“PICCOLE BUGIE TRA AMICI” DI GUILLAUME CANET
14 Aprile 2012“THE AVENGERS” DI JOSS WHEDON
8 Maggio 2012Cast:Woody Allen Alec Baldwyn Roberto Benigni Penélope Cruz Judy Davis Jesse Eisnberg Greta Gerwig Ellen Page Fabio Armiliato Alessandro Tiberi Alessandra Mastronardi Antonio Albanese Riccardo Scamarcio Ornella Muti
Quando si vuole o si “deve”giudicare un film ultimamente abbiamo notato che non lo si fa parlando del film in sé ma partendo da una propria idea o storica o sociale o legata al passato o semplicemente… preconcetta. E si badi bene non è solo quando la pellicola tocca argomenti ancora scottanti vedi Romanzo di una strage, Diaz ma anche quando si toccano miti della letteratura come Sherlock Holmes o la stessa Biancaneve.
Bisognerebbe entrare in sala con la mente sgombra e non cercare il “nostro film ideale”ma assistere a un qualcosa confezionato da un regista che ci offre la sua idea,accettabile o meno
che sia, e appurato questo occorre giudicare sulla qualità del “suo”film….
Woody Allen dopo New York,Barcellona,Londra,Parigi approda a Roma con To Tome with love,e lo fa in maniera gioiosa, dolce, quasi realizzando un acquerello di antichi sapori.Non è la Roma di oggi, becera, sporca,violenta,pataccara, per lui l’emblema è quel pizzardone che fa roteare le braccia dirigendo il traffico al ritmo di Volare.E in questa Roma baciata dal sole
nulla è impossibile,persino un modesto impresario di pompe funebri a cui l’acqua della doccia fa un singolare effetto, lo trasforma in un Pavarotti, può andare a cantare…sotto la doccia nei grandi teatri.E in questa Roma solare,piena di luci,colori,fiori,piante tutti si agitano, cantando,girando,”vivendo”in parole povere.
Un assunto del genere o lo si accetta o lo si respinge in blocco, Woody Allen per carità non dice che tutto va bene, ci sono pene d’amore, ci sono i soliti “furbetti”, ci sono i delinquenti,i
ladri , ma fanno parte della vita,di questa Roma caciarona che però ai nostri amici americani in visita appare bella, unica nelle sue virtù e nei suoi difetti, al massimo ci si ride sopra,ecco in questo si può ridere tanto e non è poco.
La Roma dei Gassmann e dei Capannelle e dei Totò più che quella graffiante e cattiva dei Sordi, la Roma di Petrolini, di Gigi Magni Nino Manfredi,dello stesso Sordi Marchese del Grillo.
Una Roma molto teatrale dove ci si muove in maniera bifronte, come equivoci e bifronti sono i comportamenti.Basti prendere i due sposini(Alessandro Tiberi e Alessandra Mastronardi):
quest’atmosfera di Roma li fa ad anni di distanza simili ad . un’altra coppia di sposini,quella dello Sceicco bianco di Fellini .Anzi visto che i tempi sono cambiati e la moralità è quella che è
lui finisce nelle braccia di una procace escort, una grandissima Penélope Cruz che ne traccia un ritratto riscattandola da ogni volgarità, mentre la timorata e finta ingenua sposina,la bella e brava Alessandra Mastronardi,finisce tra le braccia prima del vanesio attore intrepretato dal sapido Antonio Albanese e poi di un malavitoso da…alberghi, il bel tenebroso Riccardo Scamarcio.
A rappresentare la coscienza critica ma anche la nostalgia di questi americani che da giovani vengono in Italia a studiare e a fare qualcos’altro,e ne serbano un ricordo lieto che quando ritornano da anziani sperano di riviverlo.Ecco un celebre architetto(Alec Baldwin) giunto in questa sorta di pellegrinaggio del passato giungere a Roma e cercare la strada dove a suo tempo abitava.Incontra un giovane architetto(Jesse Eisenbrg) che gli ricorda se stesso,e allora gli si accompagna dondolando un pò goffamente al ritmo di “Arriverderci Roma” e ricordando quando faceva l’amore in macchina ammonisce il ragazzo a non ripetere gli stessi suoi errori di gioventù. Ma i suoi rimpianti,tipici dell’età di mezzo, non fanno breccia sul giovanotto pronto a cadere tra le braccia della furba attricetta di passaggio(Ellen Page).
E c’è anche un singolare personaggio,il signor Pisanello( Roberto Benigni), il signor nessuno, “il signor coglione qualsiasi”,che per qualche giorno diviene inspiegabilmente un idolo per stampa e televisione, altrettanto inspiegabilmente poi torna a essere un Pisanello qualsiasi, prima si interessano tutti se si è fatto la barba, se ha fatto e con cosa colazione,poi ritorno nell’anonimato.Ma la sintesi è che siamo tutti uguali,ricchi e famosi,poveri e sconosciuti, ma occorre cogliere al volo l’occasione che si presenta,e comunque è meglio essere ricchi e famosi.
Lo stesso Woody Allen nei panni di un regista operistico in pensione venuto a Roma con la moglie ( Judy Davis)si esibisce in una serie di battute fulminanti con la moglie strizzacervelli.
Il film sicuramente lascia dei segni,basterebbe quella faccia anonima sempre uguale di Benigni sia quando fa il perfetto travet sia quando diventa celebre,nessuna differenza!
Personaggi-limite direte, visioni di personaggi aggiungerei, ma che in questo acquarello un po’demodée hanno un loro ruolo.Grazie a Woody Allen riscopriamo una Roma che probabilmente non c’è più ma che forse è l’unica che meriti di essere ricordata.
GIUSEPPE PREVITI