” E SE VIVESSIMO TUTTI INSIEME?” – DI STEPHANE ROBELIN (2011)
5 Dicembre 2012RISCOPRENDO VECCHI FILM: “SCARFACE (LO SFREGIATO) di HOWARD HAUKS E RICHARD ROSSON- 1932
18 Dicembre 2012Cast: Robert Taylor Steve Forrest George Raft Janet Leigh Anne Francis
Due fratelli poliziotti, l’uno onesto, l’altro corrotto. Ma quando il primo viene ucciso perché non ha ceduto a una imposizione della mafia, il fratello si redime e gli rende giustizia.
Tratto da un romanzo di William McGivern e sceneggiato da Sidney Boehm, Senza scampo è un film poliziesco girato da Roy Rowland per la MGM. Si rivela un prodotto solido e di buon
livello curando molto i profili psicologici dei protagonisti, girato inoltre con un ritmo assai intenso e mostrando una ambientazione assai curata e realistica.
E’ la storia di questi due fratelli, Christopher ed Eddy, irlandesi, poliziotti entrambi, ma completamente diversi sul piano etico e morale, uno onestissimo come il padre, l’altro
assai sensibile alla bella vita.
Quando Christopher è testimone di un omicidio di mafia ed è pronto a testimoniare allora viene eliminato.Da qui la reazione del fratello corrotto.
Ottimo noir americano degli anni ’50, pur se abbastanza scontato nello svolgimento, appare ben costruito. Rowland conferma di sapere fare il cinema, conferisce un buon ritmo alla
storia, rendendola molto tesa ed avvincente. E in un ruolo assai ambiguo Robert Taylor offre una delle sue migliori interpretazioni, entrando a meraviglia in questo personaggio assai controverso.
Azzeccate anche le co-protagoniste , Janet Leigh che è la ragazza dell’assassinato e Anne Francis, che nei panni dell’alcolizzata donna del boss è la rivelazione di questo film.
Quel che colpisce maggiormente è la cura dei particolari vedi gli uffici di polizia, gli appartamenti lussuosi dei boss, le violente scazzottate, l’ alcol che scorre a fiumi, le tante sigarette,
insomma un quadro molto reale e veritiero della città.
Roy Rowland è un regista di lungo corso, esordisce negli anni ’30 con i cortometraggi, per poi passare al cinema girando tantissimi film, alternando un genere all’altro, commedia, thriller, western, noir, insomma un onesto della sterminata galassia hollywoodiana.
Anche questa pellicola è tratta da un romanzo di William McGivern, uno scrittore molto sensibile al tema della corruzione nella polizia. Rogue cup ( Senza scampo) è stato scritto
nel 1954. Molte le storie da lui scritte sui poliziotti “marci” che nei suoi romanzi vengono descritti con una profondità psicologica che mette a nudo questi personaggi, uomini(e donne)
ambigui, senza più onore pur se a volte conseguono un barlume di moralità che li porta a volte a reagire alla situazione in cui si sono cacciati.
Conferma di quanto andiamo dicendo la troviamo proprio nel personaggio di Christopher che alla morte del fratello si scatena contro gli assassini con una violenza e un odio tali da far pensare che cerchi il riscatto in una sorta di autodistruzione. E se lui dirà di essersi mosso per vendicare il fratello morto, si può anche immaginare alla repulsa verso quei motivi che lo hanno fatto diventare un poliziotto “ marcio”. Lui si è venduto per potersi permettere la bella vita, frequentare i locali notturni, sfoggiare bei vestiti, ripudiando ls vita modesta di tanti suoi colleghi.
La morale di McGivern, che poi ritroviamo nel film, è che nel clima di violenza e di degrado in cui questi uomini combattono è facile cadere in tentazione…..
GIUSEPPE PREVITI