” CARNEVALE IN GIALLO” – AA.VV. – SELLERIO EDITORE
7 Marzo 2014” LA VERA NASCITA DI MAIGRET” DI FRANCIS LACASSIN -MEDUSA
10 Marzo 2014Cast: George Clooney Matt Damon Bill Murray John Goodan Jean Dujardin Bob Balaban Cate Blanchett Hugh Bonneville Lee Asquith-Coe Diamand Murthag
Sam Hazeldine Alan Bond Xavier Laurent Andrew Byron
L’assunto di questo film è assai nobile anche se non è facile rispondere: è cosa migliore salvare le grandi testimonianze della cultura e della storia dell’uomo o
la vita dell’uomo ? George Clooney affida la risposta ad un film, Monuments men, in cui deve avere creduto molto tanto da esserne regista, interprete, cosceneg-
giatore e coproduttore.
La storia è ambientata negli anni finali della seconda guerra mondiale e si ispira a un saggio dalla stesso titolo, scritto da Robert M.Edsel e Bret Witter,che racconta
le vicende di un gruppo scelto che formava i Monuments, Fine Arts and Archives (MFAA), specialisti che furono assegnati all’esercito americano in Europa con il com-
pito principalmente di recuperare le opere trafugate dai nazisti. E così vediamo un gruppetto di distinti signori con elmetto e in divisa che si battono o per prevenire
le razzie dei tedeschi ormai in fuga o recuperare quanto portato via.
Sono tempi tragici, ma i nostri eroi con molta baldanza e un pizzico di incoscienza si danno molto da fare , incuranti del pericolo. Sbarcano in Normandia , i Monuments
Man erano 350, non erano ben visti dai comandi, erano considerati un po’ folli, con tutto quello che c’era da fare per molti comandanti operativi erano considerati
più un intralcio che altro. Durante l’avanzata delle truppe alleate si sa che in Francia operarono una decina di loro, e i sei eroi del nostro film corrispondono tutti a
personaggi veri, anche se sono stati cambiati i nomi.
Nella finzione cinematografica abbondano i riferimenti a statue ed opere altamente prestigiose, qui si ricorre al plexiga, alla stampa digitale, ad altre diavolerie architet-
tponihe, importante è dare una idea di quella che era la loro missione, che mirava al recupero delle opera trafugate dai nazisti, vedi “La Madonna di Bruges” di Michelangelo,
il “Polittico di Gand” di van Eyckj, il ” Parc Monceau” di Monet e tanti altri tesori. Il clou sarà nell’arrivo alla miniera di Altaussee in Austria dove era stato nascosta la
maggior parte del patrimonio razziato, e anzi non manca neppure una corsa a perdifiato per arrivare primi all’ambito traguardo del….salvatore davanti agli….alleati
russi. E a proposito della Miniera secondo il libro questi tesori dovevano andare allo Stato mentre nella realtà sembra che Hitler avesse dato ordine di far saltare l’intera
miniera.
Un altro riferimento alla realtà di quei giorni è dato dal personaggio interpretato da una Cate Blanchett in versione casta e rigorosamente pudica, occhiali, tacchi bassi
e vestiti assai seriosi: raffigura una stella della resistenza francese, Rose Wailland, che lavorava al museo dove i tedeschi depositavano i tesori che via via requisivano.
Lei annotò tutte le provenienze e le destinazioni, cosicché alla fine della guerra fu assai facilitato il recupero.
L’impostazione del film è a mezza strada tra il film di guerra, d’avventura, di spionaggio e il film di pensiero su cosa possa ottenere un piccolo manipoli di uomini
votati al sacrificio, anche personale, pur di salvare le radici culturali dell’umanità.
Non manca una certa faciloneria nell’approccio alla realtà, i tedeschi tutti cattivi, i partigiani sempre con il basco, l’americano che si meraviglia che le case degli ebrei
a Parigi sono tutte vuote, i Monuments che restano stupiti nel trovare secchi pieni di denti d’oro.
Insomma un cinema al servizio di una grande idea, quella di Frank Stock( nel film lo stesso Clooney)di salvare in Europa i grandi tesori della cultura fatti sparire dai
nazisti, quindi un film ben condotto, serrato e intenso nello sviluppo, forse doveva essere meno superficiale e meno scontato.
Un ottimo gruppo di attori, la maggior parte….stagionati ma a loro agio anche in divisa e nelle parti di azione, questo significa la professionalità!, fanno da supporto
a una pellicola che se non altro ha il merito di far conoscere un aspetto abbastanza trascurato della Seconda Guerra Mondiale.