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Grande ritorno di Philipp Marlowe in tempi molto più vicini a noi,con il film girato nel 1998 “ Omicidio a Poodle Springs” tratto da un romanzo che Raymond Chandler aveva iniziato
scrivendo quattro capitoli, romanzo portato a termine dopo la sua morte da Robert B:Parker.
Il film fu interpretato da James Caan nei panni dell’investigatore e diretto dal regista Bob Rafelson, film girato in origine per la televisione, e sceneggato da un “grande”della drammaturgia come Tom Stoppard.
Il film inizia in maniera curiosa, Marlowe è alla sua scrivania,compare una bellissima donna che gli dice che sta cercando il marito scomparso, i due si guardano e poi si baciano…
La donna, Laura Parker, scopriremo che è una ricca e giovane eriditiera, udite,udite, da pochi giorni moglie di Philip Marlowe, e il marito scomparso sarebbe lui che anziché godersi
i piaceri del matrimonio è tornato al suo lavoro.
Ma subito la storia si fa cruenta, un altro investigatore privato telefona a Marlowe per chiedergli di affiancarlo in un’indagine quando due colpi di pistola troncano la conversazione.
L’uomo viene trovato ucciso, secondo copione Marlowe sarà accusato del delitto e poi rilasciato, poi rintraccerà un certo Larry Victor il cui nome compariva in un’agendina dell’assassinato.
Marlowe si reca poi con la moglie a casa del ricchissimo suocero e apprende che alla moglie è stata regalata una villa in una località turistica ai confini del Nevada Poodle Springs. Viene
poi ingaggiato dall’altro boss finnziario della cittadina per trovare il genero scomparso da giorni per la disperazione della giovane moglie,un tipo santarellina che poi si rivelerà tutt’altro….
Marlowe scopre un giro di ricatti in cui sono implicate delle spogliarelliste e lo stesso Larry Victor.
Viene anche a galla una brutta storia di speculazioni immobiliari in cui è dentro fino al collo il suocero di Marlowe che sfrutta l’antica amicizia con il presidente Kennedy,la vicenda si
svolge proprio nei giorni il cui si verificherà l’attentato di Dallas.Ma Marlowe una volta risolto il caso riconfermando le sue doti di grande idealista e moralista lascia la cittadina per tornare a Los Angeles riunciando a torbide ricchezze. E la moglie lo seguirà….
Il film fu girato con molta professionalità,con toni asciutti,senza ricorrere a particolari effetti speciali. Rafelson infatti vuole accentrare l’attenzione sul procedere della vecchiaia e sulla fragilità della natura e delle cose umane. Spicca in questa impostazione la eccellente interpretazione di un ottimo James Caan che rende da una parte con grande ironia e una certa nonchalance la figura del mitico Marlowe ma rende anche con ampia credibilità il suo disincanto, la sua stanchezza, rendendolo molto umano, basta citare quelle scene in cui Marlowe
dice che ora lui ha paura, pur se attribuisce questa stato al fatto di non essere più un solitario ma un uomo con famiglia.Resta comunque la figura del moralista, dell’uomo che antepone a tutto il senso di giustizia.
Per questa pellicola fu scelto un ottimo uomo di teatro,Tom Stoppard,che si è trovato a lavorare su un testo iniziato da Chandler e poi continuaro da Parker. Chandler morì nel 1959,€il romanzo esce nel 1989.Tutti questi passaggi rendono la situazione un po’ingarbugliata, ma l’impressione è che tutta la costruzione narrativa tenda volutamente a questo scopo.Quel che conta è il disegno dei personaggi, l’atmosfera che si respira, l’osservazione che tra legalità e crimine il confine è sempre meno netto. E la malinconia di cui viene ammantato Marlowe si riflette nel suo personaggio che non si fa più troppe illusioni su cosa possa riservare l vita.
Un regista di buon passato, un attore sempre di grossa caratura al servizio di un prodotto ben realizzato ma di costo ridotto essendo un “tv-movie”, una pellicola nata per gli schermi televisivi, che poi però acquisterà una buon successo tanto che verrà trasferito nel 2004 nelle sale cinematografiche. Si vede che è un film prodotto in anni assai diversi dai primi Marlowe,
donne nude, droga sono sintomi di….modernità, ma il tono è assai intenso, buone le interpretazioni, forse anche troppo invecchiato Marlowe(ma gli anni passano pure per Caan)…
IL LIBRO: Raymond Chandler morì nel 1959 lasciando solo quattro capitoli di un nuovo romanzo con protagonista Philip Marlowe. Dopo trent’anni Robert B.Parker riprende a mano la materia. Parker è un creatore di bestseller polizieschi e così completò “Poodle Springs”. Più che un omaggio al grande scomparso il suo si rivelò un ottimo romanzo poliziesco ricco di azione e di suspense, di tradimenti, di sfiducia, di un doppio-giochismo esasperato, con una sua forza e una sua originalità. E tutto sommato questa iniziativa di far tornare Marlowe dopo circa trent’anni non è dispiaciuta neppure ai suoi fans più radicati.
Questo Marlowe è invecchiato ma non ha perso il suo cinismo e la sua tendenza a cacciarsi nei guai, e comunque sembra intatta la sua voglia di giustizia, resta sempre un grande idealista,
ne è venuta meno la sua abilità di investigatore. Il tempo e la nuova tecnica del delinquere non lo hanno minimamente scalfito, Marlowe è sempre Marlowe…
Vorremmo però aggiungere alcune annotazioni.
Raymond Chandler ebbe a dichiarare che un detective è un qualcosa fuori della storia, ha un compito che va oltre la singola vicenda, il suo agire vale e può essere apprezzato in ogni tempo
anche futuro ai tempi raccontati. E pertanto non può avere una vita privata, se non per i bisogni primordiali….
Ora come mai nel 1959 abbia deciso di fare sposare il suo investigatore resterà un mistero, come pure un altro interrogativo che ci lascia in “Poodle Springs” è il personaggio della moglie,Laura,che non è un personaggio totalmente nuovo, sembra venire da altre storie del passato di Marlowe, e quindi perché sceglie lei come sposa del protagonsita.
Intanto si può osservare che in quest’ultima storia appaiono figure già utilizzate da Chandler.La figura della donna giovane bella,attraente, disinibita, viziata, con un padre dispotico
l’avevamo già trovata ne Il grande sonno, in questa nuova storia non è più la sorella della protagonista, ma la moglie di un poco di buono, e il padre non è solo dispotico ma anche un grande corruttore.
Ne Il grande addio abbiamo una figura,Linda, figlia di un miliardario, personaggi assai discutibili, lei è attirata da Marlowe e gli telefonerà da Parigi per chiedergli di sposarla.
Nel 1959 Chandler attraversa un periodo assai difficile,la moglie Cissy di cui era innamoratissimo sta morendo, e allora lui inizia un nuovo romanzo decidendo di fare spossare Marlowe
e così pensa a quella famosa telefonata da Parigi…
In verità scrisse solo 31 pagine,circa quattro capitoli,infatti era solito comporli assai brev i. E appare in queste pagine il personaggio della moglie anche se in effetti non ha molti punti
in comune con la figura dell’altro romanzo.
Poodle Springs è un piccolo paese dove si fatica a vedere un Marlowe integrato e a suo agio, abituato com’è a muoversi libero e senza pesi, sembra anche che abbia perso smalto sposando una riccona. Sembra anche troppo attaccato alla sua fama,al suo nome,quasi un Marlowe che stentiamo a conoscere. Sarà poi compito di Parker orizzontarsi in tutto questo guazzabuglio.
Per dovere di cronaca va ricordato che nel 1988 era stato pubblicato per Knopf un volume celebrativo in cui 23 autori di polizieschi sullo stile di Chandler scrissero racconti con Marlowe protagonista e tra questi non vi era Parker. Il libro fu dedicato a Ed Victor, l’agente letterario che rappresentava la proprietà Chandler. Ma successivamente fu lo stesso Victor a commissionare a Parker “Poodle Springs” perché lo riteneva” lo scrittore vivente più vicino al signor Chandler”. Su questa asserzione si può anche concordare, Parker aveva impostato gran parte della sua tesi di laurea su Chandler, e poi aveva creato un investigatore privato, Spenser, protagonista di 17 romanzi, godibili, spiritosi e ben scritti, resi popolari da una lunga serie televisiva Parker da un’impronta personale al libro, non sapremo mai se l’idea di fare sposare Marlowe fosse definitiva,comunque Parker la fece propria. Poi sviluppò il personaggio del fotografo ricattatore e questo porterà ad una serie di altri ricatti e altri omicidi. Coincidenza della storia sia Marlowe che Victor hanno sposato una donna molto ricca.
E completano il romanzo una serie di personaggi “coloratissimi” che si fronteggiano al di qua e al di là della legge.
Doppie identità,grandi amori, fascino dei “duri”, cose in cui Marlowe è pienamente a suo agio e in cui anche Parker si muove con grande disinvoltura.
Non sono mancati alcuni che hanno detto che visto che il Maestro negli ultimi tempi stava perdendo un po’ della sua forza narrativa,Parker invece lo interpreta al meglio dando tono e smalto alla vicenda.
GIUSEPPE PREVITI