” CONTROCORRENTE” DI ANNAMARIA FASSIO- MONDADORI
1 Giugno 2014” LA MANO” di MONICA CONFRESCA- Photocity Edizioni
8 Giugno 2014In tutto quello che scriviamo riproduciamo noi stessi, e quindi è necessario trovare le parole giuste per raccontarsi. Ecco l’importanza dei corsi di scrittura che servono
non solo a dare al narratore i giusti elementi per scrivere, ma soprattutto a dargli gli strumenti necessari a vivere, a raccontarsi e a scoprire se stessi. Il mestiere dello
scrivere non va limitato quindi all’uso appropriato dei verbi, della punteggiatura, delle parole ma deve offrire l’occasione di entrare in se stessi e di chiarire il proprio
percorso personale.
C’è una bella frase che sintetizza un po’ tutto: ” Scrivere è dipingere il proprio autoritratto con le parole “. Scrivo dunque sono è un manuale ricco di esercizi che l’autrice,
Elena Bucciarelli, usa per i corsi di scrittura che tiene normalmente, ma tali esercizi devono servire anche a dare un’immagine di noi stessi. La nostra vita è ricca di fatti,
ambienti, personaggi, sensazioni, colori, e attraverso la scrittura possiamo e dobbiamo trovare la posizione migliore che può contraddistinguere la nostra vita.
Ad esempio i diari sono un ottimo mezzo per curarsi, una vera e propria forma di autoterapia con cui possiamo curare e migliorare noi stessi.
La Bucciarelli ci racconta la passione per lo scrivere ma anche l’ansia, lo struggimento che tutti proviamo quando dobbiamo affrontare la ” pagina bianca “.
Oggi si scrive molto, e non solo nella maniera tradizionale con romanzi, racconti, ma anche sotto forma di twitter, sms, messaggi digitali. Donne, uomini, giovani,
anziani ci provano. Poi ci sono coloro che frequentano i corsi di formazione creativa di scrittura per affinare il proprio ingegno. C’è chi scrive per gli altri, e quindi
tende a pubblicare i propri manoscritti, c’è chi invece è mosso dalla esigenza interiore di scoprire se stesso e migliorare la propria vita, o anche dalla esigenza di
mettere ordine dentro se stesso.
Come si fa allora a trovare le parole giuste ?Ce lo dice Elisabetta Bucciarelli con Scrivo dunque sono, lei è un’autrice che si occupa di vari temi, e che ha voluto trasmet-
tere le proprie esperienze e passioni dopo averlo già fatto nella scuole di scrittura che ha diretto. Insomma un cammino e una ricerca all’insegna di arrivare ” alle
parole per dirlo “.
Scrivere è anche un modo per comprendere il mondo che ci circonda ma anche per impossessarsi di questo stesso mondo attraverso l’acquisizione di oggetti, luoghi,
fantasie, sogni, personaggi più o meno veri.
Ognuno scrivendo una un proprio stile di scrittura, una propria forma narrativa, ma questo dato dello scrivere è di per se stesso un valore assoluto, ci permette
di testimoniare come è il mondo per noi.
La Bucciarelli in questo saggio non si limita a riproporre gli esercizi usati durante i corsi di scrittura che lei tiene e che sono necessari per coltivare le singole aspirazioni
letterarie, ma ci insegna anche a usare le parole sì che si sia in armonia con i nostri stati d’animo e con le situazioni che ci circondano. In tutte le forme di scrittura che
usiamo la ” parola” assume valore fondamentale perché è il nostro tramite verso gli altri. E ricordiamoci che per trovare la giusta parola per esprimersi è necessario
anche leggere molto.
E attenzione, noi siamo alla fin fine quello che scriviamo, di questo dobbiamo rendercene conto e magari potremmo anche avere delle brutte sorprese….
La Bucciarelli dice che tutti possono scrivere, le parole sono libere, a disposizione di ognuno, e ognuno può raccontare la sua vita, i suoi sogni, le sue fantasie.Certamente
vanno sapute usare, vanno attentamente elaborate anche perché sono indissolubilmente legate a noi, esprimono noi stessi, con tutti i nostri pregi e difetti.
Le parole sono tante e si possono scegliere per riprodurre emozioni, fatti, sensazioni e sentimenti. Tutto quello che è intorno a noi dalla poesia alla narrativa, dal cinema
alla musica, dal teatro alla semplice lettura viene immagazzinato. Attraverso l’uso dello scrivere si arriva quindi a usare la parola.Ecco quindi che è utile non solo scri-
vere ma farsi leggere, accettare consigli, e anche sperimentare vie nuove di espressione.L’Italia passa per quello strano Paese dove si dice che ci siano molti più scrittori
che lettori. E’ sempre una frase che fa effetto, forse da noi manca una vera cultura del leggere, forse la scuola, ma ci metterei anche le famiglie, non sanno dare la giusta
voglia di leggere, non sanno fare capire il “piacere della lettura”, considerata una cosa ” obbligatoria”, da scuola, e quindi non da essere amata.
Scrivere corrisponde a un bisogno personale, è la volontà di essere ascoltati, ma anche qui occorre distinguere. Non è detto che ognuno scriva per arrivare a pubblicare
il libro del secolo, molti, e forse sono i più interessanti, lo fanno per raccontare se stessi nella maniera migliore possibile: ecco una importante funzione delle scritture
creative.
Scrivere dunque sono è una sorta di viaggio in mezzo alle parole, le nostre, quelle degli altri, quelle dell’immaginario comune. Un percorso di ricerca per arrivare all’uso
delle parole più giuste, per esprimere i nostri sentimenti, ma anche per dare alla ” cosa ” la definizione più giusta.
Ogni capitolo di questo manuale della buona scrittura vede sempre le parole al centro di ogni capitolo, e d’altra parte chi vuole scrivere adopera ed è a caccia di parole.
Parole che, come già detto, si possono trovare in tante maniere. Molto è già stato fatto, ma molto è ancora da fare, e si possono anche cercare nuove forme di espres-
sione, onde trovare nuove possibilità di comunicazione.
Occorrerebbe anche chiedersi se il linguaggio che usiamo oggi è sempre valido o si è impoverito, quindi è aperta anche la caccia ai nuovi modi di dire, pur se andrebbe
raccomandato di sfruttare in pieno il vasto patrimonio degli antichi detti.
Il mondo è fatto di relazioni e tanto più sappiamo chi siamo noi tanto più saremo in grado di relazionarci con gli altri.Va ricordato che scrivere fa bene, porta alla luce ciò
che abbiamo dentro, rivela i nostri pensieri e le nostre sensazioni, la scrittura ha anche una funzione salvifica, come del resto la lettura, ci aiuta a vivere.
Già, scrivo dunque sono….
Un libro godibile non solo per gli aspiranti scrittori, ci insegna come si può costruire un romanzo, come ci si può esprimere anche senza traguardi particolari.
Ma l’ambizione dell’autrice è di non aver un qualcosa solo per gli addetti ai lavori, ma di rivelare a tutti l’ ” intimo” degli scrittori, celebri o meno, si da poter guardare
all’interno di se stessi e degli altri.
GIUSEPPE PREVITI