“IL PONTE DEGLI ASSASSINI”DI ARTURO PEREZ-REVERTE-MARCO TROPEA EDITORE
20 Settembre 2012CONSIDERAZIONI SUI FESTIVAL DEL GIALLO
2 Ottobre 2012La ribelle del titolo è Merida,principessa dai capelli, un moto perpetuo,una sorta di maschiaccio,una ne fa e cento ne pensa.Vive in una Scozia abbastanza arcaica,dalle verdi colline, dai castelli fortificati,con tanti clan composti da gente che non si perita di menar le mani.La nostra principessina si rivela oltre che un tipo tosto e senza alcun timore di affrontare chicchessia
anche con delle idee ben chiare e alle quali non vuole rinunciare.Quando infatti l’adorata mammina,apparentemente un tipo dolce ma alla resa dei fatti assai cocciuta,le dice che è giunto
il tempo per cercare un marito la ragazza risponde che non ne vuol sapere, a nessun costo vuole rinunciare alla sua libertà. E quindi la iniziativa dei genitori di invitare al castello tutti
i nobili del vicinato e i loro rampolli tra cui scegliere-ovviamente la scelta la devono fare loro-il futuro sposo manda in bestia la ragazza che farà fuoco e fiamme per fare saltare il piano
materno con conseguenze imprevedibili.
Su questa trama si sono cimentati una folta schiera di animatori, a parte la storia in sé non del tutto originale se vogliamo, e si deve dire che la loro opera ha sortito effetti veramente magici
e di grande efficacia: le corse sfrenate attraverso i verdi terreni di Scozia, i capelli rossi di Merida che fluttano nel vento, i fuochi fatui,le acque, l’antro della strega, tutto molto bello.
E così scorre la storia di Merida,una sorta di giovane bisbetica che contrariamente all’eroina scespiriana non si farà domare…
Merida è un’eroina femminile,indomita e ribelle,che non ha bisogno del matrimonio per sentirsi completamente donna. Mark Andrews evidenzia il rapporto con la madre,due caratteri forti,inevitabile lo scontro.Ne è nata una pellicola non solo per bambini ma adatta alla a visione per tutti.L’intento sarebbe poi quello di farci vedere come una ragazza deve trovare in se
stessa la forza per cancellare il suo egoismo.
Il pregio maggiore del film è comunque nell’animazione:paesaggi con il verde, acqua,alberi,nebbie non sono stati certamente facili da realizzare e una cura supplementare è stata dedicata alla chioma rossa della nostra protagonista, si doveva subito far capire l’indole ribelle della ragazza.
Vogliamo citare anche alcuni dei doppiatori italiani che hanno prestato la loro opera nel film da Anna Mazzamauro.Giobbe Covatta,Enzo Iachetti e Shal Shapiro.
GIUSEPPE PREVITI