” IL SIGNORE DELLE COCCARDE” DI LUCIA FOCARELLI- EFFIGI- 04-10-22
4 Ottobre 2022” PISTOIA MEDIEVALE…MA NON TROPPO ” DI MARCO VOZZOLO- EDIZIONI ATELIER- 18.1O.2022
18 Ottobre 2022Siamo a Firenze nell’aprile del 1970, vi è tornato il colonnello Bruno Arcieri per stabilirvisi e, con l’aiuto di Marie, la sua compagna, e di quella scombinata
compagnia che a suo tempo l’aveva aiutato e accolto, sta per aprire una trattoria nel centro della città, significativa insegna del locale, Gli Spostati.
Ma proprio alla vigilia dell’apertura viene devastata la cucina del locale, e per di più, schiacciato dall’enorme frigorifero, si scoprez il cadavere di uno sco-
nosciuto. Arcieri e i suoi compagni sono annichiliti, tanto più che risulta scomparso il cuoco Max. I carabinieri identificano il morto, uno sbandato che,
aveva militato nella Repubblica di Salò, e così con l’aiuto costante dell’ex-colonnello, i carabinieri compiono varie ricerche, così compaiono vari personaggi,
molti dei quali legati agli anni del regime fascista.>
Una storia dai sapori forti , ambigui come la maggior parte dei personaggi che la animano, compreso il nostro colonnello, che non riesce a uscire dal suo passato.
Aprile 1970, Bruno Arcieri, colonnello dei carabinieri in pensione, è tornato a Firenze con l’intenzione di restarvi. Infatti ha intrapreso una nuova attività, sta
aprendo una trattoriA. Lo ha aiutato la sua compagna, la dole >Marie, e si è avvalso dell’opera di quella variopinta compagnia di sbandati, che gli aveva
dato una mano quando lui era in pericolo.
Ora il periodo buio sembra superato, Arcieri pensa di ritrovre finalmente pace, ma per chi ha fatto un mestiere come il suo, ha militato nei Servizi dai tempi
del fascismo agli anni ’70, è impossibile evidentemente trovare pace,i fantasmi del passato tornano sempre.
Parlare di Bruno Arcieri come di un personaggio immaginario viene un po’stretto, ormai il colonnello è andato oltre la pagina del libro, ha assunto una dimensione umana, attraverso lui e le sue vicende è stata raccontata la Storia d’Italia, quella con la S maiuscola. Una storia certo oscura, legata a vicende
altrettanto oscure. gli anni che precedono la seconda guerra mondiale, il fascismo e i suoi gerarchi, la vista di Hitler a Firenze, le leggi razziali, la guerra.
Arcieri, ufficiale di collegamento con le truppe alleare, che risale l’Italia, un’Italia sconvolta, che piano si riprenderà tra episodi belli e brutti , ma guai a§
chi ha vissuto quei momenti, è difficile scrollarseli di dosso…
Quel che è importante è che la storia bisogna saperla scriverla perché sia intellegibile gradevole per tutti, lasciamo agli storici di professione e ai saggisti
il loro compito, ma occorre che la storia sia riportata in maniera chiara, scorrevole, si da interessare qualsiasi tipo di lettore. LEONARDO GORI in questo
è maestro, del resto ha scritto dei thriller storici con un eminente storico come Cardini, ha il dono di conquistare chi lo legge, sa dare leggibilità e massimo
interesse alle sue narrazioni. Di Arcieri ormai, dopo una diecina di racconti pensiamo ormai di sapere tutto, ma non è vero, ecco che c’è ancora qualcosa
da raccontare, vedi QUELLA VECCHIA STORIA , ultimo parto dell’autore per la casa editrice Tea. D’altra parte i vari9 personaggi, colonnello incluso, appar-
tengono a un mondo ambiguo, come del resto lo sono la maggior parte dei protagonisti del romanzo,. In …questa vecchia storia, se ci pensate bene, nessuno
è come pare, del resto è tipico della psiche umana, specie se i protagonisti di mestiere fanno le spei.
In questo romanzo LEONARDO GORI tesse la cronaca di alcune giornate del 1970, quando si tocca con mano che, a dispetto dei santi, il passato non passa mai. Nanette,Daniele, Max il cuoco, e altri ancora, tutti tornano alla ribalta, altri vi compaiono, ma tutto in un quadro più generale, che ci porta appunto,
attraverso questi personaggi, a raccontare la Storia d’Italia.§
GIUSEPPE PREVITI