“GIUDICI” DI ANDREA CAMILLERI GIANCARLO DE CATALDO CARLO LUCARELLI-EINAUDI STILE LIBERO
10 Settembre 2012“CONOSCI PARIGI?”DI RAYMOND QUENEAU-BARBES EDITORE
11 Settembre 2012In Terroristi confluiscono motivi diversi dall’avventura alla denuncia sociale, dall’inquietitudine morale ad una certa satira dei potenti.Protagonista è l’ispettore della omicidi di Stoccolma Martin Beck, giunto ormai all’apice della sua carriera. In questo romanzo deve affrontare tre casi contemporaneamente. L’omicidio di un imprenditore del vizio e anche regista pornografico,una strana rapina di cui viene frettolosamente incolpata una ragazza madre, e poi la vicenda principale,lo sventare il progettato rapimento da parte di terroristi di un senatore americano in visita.
Come in tutti i gialli di questa serie se il protagonista principale è l’ispettore Beck non manca mai un co-protagonista,in questo caso un altro poliziotto ,Gunvald Larsson,alle prese con un killer e con l’attentato da sventare.
E la loro sarà una corsa contro il tempo,ostacolata anche dalla miopia dei tanti burocrati che stanno ai posti di comando.
Maj Sjowall e Per Wahloo scrissero “dieci romanzi su un crimine”volendo mostrare come si svolgono le indagini in un mondo dominato dall’ingiustizia e anche i poliziotti,pur se riescono a risolvere il caso,non sfuggono al generale clima di fallimento morale che li circonda.
Il giallo scandinavo che negli anni avrà una grande esplosione prima con Henning Mankell e poi con Stieg Larsson nasce dalle penne di due giornalisti,svedesi,di estrazione marxista ,appunto il duo Sjowall/Wahloo,che scelsero,antesignani in questo,il giallo per esercitare la loro critica alla società in cui vivevano, e se prima i loro saggi o articoli erano ben poco letti,con i gialli raggiunsero un enorme successo.Tra il 1965 e il 1975 i due,marito e moglie nella vita,pubblicarono la celebre serie dedicata all’ispettore Beck,arrivando a vendere oltre dieci milioni di copie.
Wahloo morì nel 1975,a 49 anni,stavano terminando la stupenda serie.Si erano incontati quattordici anni prima,giornalisti militanti,precedenti avventure sentimentali, dimostrarono subito una grande propensione per la letteratura gialla,furono definiti gli Scerbanenco della Svezia.
In Italia sono stati ripubblicati da Sellerio e appunto Terroristi chiude la serie.Fu il decimo lavoro scritto dai due,ma in verità fu la Sjowall a terminarlo,Wahloo era morto nel frattempo,lei lo portò a termine e scelse Marx come l’ultima parola di quella lunga saga.
Nel romanzo che anticipa temi come l’assassino del premier svedese Palme si parla di terrorismo ma non nel senso che si è dato al termine nei decenni successivi,evocava altri tipi di pericolo.Ma quel che conta è che in questo,come in tutti i testi della coppia,il male non appare come un corpo estraneo alla società, anzi a quella società svedese che molti portavano ad esempio.Loro volevano fare vedere,descrivendo fatti e impressioni dei tempi in cui vivevano,che la società svedese tendeva sempre più a destra,dal socialismo si stava passando al capitalismo, e la criminalità veniva narrata facendola apparire come un riflesso di questo mondo che stava cambiando.
Un giallo impegnato che appunto origina da questa coppia di autori e che poi troverà sviluppi ma anche tante imitazioni nei decenni successivi.Ma quel che conta è il clima morale che i due scrittori ci lasciano e indicative sono le frasi finali del romanzo,quando un amico deluso si rivolge a Beck dicendogli:”Il tuo problema,Martin,è che fai il lavoro sbagliato.Nel momento sbagliato.Dalla parte sbagliata del mondo.Nel sistema sbagliato”. La pronuncia a conclusione del romanzo il collega Kollberg che si è ritirato disgustato dalla polizia e suona un pò come un’epigrafe a tutta la serie.
Parole di quasi quaranta anni fa,ma certo non stonano neppure oggi.
GIUSEPPE PREVITI