” LA STORIA DELLA MAFIA” DI LEONARDO SCIASCIA
16 Marzo 2014” COCAINA ” DI MASSIMO CARLOTTO GIANRICO CAROFIGLIO GIANCARLO DE CATALDO- einaudi stile libero
18 Marzo 2014Cast: Tom Hanks, Emma Thompson, Colin Farrell, Ruth Wilson, Paul Giamatti, Jason Schwartzman
Mary Poppins è tra i più celebrati m per bambini, a suo tempo fu nominato per tredici Oscar e ne conseguì cinque, praticamente è conosciuto in tutto il
mondo. Ma forse molti non sanno quanto dovette lottare l’onnipotente Walt Disney per ottenere dall’ autrice del libro, l’australiana Pamela Lyndon Travers,
la cessione dei diritti del suo libro. Lei temeva che ne venisse ricavata una sdolcinata parodia e si oppose a lungo a che ne fosse tratta una riduzione per il
cinema.Le insistenze di Disney portarono la scrittrice a recarsi nel 1961 a Los Angeles, anche se la verità era che lei si trovava in ristrettezze finanziarie e quindi le faceva
gola il ricchissimo compenso. Ma lei impose subito condizioni assai pesanti: niente canzoni, niente animazioni…., e qui comincia un duello sottile in apparenza ma
rigido negli schemi, tra Walt o Pamela, o meglio tra Tom Hanks e Emma Thompson, due grandi attori che, come tali, si trrovano a loro agio in qualunque ruolo.
Ecco Mrs. Travers alle prese con gli sceneggiatori e i musicisti dello studio che cercano in tutti i modi di venirle incontro, mentre un simpatico autista (Paul Giamatti)
la fa girare in limousine, riuscendo anche a entrare in sintonia con lei. Ma lei è sempre tesa e vigile , ascolta le canzoni dei fratelli Shermann, supervisioa le varie
proposte, ma non cede di una virgola, non vuole musiche, non vuole danze, non vuole… pinguini e altre “diavolerie” alla Disney.
Quando tutto sembra sfumare, Walt la va addirittura a trovare a casa e troverà un punto d’incontro facendo tornare a mente alla donna un episodio della sua infanzia.
Riguardava il suo amatissimo padre (Colin Farrell ), un uomo che rifiutava il suo lavoro di bancario, rifEugiandosi nell’alcol per morire poi di tisi. Pam ha sempre rifiutato
questa morte, ritenendosi responsabile di non averlo salvato. E allora nel suo libro lo ha idealizzato nella figura di Mr.Banks il padre dei bimbi cui Mary Poppins farà da tata.
Infatti Mr.Banks si farà promotore di una crociata contro gli odiati banchieri e ritroverà così la sua felicità…
Ecco quindi spiegato il titolo del film, prodotto dalla Disney, in questo c’è chi ha visto un limite, in quanto essenzialmente è una produzione di parte……In questo
supposto conflitto d’interessì certamente la figura del patron è dipinta in maniera anche troppo idiallica, nella realtà sembra che fosse meno accomodante….
In realtà assistiamo a un confronto di caratteri forti, sempre ottimista e possibilista lui, ma anche fine psicologo che capisce che certe fantasie molto felici possono
derivare da esperienze assai dolorose.
Chi si aspetta che la pillola vada giù con un poco di zucchero forse ci rimarrà male, in questa pellicola di Hancock c ‘è molta melassa, molte furberie, ma lo scontro tra
i due protagonisti non ha niente da invidiare a un vero e proprio match di box, sorrisi, battute, te a paste, ma anche uno scontro culturale senza risparmio di colpi tra
il grande creatore di sogni, lo zio Walt di tutti i bambini del mondo, e l’arcigna scrittrice londinese con passato australiano.
Del resto da allora sono passati più di 60 anni e che abbia vinto lui non ci sono dubbi, lo dimostra questo film dove il simpatico, democratico ma deciso zio Walt dovette
sudare sette camice per arrivare a far firmare alla Travers il contratto che dava la possibilità di creare un film su quella super tata capace di sistemare problemi e dissesti
di una famiglia borghese. Lei era contraria a un musical, ma poi dovette arrendersi difronte alla gente che sin dalla prima decretò il successo di Mary Poppins.
E così fu pace tra il tecnico della seduzione e la nevrotica signora londinese dall’infanzia difficile. Certamente per chi vuole cercare il pelo nell’uovo avrà contribuito
anche il ricchissimo contratto…..
Un film che è anche divertente perché ci fa vedere come nasce un film, i rapporti della scrittrice con i musicisti, la simpatia verso l’autista, un sorridente Paul Giamatti che
le fa capire che anche chi soffre può ridere.
Sembra vadano di moda i film che fanno vedere le ambasce attraverso le quali si realizza un film, nella passata stagione uscì Hitchcock che narrava le travagliate vicende
per girare Psyco, ora si illustra come è nata Mary Poppins, figura ideale e idealizzata ma scaturita dalla triste infanzia della protagonista. Forse troppi insistiti questi
richiami con continui flash-back, si corre il rischio di scivolare nel patetico. Resta comunque il piatto forte del film, ovvero l’interpretazione di Tom e Emma, ma tutto
il cast risponde in pieno, di Giamatti si è già detto,ricordiamo anche un intenso Colin Farrell nella parte del padre bancario in crisi.
GIUSEPPE PREVITI