IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: ELMORE LEONARD
11 Ottobre 2014” I MORTI NON HANNO FRETTA” di FILIPPO BOLOGNA-MONDADORI
18 Ottobre 2014Anni 90′ Firenze, non siamo ancora nell’era dei cellulari ma ci si sta avvicinando a cambiare il nostro modo di vivere, i giovani sognano un futuro dove
i contatti saranno più facili e più diretti, gli anziani come sempre aborriscono le novità. E’ molto giovane e molto disinibita la giovane vedova del conte
di Gaiole, Riccardo Puccetti, assassinato a Napoli non si sa bene se per una rapina andata a male o per altri ignoti motivi.
La contessa, Sonia Breschi Puccetti, ingaggia nel frattempo un investigatore privato, Domenico Arturi, un ex-poliziottto con l’incarico di ritrovare un
prezioso volume del ‘700 scomparso dalla ricchissima biblioteca di famiglia sita nella villa stessa, che si trova nei pressi di Firenze al centro di un paesaggio
stupendo.
Arturi si innamora della donna che è veramente bellissima ma anche senza remore, afferma infatti il suo diritto di fare all’amore con chi e quanto vuole, del
resto con il marito formavano una coppia molto…aperta. Però a disdoro del nostro investigatore la Breschi sembra disponibile con tutti meno che con lui e
questo fatto lo turbava assai. Ma Arturi ha un altro problema: il principale sospettato del furto in biblioteca è un editore di bell’aspetto, che frequenta assai
la villa e…ancor più la contessa, ma guarda casa sarebbe l’editore ideale per pubblicare un libro giallo che il Severi, aspirante scrittore, sta finendo in quei
giorni.
Arturi è stato comunque un buon poliziotto e lo è tutt’ora e quindi riuscirà a svelare i tanti misteri che circondano la vedova e la villa e dovrà anche affron-
tare anche dei momenti molto pericolosi.
Sergio Calamandrei nella vita fa il commercialista, quindi persona razionale e abituata al linguaggio dei numeri, ma Calamandrei è anche uno scrittore di
libri gialli, fa parte di quella vasta schiera di autori fiorentini che non si arrende alle difficoltà del momento e cerca di essere sempre presente nelle librerie.
Calamandrei ha al suo attivo romanzi, racconti e ha anche ottenuto vari riconoscimenti.
Nel 2014 ha dato vita a un ambizioso progetto, Sesso Motore, che comprende due romanzi, un saggio, un’antologia di racconti e un blog.
Noi in queste note ci occupiamo di “Indietro non si può” un romanzo che indaga sui libri antichi, sull’editoria, sul mondo delle speculazioni edilizie, e,
perché no, sulle forme dell’amore.
Per dirla con l’autore l’amore, il sesso, la ricchezza, quanto incidono sui rapporti umani ? Sono variabili costanti o impazzite ? Sono variabili che certamente
si possono mescolare tra loro, come il progetto Sesso motore tende a dimostrare.
Ma Calamandrei non dimentica le sue origini di giallista e con Indietro non si può all’interno di un thriller vero e proprio. Dove si dimostra che soldi, sesso,
ricchezze,amori più o meno proibiti possono portare a commettere delitti, a proferire minacce e violenze, al proliferare di corruzioni legate a vasti giri di
speculazioni. Il romanzo quindi da una parte si sviluppa con la storia della contessa libertina e di tutta una serie di personaggi che le fanno da contorno,
dall’altra si diletta nel rinfrescarci la memoria su varie teorie che concernono i principi che governano il mondo e si riflettono sul nostro modo di vivere.
Un libro giallo a tutti gli effetti con i suoi morti, le sue violenze, i suoi traffici ma non mancano gli accenni a quello che è un po’il motivo centrale di questa
collana, il sesso, e anche non mancano le riflessioni sul perché oggi si fa poco all’amore. Questo pensiero poi turba particolarmente il nostro investigatore
Artusi, soggiogato dalla bellezza della contessa ma deluso del comportamento di lei nei suoi confronti, e questo incide anche sull’indagine, pur se po l’Arturi
troverà il bandolo della matassa.
La trama è fitta di personaggi, intanto lArturi e i suoi stravaganti collaboratori, poi il conte fiorentino ucciso a Napoli ma un po’ al centro di tutta la vicenda,
una vedova non certo in gramaglie, il di lei nipotino avvocato che cura i suoi interesse, molto più posato della sua età ma anche lui dai troppi problemi
esistenziali. poi gli ex-colleghi di Arturi, e ancora un editore che vive più sfruttando il suo fascino con le donne che la sua professione. E qui c’è una simpatica
digressione per chi vive il mondo delle librerie e delle presentazioni dei libri (il nostro autore queste cose le conosce benissimo…), e anche il rapporto di assoluto schiavismo di un editore verso un autore esordiente. Ma rimaniamo alla storia, che è partita da un delitto e dalla sparizione di alcuni libri rari, anche se poi verranno a galla i veri motivi
dei delitti.
Il sesso, più che l’amore appaiono molto in questo libro, e appare netta anche la condanna a chi invece impiega le sue energie per arrivare al potere e alla ric-
chezza senza alcuna remora. In questo senso la figura della contessa è , nella sua assoluta amoralità, è anche la più simpatica e viva del libro.La nostra pro-
tagonista propugna il suo diritto a soddisfare la propria sessualità, ogni individuo dovrebbe fare come vuole, la soddisfazione sessuale intesa come bisogno
primario e da non vincolare alla morale comune. Certamente è una posizione estrema e tutto quanto è estremo non può essere accettato a cuor leggero
anche perché le conseguenze di un allentamento generale dei costumi finiscono per costare dei prezzi troppo alti.
Ma , e il titolo stesso di questa storia ce lo ricorda , se si va troppo avanti indietro non si torna…..
GIUSEPPE PREVITI