LA CASA DEGLI STRANI OSPITI- DI NICHOLAS BRADY- POLILLO EDITORE
23 Marzo 2016” IL TEMPO DELLE IENE” DI CARLO LUCARELLI- EINAUDI
30 Marzo 2016Ferdinando Pastorri, scrittore, giornalista, recensore, ha pubblicato vari romanzi, tra cui Euthanasia e Nero imperfetto, in cui campariva la
figura di Fabio Paleari, che ora torna come protagonista di Rosso bastardo.
Fabio Paleari è un ex-poliziotto che vive a Milano con un sacco di problemi, dalla malattia di cui soffre, la narcolessia, al rimorso per la morte
della moglie che credeva si fosse suicidata per poi scoprire che era stata ammazzata dal suo miglior amico di cui era diventata l’amante. Beh, colpi
da abbattere un toro, con lui che cerca di sopravvivere in un mondo di cattivi ricordi e rimpianti. Per vivere fa l’investigatore, si occupa di ritro-
vare persone scomparse. I suoi clienti sono tra la feccia della società, usurai, protettori, spacciatori, gangster, mariti brutali. Non è un bel mestiere
rovistare tra il fango della città, ma non sa fa altro e si deve pur vivere.
Si è appena occupato del ritrovamento e della riconsegna di una giovane prostituta fuggita dal suo protettore quando gli capita un nuovo incarico.La
figlia di un grosso boss della malavita è stata rapita e lui deve ritrovarla per non far pagare il riscatto. Presto emerge un particolare inquietante,
la ragazza frequentava un locale sadomaso per sfogare i suoi istinti autolesionistici.
Nel mentre Paleari organizza le ricerche con un eterogeneo giro di personaggi, non proprio di specchiate virtù ma a lui fedeli, una notizia lo scon-
volge, la prostituta che lui aveva riconsegnato è stata brutalmente picchiata e seviziata e ora giace in coma all’ospedale. Questo fatto risveglia nella
coscienza di Fabio quei valori che aveva perseguito nella sua vita precedente e questo lo porterà a un a feroce vendetta.
Due indagini che gli faranno toccare con mano sofferenze, tristezze, mancanza di amore, odi profondi, ma che almeno in parte gli faranno ritrovare
il senso della giustizia.
Rosso Bastardo è un libro forte, crudo, ambientato in una Milano violenta, priva di valori morali. Ne è protagonista Fabio Paleari, un passato in po-
lizia, ora fa il detective, anche se sprovvisto della licenza. Ferdinando Pastori ci ripresenta così questo suo personaggio abbastanza insolito, tra l’al-
tro afflitto dalla narcolessia che complica la sua vita. La sua è una esistenza travagliata anche perché nonostante si imbottisca di farmaci la malattia
lo colpisce senza preavviso facendolo precipitare in un sonno agitato colmo di incubi e di cattive visioni. E come n on bastasse deve convivere con
i fantasmi del ricordo della moglie che in un primo tempo era stata ritenuto che si fosse suicidata, mentre poi si era scoperto che era stata assassinata.
Paleari ha lasciato la polizia e per vivere lavora per i suoi…..ex-nemici, malavitosi che vogliono far rintracciare delle persone scomparse quando non
vogliono ricorrere alla polizia. Non è un bel modo di guadagnarsi la vita, ma non sa fare altro e poi è talmente disamorato della vita che non fa più
caso a quel che gli tocca fare.
Una studentessa diciottenne, figlia di un noto criminale, è stata rapita e il padre ricorre a Paleari, non vuole che la notizia trapeli né vuole pagare
il riscatto.Ma intanto un’altra ragazza è entrata nella sua vita, una giovane prostituta che lui ha ritrovato e riconsegnato al suo protettore. Ma Pa-
leari scopre che la ragazza per punizione è stata ridotta in condizioni miserrime ed ora giace in coma all’ospedale. In lui scatta una tale rabbia che de-
cide di fare giustizia, avviando così una indagine parallela per scoprire dove vive il suo aguzzino. E così prosegue la storia con questo protagonista
che vive sull’orlo di un precipizio tra malattia, difficoltà , pericoli ma essenzialmente è un uomo giusto.
Ferdinando Pastori in questo suo racconto usa sempre un duplice piano di immagini, di fatti, di sensazioni, ma quel che va rimarcato, al di là dei
fatti raccontati., è che la storia è narrata in seconda persona dallo stesso protagonista, che però a volte, graficamente è usato per eidenziare ciò il
corsivo,si esprime in prima persona. La maggior parte della storia è comunque raccontata come se venisse fatto da un’altra persona che guarda
dall’esterno.
IL libro è ben scritto, una prosa scorrevole che non indulge in prolisse descrizioni,e anche il protagonista è tratteggiato senza particolari indulgenze.
E’ un uomo alle prese con tanti problemi, non è un eroe, tante ombre gravitano sulla sua vita, ma ha il pregio di esssre una figura credibile, con una
sua etica. D’altra parte questa Milano di Pastori è una Milano di emarginati, di balordi, di violenti, una città vista sotto una luce cruda, dove anche i
giovani sembrano degli angeli del male, una Milano però assolutamente reale, credibile, visto anche quel che avviene nella realtà.
Un noir ricco di tensione, dove l’indagine ( o le indagini…) non sono solo quelle sul campo ma anche quelle svolte nella psiche dei vari protagonisti.
Si scava in un mondo di personaggi che vivono ai margini della società, una società violenta e crudele, cui l’autore concede pochi sconti, a pensarci
bene non c’è un solo personaggio positivo.
GIUSEPPE PREVITI