” L’UOMO DEL PORTO” DI CRISTINA CASSAR SCALIA- EINAUDI 28-O5-2021
28 Maggio 2021” IL LUSSO DELLA GIOVINEZZA” di GAETANO SAVATTERI- SELLERIO 02.06.21
2 Giugno 2021IL CAPO FRAGILE- IL FATTO VIENE DOPO- LA REGOLA DELLO SVANTAGGIO- E’ SOLO UN UOMO sono le prime storie con protagonista una irresistibile coppia di inve-
stigatori dilettanti siciliani,,Saverio Lamanna e Peppe Piccionello ,coadiuvati da Suleima, laureanda in architettura, a dispetto del nome proveniente da Bassano del Grapopa, in
Sicilia per lavorare in un ristorante. Questi particolari investigatori sono già apparsi in varie antologie a tema e ora sono stati riproposti per celebrare una serie televisiva che
ha debuttato con successo su Raiuno.
Quattro casi criminosi in cui i nostri eroi si imbattono un po’ per caso, ma che poi risolvono palesandosi dei veri segugi. Abbiamo così conosciuto Saverio Lamanna, giornalista
caduto in disgrazia e scaricato da un politico, per cui deve tornare nella natia Sicilia dove ritrova un vecchio amico, Peppe Piccionello , che gira per il paese in mutande e infradito, ma che si rivela un vero esemplare di saggezza e buonsenso. Saverio, per fare un po’di soldi, inizia a scrivere libri gialli e a dare sentenze con Suleima, facendosi la fama dell’investigatore, e così i due compari con molto intuito ma anche applicando il buon senso delle cose comuni riescono a entrare nel nocciolo dei problemi, scoprendo le
varie sfaccettature della natura umana, e in particolare di quella siciliana, fustigandone costumi e luoghi comuni.
GAETANOSAVATTERI ci presenta “QUATTRO INDAGINI A MAKARI”, indagini condotte con una buona dose di irriverenza e di ironia, applicate a una serie di fatti e di perso-
naggi, tratti da una quotidianità tipicamente siciliana.Se in tutti i racconti vi è sempre una sfumatura di Giallo, è innegabile che la bellezza di questi racconti è che ci vogliono parlare di tipi umani assolutamente originali e che spesso toccano vertici di comicità che abbelliscono la lettura. Ma il giallo e la comicità sono le chiavi per evidenziare ancora una volta gli aspetti meno virtuosi dell’isola, dove la retorica la fa sempre da padrona, basta ricordare la polemica sui concetti di mafia e antimafia,sviluppatisi intorno a Sciadcis.
Una serie di delitti, delle morti assai tristi, delle truffe più o meno palesi, questi i casi su cui i nostri investigatori indagano. In testa il giornalista disoccupato Saverio Lamanns,
dalle freddure…impossibili, poi il buon Piccionello, un po’troppo spesso fuori le righe ma anche dotato di un solido buon senso e per finire Suleima,molto posata, e che quindi
fa un po’da contraltare ai due compari.
E pur partendo sempre dal lato comico delle cose i tre riescono sempre a rispondere ai vari “perché” della vita quotidiana che corrispondono ai drammi che occorrono ai vivi.
Saverio è tornato nella natia Màkari dopo il fallimento dell’esperienza romana, indaga dapprima su un delitto in un’atmosfera alla Todo Modo, un delitto che si vuole per forza attribuire alla mafia. Poi Lamanna deve dirimere una questione che puzza di ricatto e che lo coinvolge personalmente, quindi si occupa del caso di un vecchio dongiovanni morto d’infarto, e infine scoprirà i mali che affliggono il gioco più bello del mondo.
Storie di personaggi, protagonisti e spalle, tutti rigorosamente fissati al loro posto,ma sempre ben delineati e sviluppati. Saverio Lamanna era il tipico esponente di questa congrega di carrieristi, portaborse, portavoce che prosperano a Roma pur se soggetti a sogni e delusioni. Dopo una bella carriera giornalistica nella natia Palermo eccolo a
Roma al servizio del potere politico.- Ma una gaffe irrimediabile lo fa precipitare di nuovo in Sicilia, dove ritrova Piccionello e incontra Suleima, personaggi che via via acquistano una loro dimensione sempre maggiore.
E finiranno per occuparsi di morti non volute, delitti senza capo né coda, truffe ovvie nella loro ripetitività, ancora la Sicilia sotto tiro, si ricordano i tempi di Sciascia che soleva
affrontare questi argomenti, e anche più seri, con una certa dose di ironia, tanto non cambia niente, affaristi, criminalità, nodi che da sempre si intrecciano e prosperano. Quel che colpisce è la tonalità impressa ai vari personaggi quasi a voler rappresentare da parte di SAVATTERI un campionario dell’umanità più vasto possibile.
Tra le qualità del libro i dialoghi, e la scrittura molto agile, tutto al servizio del personaggio e del lettore, e di questi tempi può sembrare una rarità.
GIUSEPPE PREVITI