” L’ASSASSINIO DI FLORENCE NIGHTINGALE SHORE – DI JESSICA FELLOWS- NERI POZZA
12 Dicembre 2017” TEMPO DA ELFI” DI FRANCESCO GUCCINI LORIANO MACCHIAVELLI- GIUNTI EDIZIONI
21 Dicembre 2017Un ottobre variabile, ma il freddo e l’umidità che ogni tanti appaiono fanno intendere che non è più tempo di vacanza. Ma come pure si risvegliano le attività
criminose.
Un uomo ridotto in fin di vita, è stato picchiato brutalmente, viene ritrovato in Pizzofalcone in uno dei cantieri della Metropolitanam e del caso se ne occupano i Bastardi di Pizzofalcone. Scoprono che si tratta di un cittadino americano alloggiato in un grande albergo di Sorrento con sorella e madre, una ex diva del cià
nema. I poliziotti indagano a Sorrento e parlando con familiari e antichi conoscenti risalgono a un soggiorno dell’attrice nella località di villeggiatura per girarvi
un film. E a una serie di fatti che si erano verificati allora si deve far risalire il pestaggio dei giorni nostri, questo appare sempre più evidente.
Confrontando un passato di cui si fa eco solo guardando vecchi film e ascoltando i superstiti di allora i poliziotti di Pizzofalcone, pur sempre alle prese con i
loro casi personali, riescono a far venire alla luce un segreto gelosamente celato per cinquant’anni, una storia d’amore e di sacrificio che sembra essa stessa
tratta da un film.
Una storia amara, ricca di nostalgia e di sentimenti, quella che porta i Bastardi a indagare in “trasferta”, a Sorrento: il pestaggio di un cittadino americsno fa
via via venire a galla una vicenda avvenuta circa cinquant’anni prima. L’uomo è stato trovati colpito selvaggiamente nell’androne di un palazzo della zona di
Pizzofalcone senza documenti. Viene portato all’ospedale in coma senza che nessuno sia riuscito a parlarci, ma i Bastardi riescono in breve tempo a identificare
Sl’uomo che era in vacanza in un vecchio albergo di Sorrento con la sorella e la madre, una ex grande diva di Hollywood, ora colpita dall’alzheimer e persa nei
ricordi belli e brutti del suo passato splendente.Pervasa da un’atmosfera che fa un po’malinconia rispetto al concitato ritmo dell’estate. E vengono così a scoprire una serie di fatti accaduti cinquant’anni prima quando la famosa Charlotte Wood, la diva del momento, era venuta a Sorrento per girare un film.
Ma l’indagine si rivela più complessa del previsto, ci sono legami con un’altra coordinata dal celebre Buffardi, il magistrato più noto di tutta Napoli, che sta
dando la caccia a una pericolosa banda di spacciatori e criminali,ma i nostri amici, come sempre aiutati dalla giudice Laura Piro, riescono a mantenere il caso.
Una storia che al di là dello spaccato più giallo rievoca i tempi che furono, destando nostalgie e sensazioni di un mondo forse più genuino di quel che può sem-
brare e nel contempo l’autore segue come sempre le varie storie personali dei singoli componenti il commissariato, stavolta visti forse più dal punto di vista
umano che non da quello professionale.
Souvenir è il titolo che Maurizio De Giovanni ha scelto per questa ennesima avventura degli uomini e delle donne del commissariato di Pizzofalcone. Souvenir
alla lettera vuol dire ricordo, può essere un qualcosa che è restato del tempo passato e che ci fa ricordare altri momenti o fatti avvenuti in tempo passato . E
questa storia di un amore impossibile tra una grande diva e un ragazzo del popolo, che aveva solo la sua bellezza, la sua simpatia, ha lasciato in chi l’ha vissuto
tanti rimpianti perché se avessero avuto più coraggio nelle loro scelte forse avrebbero avuto destini diversi.
Del resto De Giovanni è un esperto delle storie legate al passato, lo fa con l’altro suo protagonista, il commissario Ricciardi, che vive nella Napoli degli anni
trenta, lo fa ora in questa nuova indagine dei suoi eroi di oggi, i Bastardi, partendo dal principio che il presente si capisce meglio ” quando si conoscono le
cause che portano a tale presente” . E naturalmente in questo Souvenir detto ragionamento si applica alla perfezione in una continua dialettica tra passato
e presente.
La nostra storia inizia con il grande amore di Charlotte Wood, la diva del momento a Hollywood, mentre sta girando un film a Sorrento, per Mim’ ”
l’amore di una notte e il sacrificio di una vita” , l’uomo con cui ha giaciuto in una magica notte del 1962, e mai dimenticato. Sono passati ormai tantissimi
anni, ma Charlotte non ha più dimenticato quei momenti, e anche se vittima dell’Alzheimer, è ora tornata a Sorrento con i figli. Il figlio è voluto venirea tutti i costi a Sorrento perché vuole rintracciare il padre. Ma verrà ritrovato pesto e sanguinante nella zona di Pizzofalcone, di qui l’intervento degli uomini di quwl
§commissariato.
Ma anche per i nostri poliziotti esiste un passato, sia personale sia ” di grupopo” quando sono stati letteralmente “sbattuti” in questo di polizia diffamato per
il comportamento illegale di alcuni, ma anche loro sono stati man dati là praticamente per levarseli di torno. Ora invece hanno visto loro stessi che di come gruppo funzionano, hanno ripreso consapevolezza di essere dei ” poliziotti”, anzi dei “buoni”poliziotti, sì da potersi confrontare con chiunque. E così si battono
strenuamente per restare titolari dell’indagine nonostante che la direzione antimafia se ne voglia appropriare e nonostante le continue pressioni del consolato
americano.
Si tratterà di una indagine abbastanza sui generis, basata su una intuizione dell’ispettore Loiacono ” la verità va trovata nel passato”. Occorre quindi scavare
negli anni indietro, portando alla luce, bello o brutto che sia, e del resto un altro protagonista della storia dice che ” il passato ritorna sempre. E presenta il
conto”.
In questo romanzo Maurizio De Giovanni fa uscire i suoi protagonisti da Napoli,li sposta a Sorrento, che come tutte le località di villeggiatura vive, specie
nelle stagioni invernali di ricordi. Ricordi non solo dell’estate precedente, ma ricordi anche di un passato, magari lontano,che si percepisce sempre nell’aria,
e aumenta così la nostalgia dei tempi che furono.Nel nostro caso i favolosi anni sessanta, gli anni del grande cinema. E chissà che Charlotte in questo suo
ritorno a Sorrento si mostri più svampita di quel che effettivamente sia per gustare meglio i momenti di quella meravigliosa stagione vissuta anni prima.
L’autore paragona ottobre a un souvenir, intendendolo un mese ideale per i ricordi, magari anche di promesse non mantenute ma ottobre è un mese dolce,
che porta con naturalezza alla nostalgia di quel che è successo ma anche con la speranza che magari qualcosa può anche accadere. Quella dei mesi è una costante dei libri di De Giovanni, in Buio un maggio ingannevole, in Cuccioli l’aria frizzante della primavera, ora questo ottobre che potrebbe anche essere
,presi come siamo di ricordi e ritorni “traditore”.
Come sempre nelle storie di De Giovanni c’è sempre il confronto generazionale, con il confronto tra padri e figli, anche se è proprio Loiacono a osservare
che in caso di bisogni i figli si rivolgono ai padri, ci sono però dei figli come Aragona e Alex che hanno un cattivo ricordo dei loro padri e lo stesso Loiacono
vive con trepidazione il rapporto con la figlia.
De Giovanni costruisce storie seriali, i suoi personaggi le vivono di volta in volta a seconda del momento, ai lettori consiglieremmo di leggerli secondo
l’ordine di uscita, altrimenti si può avere l’impressione che la loro vita sia influenzata dai singoli casi di cui si occupano. In Souvenir al centro dei dubbi,
almeno quelli di Aragona e Pisanelli, è se sia meglio avere dei rimpianti piuttosto che dei ricordi.
Comunque , ripetiamo, se in questo libro la nostalgia e i sentimenti hanno un valore particolare. Resta pur sempre l’impressione di una società malvagia,
con una criminalità sempre più attiva. Ma si tocca anche il tema dei migranti, ma non solo con i problemi dell’oggi, ma anche con lo sguardo al passato,
quando umili e poveri si lasciava l’Italia e si andava oltre Oceano a cercare fortuna.
GIUSEPPE PREVITI