” IL RACCONTO DEI RACCONTI” di MATTEO GARRONE
21 Maggio 2015YOUTH (Giovinezza) di PAOLO SORRENTINO
4 Giugno 2015Cast: Emilie Dequenne, Loic Corbery
Clément Le Guern è un professore liceale di filosofia che insegna anche all’università, ma a Parigi è particolarmente conosciuto per aver scritto un libro che tutti dicono di aver letto: De l’amour et du hazard. Il caso come volano, come inizio di un amore, questo è il suo assunto. Lui che fondamentalmente è un intellettuale e
quindi basa la sua vita sui principi appare tutto d’un pezzo, fermo sulle sue convinzioni, non è che conceda molto agli altri o ancor più alle altre….
Succede che il caso sconvolga le sue abitudini, da Parigi viene trasferito al liceo di Arras, un’ota e mezzo di treno, un anno di esilio, tre giorni alla settimana a Arras.
Inizia così Sarà il mio tipo ?, titolo originale Pas son genre.
Il nostro professore giunge così ad Arras e lo viene ad accogliere una collega, piena d’ammirazione per il parigino scrittore , le è piaciuto molto il suo saggio pieno
di carnalità, di passione. Clément quasi quasi farebbe un pensierino sulla bella professoressa, ma lei lo ghiaccia, è sposata con figli, è venuta solamente per un dovere
di ospitalità e perché appunto ne ammira l’opera.
Nei primi giorni che vive a Arras conosce una bionda e procace parrucchiera, Jennifer (Emilie Duquenne), che si rivela subito assai allegra e disponibile. Clément
( Loic Corbery) la guarda con aria un po’ sorniona, sembra con la sua aria da parigino e da intellettuale che quasi la compatisca, d’altra parte lei è una provinciale
e poi non conosc e né Kant né Dostoevskij. Ma in fondo le vuol bene, la sua compagnia è piacevole, e er passare tre giorni a Arras cosa volere di più ?
Ma se il caso ha voluto questo incontro si rivelerà foriero di ben altre sorprese. Jennifer è intelligente, ama leggere, andare al cinema, si informa, che poi prediliga
pellicole e romanzi di tipo popolare, che faccia delle dive i suoi idoli che male c’è ? E poi sa quali sono i suoi limiti,anche fisicamente dice di essere carina, non bella,
” belle devono essere le dive, loro devono piacere a tutti…”. Clément che vede sempre la filosofia motorr di turro la definisce una Kantiana e le regala la Critica del
Giudizio. Invece non le regala il suo libro, forse non vuole mostrarle tutto di sè. Lei invece gli si apre completamente, il figlio che cresce da sola, il lavoro, le colleghe
con cui il venerdì va a fare il Karaoke. E poi l’attesa per il grande Amore, che potrebbe essere anche questo intellettuale parigino, solo che lui riuscisse ad amarla con
la stessa intensità. E lui sembra avvertire la scossa di vita che gli da la ragazza, si lascia andare, balla, va al karaoke, sacrifica l’weekend parigino. Forse si sta inna-
morando anche lui, al di la dei suoi filosofi e delle sue filosofie, e della disparità di condizione.
Jennifer gli ha impartito una vera lezione di amore, più autentica dei suoi sofismi, ma che purtroppo lui non riesce ad accettare. Una lezione anche sul come ci si
deve comportare nella vita di coppia, tutti e due devono dare se no è meglio che l’amore finisca. E nel bellissimo finale Clement si accorge di aver capito ben poco
della lezione che lei gli ha impartito e resterà lì a chiedersi cosa non ha fatto.
GIUSEPPE PREVITI