” DETECTIVE HANSCHICHI- misteri e indagini nell’antica Edo “- voll.2- DI OKAMOTO KIDO’- 0barra0 edizioni
9 Novembre 2013” ALPHABETUM- La confessione del saio nero ” DI MASSIMO PETROSELLI- NEWTON COMPTON EDITORI
15 Novembre 2013Giovanni Mariotti, nato a Pietrasanta ma da anni vivente a Milano dove collabora con il Corriere della sera, pubblicò Storia di Matilde una decina di anni fa per una piccola casa
editrice ormai scomparsa. Il romanzo, a cui nel frattempo sono state aggiunte nuove pagine con l’inserimento di altri personaggi, viene adesso riproposto da Adelphi in una nuova
versione.
Una nobildonna, la marchesa…, ha avuto una figlia da ragazza e subito la bambina è stata abbandonata in una chiesa di Lucca e poi affidata alle suore., che a loro volta l’affidarono
a una famiglia di contadini. Il capofamiglia Jacopo capisce subito che la piccola Matilde Sofiri non è figlia di contadini, ma resta talmente preso dal suo aspetto gentile e dalla
sua sorte disgraziata che l’amerà quasi più dei figli veri.MA la bambina non sarà destinata neppure a rimanere con lui, gli sarà sottratta con un inganno.
Se questa è la storia base della vicenda il racconto si svolge in un arco di cinque generazioni della stessa famiglia con una vasta serie di personaggi alle prese con la miseria più
nera, ma c’è anche una vìsione del mondo più raffinata, con una visone diversa e più aperta del mondo e di quello che ci riserverà nei scoli successivi.
” Storia di Matilde ” è un romanzo molto denso, una summa di tanti avvenimenti capitati nel territorio della Lucchesia in un arco che va dal 1850 ai tempi nostri. E
ovviamente ci si occuperà di tanti personaggi, grandi e piccoli, nobili e poveri, ma che rappresentano quella che è stata la vita quotidiana di tante generazioni. E
questo porta ad aprire una serie di romanzi nel romanzo, con tante storie piccole e grandi, e anche con una compenetrazione totale nel paesaggio e tutto quello
che lo forma, pianure, colline,montagne, ville, case, chiese.
Quello che colpisce il lettore sono le tante figurine che animano la storia, gli aristocratici, i piccoli borghesi, le botteghe e i negozi, le ville delle nobildonne prota-
goniste delle varie vicende. Mariotti ci racconta una storia assai romantica, che deriva poi dalla grande tradizione letteraria dell’Ottocento, con la storia di
questa bambina prima abbandonata dalla vera madre e quindi adottata da una famiglia di contadini, poi invece “recuperata” dalla nobildonna che l’aveva generata.
Ma prima di questo approccio al….melodramma l’autore fa in tempo a rappresentarci l’Italia dei più poveri e dei più umili, con la vita stentata nelle case dei
contadini, il cibo “unico” e che era sempre una manna di Dio, la vita degli emigrati, i lavori stagionali.
Quel che colpisce approfondendo la lettura è che il vero protagonista finisce per essere lo scorrere del tempo, più che i singoli personaggi è la scansione degli anni che
la fa da padrona. E che il tempo sia importante lo si vede dai molti orologi che lo segnano, lo marcano, anche se poi ci si chiede se questa è una certezza, ovvero chi
controlla queste misure ? Diciamo che nello scorrere della vita. delle generazioni c’è poi il senso del tempo che scorre anch’esso, il resto è mera convenzione.
Ma altri elementi caratterizzano la narrazione, la luce ora forte e abbagliante, ora che sfuma in una sorta di nebbia, i suoni che rendono percettibile la vita che è
nell’universo.
In conclusione un bel romanzo, fatto di tante parole che risvegliano tante sensazioni, tanti fatti, tanti personaggi, ora belli ora brutti, tipico di certi zibaldoni del dicianno-
vesimo secolo, ma anche un ponte verso i giorni nostri.
GIUSEPPE PREVITI