatta
i recensori”, cioè qualche diecina di giornalisti,critici,appassionati, storici oggi quasi del tutto scomparsi. Questo libro
vorrebbe ricollegarsi a quel tempo, rinnovarne il ricordo e se possibile seguirne la traccia.
Fondamentale è stato il contatto con gli autori, e per quanto hanno scritto e per quanto se ne può trarre parlando
con loro, entrando nel loro intino, non certo come una violazione ma come un modo di conoscere le intenzioni e i
significati più nascosti.
Gli autori recensiti sono oltre sessanta, si parla anche di un fenomeno ancora abbastanza in voga come le antologie,
vi sono alcune note su fenomeni “mercantili”che affliggono il settore. Oltre settanta i libri di cui si parla, tanti scrittori
succedutisi nell’arco di qeusti anni, lo scopo di questa raccolta non è stato di fare classifiche, piuttosto dare invece un
panorama il più completo possibile delle pubblicazioni grosso modo degli utimi cinque anni. E si è voluto lasciare uno
spazio anche a chi ha scritto un libro soltanto, ma ha portato il suo contributo all’affermazione del genere.
Tutti gli autori che ricordo nel libro sono stati da me incontrati personalmente, ma al testo-intervista ho preferito
lasciare la parola alla loro scrittura presentandoli appunto attraverso questa.
Questo volume vuole anche essere un omaggio a chi scrive e a chi non teme di esporsi al pubblico giudizio
con le proprie opere, opere in cui credono, in cui ho creduto anch’io, e che vorrei appunto, mio tramite, che ci
credesse anche chi avrà la bontà di leggerci.
Ovviamente visto l’arco considerato dei volumi citati, poichè ai lettori di gialli piace sempre la sfida con
l’autore e i suoi protagonisti per risolvere il mistero, anche io vi lancio una sfida, ovvero seguire ed evidenziare
nel tempo il cammino creativo, la varietà degli stili, i mutamenti nel tempo, il passaggio dei generi, dallo storico
al sociale al noir, con l’abbandono pressochè totale del giallo classico. Insomma se io li ho “Letti per voi”,ora
siate voi stessi lettori e recensori.
Un’ultima annotazione, la prendo in prestito da un caro amico, lo scrittore Mario Pinzi: “Questa è un’opera
estermanente divulgativa, la chiamerei “la guida Michelin del giallo”.
GIUSEPPE PREVITI
P.s:per tutti coloro che sono interessati all’acquisto del libro rivolgersi al sito dell’Editore Romano-Firenze.