” VITA DI PI ” DI ANG LEE
31 Dicembre 2013” IL TESTAMENTO DEL PAPA” DI GIULIO LEONI- EDITRICE NORD
10 Gennaio 2014 Il commissario di polizia Giorgio Scozia era già apparso in a Tutto cambia, romanzo di esordio con cui Alessandro Prandini si era aggiudicato un premio
per il romanzo giallo a Pontremoli. Ora con Soglia critica seconda avventura per il nostro poliziotto, in una Bologna sconvolta da due omicidi che si susseguono
nel giro di pochi giorni. L’assassino firma i suoi delitti con una messa in scena molto singolare attorno alla vittima: una scala, un libro, il Bel Ami, e un messaggio
da decifrare inciso su una pagina del libro. Cosa significa tutto ciò ?E quale sarà la matrice comune a questi delitti ? IL commissario Scozia indaga insieme alla
dottoressa Sara Fiorentino e ai suoi uomini, non crede a omicidi seriali e comincia a scavare nel passato delle vittime per trovare se vi erano legami fra loro.
E pur se la figura del colpevole sembra materializzarsi abbastanza alla svelta un quarto assassino rischia di far crollare tutte le convinzioni degli inquirenti.
Una nuova immagine per il commissario Scozia. Ancora Bologna, con qualche puntata a Modena, al centro delle indagini, in una storia ricca di colpi di scena e di
sorprese. La prima vittima è una giornalista rampante, soffocata nel suo letto. Accanto a lei una macabra quanto meticolosa rappresentazione che comprende
una scala aperta ( simbolo della vita umana, si scende e si sale ? ),una frase tratta dal Bel Ami di Guy de Maupassant e che fa riferimento a un qualcosa che è accaduta
nel tempo.
Altri messaggi, altri delitti, e così Scozia e la sua squadra devono mettere in gioco tutte le loro capacità, per il commissario in particolare alla prova tutta la sua abili-
tà investigativa e psicologica. Accanto al gruppo dei poliziotti, tutti ben caratterizzati alla McBain, dove comunque spicca la giovane dottoressa Sara Fiorentino, il cui
rapporto con il capo sembra prendere una piega più personale. Ma molti altri personaggi animano l’evolversi della storia, tra giovani giornalisti in cerca di scoop, opera-
tori finanziari senza troppi scrupoli e altri protagonisti dalla memoria lunga.
Dal passato emerge un gruppo di ex-studenti universitari che avevano costituito una sorta di società di mutuo soccorso, la società era la Bel Ami. Ma con il tempo le cose
erano cambiate e il gruppo apparentemente si era sciolto. A Scozia scoprire il perché. Tre delitti con una frase misteriosa che ogni volta suggerisce qualcosa. Il commissario
intuisce che deve risalire ai tempi del sodalizio e scoprire cosa poi sia successo tra i quattro da scatenare questa voglia di vendetta. Questo di Alessandro Prandini è un giallo
classico, con i poliziotti di cui scopriamo anche tranches di vita privata, e poi un gruppo di amici che si erano promessi reciproco sostegno anche se poi i loro destini erano
stati assai diversi.
Il libro è ben scritto e ben ritmato, impreziosito da vari elementi: intanto una serie di colti riferimenti letterari, vedi Maupassant, vedi Dante di cui si citano molti versi. Poi
il cibo, con la buona cucina emiliana. Un altro sguardo è per la vita culturale di Bologna e di Ferrara , con presentazioni di libri e mostre di pittura. E ancora i gusti musicali
del commissario e le sue performances strumentali.
Ma di contro tre donne uccise spezzano questo clima apparentemente gaudente (la quarta vittima sarà un uomo), anche se alla fin fine si tratterà di una resa dei conti
maturata in un clima di vendette essenzialmente personali.
Prandini però non cade nella trappola della facile erudizione, lui descrive una società e i suoi componenti, una società abbastanza agiata almeno in apparenza, una soxietà
dove però il vizio e l’arrivismo già covavano tra i giovani ed ecco questi quattro universitari legati da una sorta di patto massonico che deve portare al successo personale.
In questa ottica si può comprendere il riferimento a Maupassant e al Bel Ami dove Durov il protagonista era animato da una tale ambizione che lo portava a procedere
infischiandosene di tutti gli altri.
Siamo alla seconda avventura del commissario Scozia, uomo dal carattere burbero, dalla vita privata alquanto ingarbugliata, diviso dalla moglie, con un figlio grandicello,
intanto flirta con la sua sostituta. Ma in compenso conosce il suo mestiere, si barcamena con i superiori, trova conforto suonando il piano e bevendo brandy. Ma in
questa inchiesta giallo-letteraria dovrà impegnarsi a fondo, per risolvere un caso che trova origine sicuramente nella voglia di vendetta, ma che fa balenare quasi un
desiderio lontano di giustizia.
Soglia critica è un romanzo dove oltre alla trama poliziesca si da molto spazio ai rapporti umani e che certamente fa riflettere e sui sogni e sulla loro realizzabilità, e
anche su quanto può influire sull’animo umano se accade qualcosa che non fa portare a compimento i sogni. Si può reagire in tante maniere, ma quando resta solo
il rancore può avvenire di tutto.
GIUSEPPE PREVIIT