” IL BANCHIERE ASSASSINATO” di AUGUSTO DE ANGELIS – OSCAR MONDADORI
7 Maggio 2015” IL RITORNO DEL COLONNELLO ARCIERI” di LEONARDO GORI- TEA
11 Maggio 2015Ugo Magni è un senatore, un medico di gran successo, un grande donnaiolo. Un uomo bello e sempre elegante, uno che nella vita sembra sempre baciato dal successo e dalla fortuna. Figuriamoci lo scalpore quando viene ritrovato assassinato in una piccola libreria antiquaria del centro di Milano.
Dovrà naturalmente occuparsene il commissario De Vincenzi che si troverà a indagare circondato da donne bellissime, passando da ambienti lussuosi
con interni Deco a portinerie scalcinate, a posti affollati. L’indagine prosegue tra un libro stranamente scomparso, personaggi che praticano lo spiriti-
smo e anche veri delinquenti come il fratello della povera Norina o il mostruoso bigatt. E un’altra cosa turba il commissario, proprio il giorno dell’omici-
dio gli è stata recapitata uno strano pacco con ferri chirurgici e un camice da chirurgo. Una inchiesta dove dice il commissario ” la caratteristica più no-
tevole è rappresentata da ” una esuberante quantità di donne belle”.
Milano anni Trenta, di scena il commissario Carlo De Vincenzi, capo della Squadra Mobile della Questura centrale, un uomo assai umano, ma anche un romantico, un grande intellettuale. I paragoni si sprecano. Maigret, Marlowe, Philo Vance…., pur se De Vincenzi fondamentalmente è uno di noi che vole-
va fare il poeta e si è trovato a fare il poliziotto….
De Vincenzi non pensa mai, non si affida agli indizi, alle prove, lui lavora sulla intuizione , ritiene che nessuno firmerà mai il delitto che ha commesso, solo
il caso lo firma…, insomma per lui è fondamentale lavorare sull’individuo. Sei donne e un libro è il secondo libro scritto da Augusto De Angelis con prota-
gonista il commissario De Vincenzi, che anche in questa storia appare un individuo ben….strano, di notte sta in questura e se non c’è lavoro legge, e che
letture, Freud, Oscar Wilde, letture non certo in odor di regime. Ma il questore, i suoi uomini gli vogliono bene, e De Vincenzi può procedere con i suoi
metodi. Ma quel che conta è le atmosfere crepuscolari che De Angelis sa creare, in una Milano che si avvia a essere una metropoli moderna, dove il nostro autore crea tante figurine che hanno poi una loro specificità in tutta la storia.
L’altro protagonista del libro è questo professor Magni, un bell’uomo, di successo, senza scrupoli specie in fatto di donne, e questo certamente non gli
poteva non provocare dei nemici. Intorno a lui, sei donne, quelle del titolo, tutte belle, e poi tanti altri personaggi, non manca neppure un’associazione
di spiritisti,ci sarà anche un altro delitto, vittima la cameriera del senatore. De Vincenzi passa indenne in mezzo a tutto questo miscuglio di motivi e di
sensazioni, addirittura organizzerà una finta seduta spiritica per smascherare il colpevole. Libro scritto come sempre in maniera nitida e moderna, forse
non di grande gradimento per il potere che non voleva criminali italiani nelle storie gialle, ma De Angelis non ne teneva molto conto, e poi la sua lezione
si basava non sulla nazionalità ma sul comportamento del singolo individuo, poco importa allora dove un tale sia nato.