” THE AMERICAN HUSTLE ” DI DAVID O.RUSSELL
5 Gennaio 2014” IL CAPITALE UMANO” di PAOLO VIRZI’
17 Gennaio 2014Cast: Forest Whitaker, Oprah Winfrey, Mariah Carey, John Cusak, Jane Fonda, Cuba Gooding jr., Terrence Howard, Lenn Kravitz, James Marsden, David Oyelowo, Alex
Pettyfer, Alan Ryckman, Vanessa Redgrave, Liev Schriber, Minka Kelly, Robin Williams, Jesse Williams, Melissa Leo, Nelsan Ellis.
Conosciamo Cecil Gaines da bambino nella Georgia degli anni Venti quando suo padre viene ucciso barbaramente dal padrone della tenuta. Lui viene accolto nella casa dei
bianchi, viene educato e gli viene insegnato il mestiere del maggiordomo. Arriverà a Washington , sposa Gloria, ha due figli maschi, diverrà maggiordomo e verrà assunto alla
Casa Bianca. Lui si sente appagato e felice, è orgoglioso del posto che occupa, vive in un mondo a se stante, soddisfando le richieste dei vari presidenti. Ma questo lo distacca
dal mondo esterno ma anche dalla sua famiglia. E intanto il mondo si muove, cambia, le minoranze reclamano i loro diritti, il figlio primogenito decide di lottare per i diritti
della sua gente, seguendo Martin Luther KIng e Malcom X, partecipando a manifestazioni ora pacifiche, ora violente, finendo spesso in prigione. Ma il padre non capisce il
figlio e lo rinnega. La sua vita prosegue a fianco degli inquilini della Casa Bianca, gli anni passano così come leggi e propositi, ma alla fine anche Cecil comoprende che ci
sono dei diritti da salvaguardare e scenderà in campo a fianco del figlio che ritroveremo al Congresso.
Questo film è girato dal punto di vista dei neri d’America, sono loro che parlano e agiscono, i personaggi bianchi sono degli interlocutori. La pellic0la segue la lunga vita di
Cecil Gaines che inizia nei campi di cotone della Georgia segregazionista per al primo presidente nero degli Stati Uniti, Barack Obama. E ovviamente ripercorrendo questa
vita si incrociano pubblico e privato e si fa anche la storia d’America. Passato e presente, padre e figlio, maggiordomo e presidenti tutto si incrocia e si percorre in questa
storia, che è poi una storia vera, quella di Eugen Allen che fu per trentaquattro anni maggiordomo alla Casa Bianca e come tale viene intervistato dalla stampa.
Il film segue questa traccia ripercorrendo i tratti salienti della storia americana alternando la visione della famiglia di Cecil e dei loro amici con quella pubblica e degli
inquilini della Casa Bianca e del popolo americano. Naturalmente si rivivono i grandi passaggi della storia degli Stati UNiti, dal sit-in di Greensboro alla lotta per l’inte
grazione, dal Ku Ku Klan al Freedom Bus, dagli attentati a Kennedy e King sino alla guerra in Viet Nam, dallo scandalo Watergate ai dubbi di Reagan sino all’approdo a
Obama. Ma trascorre anche la vita di questa famiglia, con Cecil che perde il padre nei campi di cotone in Georgia, con Cecil che si sposa, con Cecil che perde un figlio in
Viet Nam e per lunghi anni anche l’altro che entra e esce di galera battendosi per i diritti dei suoi confratelli neri.
Il film sembra riflettere il clima di un Paese perennemente alle prese con un conflitto interno tra assicurare libertà e parità di diritti a tutti e la violenza ceca di chi si oppone
ricorrendo alla forza. E lo fa seguendo la vita di questo “negro di casa” in guanti bianchi, il che gli permette di presentare il quadro composito di tanti presidenti, praticamente
eccetto Ford e Carter li vediamo tutti di..persona da Eisonhewer a Kennedy, da Jonshon a Nixon a Reagan.E le reazioni del nostro protagonista saranno via via sempre più
diverse, un buon rapporto con i “buoni” o “aperti” (Kennedy ma anche Johnson) e sempre più difficile sino all’uscita sdegnata con i ” cattivi” (Nixon, Reagan).
Una ricostruzione di cinquant’anni e passa di vita americana, poche concessioni alla retorica, forte la denuncia dell’intolleranza razziale e forte la presa di posizione contro
chi pur potendo non ha fatto niente. Cecil impiegherà una vita a capire tutto questo, il suo è il ritratto di un uomo che ha fatto il suo lavoro con dedizione, non tenendo
mai conto del colore della pelle, forse non si arriva a cogliere il senso del potere e di come è dispiegato, ma certamente il film fotografa alla perfezione il rapporto tra bianchi
e neri. E potente e commovente risulterà la figura di questo maggiordomo, all’inizio deprecabile perché refrattario a quel che avviene fuori di casa sua, e per questo perderà
quasi un figlio che finirà tra le Pantere Nere, ma poi anche lui evolverà il suo pensiero a contatto con i vari presidenti. E qui abbiamo tanti cammei che ci presentano Eisenho-
ver come un bravo vecchietto, Kennedy come un bravo ragazzo, Johnson come un uomo assai volgare, Nixon un imbroglione, Reagan una delusi0ne…
Al successo contribuisce la grande interpretazione di un Forest Whitaker assai umano e educato, sempre misurato, ma anche della moglie, una colorata e travolgente
Oprah Winfrey che però è anche assai credibile nei momenti di disperazione.
La storia di un uomo, di una famiglia, di un Paese in questo ottimo film di Lee Daniels.