“LA SPARIZIONE”DI ANDREA FAZIOLI-GUANDA
16 Ottobre 2010“LE REGOLE DELL’ANAGRAMMA” DI DARIO FALLETI- HOBBY & WORK
16 Novembre 2010Carlo A:Martigli, toscano, autore di vari libri e saggi oltre che consulente editoriale e editor, con “999 L’ultimo custode”(2009) raggiunge l’invidiabile primato di 100.000 copie vendute, un vero e proprio record, conseguito con un
libro storico che parlava di Pico della Mirandola. Ora Martigli è tornato in libreria con “Toscana misteriosa” una sorta di guida della Toscana dell’occulto. Ufo, misteri scientifici, fantasmi, luoghi in odor di magia ma anche posti dove sono avvenuti efferati delitti. Una Toscana inedita, quindi, tutta da scoprire, non quella patinata e solatia di tante guide, ma la
visione di un mondo oscuto tutto da ricordare.
“Toscana misteriosa”è un mix tra viaggi e mistero, fa parte di una collana ideata dallo stesso Martigli che vuole raccogliere,regione per regione, la storia dei luoghi del mistero che abbondano in tutta Italia, scoprendone radici
e leggende, in modo da suggerirne la visita.Altra idea interessante vè stata quella di affidarsi a scrittori che conoscessero la propria terra e ne potessero illustrare anche gli aspetti meno noti. E Martigli da buon toscano si è riservato la propria regione.Il suo libro, come quelli già usciti(su Liguria ed Emilia-Romagna),e naturalmente i prossimi, con l’ambizione di stimolare i visitatori ad un approccio diverso dalle bellezze storiche e monumentali normalmente conosciute. Mistero,occulto, amore per le storie insolite, spirito di avventura, del resto sono requisiti ben presenti di questi tempi.
Martigli ha quindi abbandonato i romanzi thriller e fantasy per addentrarsi negli antiche misteri della sua terra.Con una scrittura ora ironica ora intrigante ci fa da guida nei luoghi del mistero.Ma per farci riprendere anche dalle forte emozioni ci consiglia anche ristoranti dove trovare buon cibo e locande dove poter passare la notte. Una guida che ci conduce in 52 mete dell’occulto dove primeggiano misteri e orrori. Ad esempio l’autore ci fa percorrere il famoso quadrilatero della morte
“Baccaiano-Scandicci-San Casciano-Signa”dove colpirono i diabolici “compagni di merende”.
Non visiteremo i luoghi più rinomati di Firenze,ma il misconosciuto museo anatomico fiorentino che conserva le mirabolanti “pietrificazioni”di corpi umani, eseguiti da quel Girolamo Segato, una sorta di scienziato-stregone. A Pontas-
sieve possiamo trovare un basilisco che incanta con lo sguardo, mentre sulle colline intorno a Bagno a Ripoli abbeveran-
dosi alla fonte della Fata Morgana si può ottenere l’eterna giovinezza.Ma Martigli è anche dissacrante, e così Pinocchio
o meglio Villa Garzoni a Collodi, sono visti come un simbolo massonico.Del resto l’autore si prefigge lo scopo di andare oltre l’immagine stereotipata della sua regione, quella che lui descrive ne mette a nudo la parte pià oscura che tutti tendono a dimenticare.In Maremma a Magliano, dietro la Chiesa della SS.Annunziata esiste l’olivo più vecchio d’Italia, è qui che le streghe consumano i propri riti. A Chiusdino non cè solo il mulino delle Pile, ovvero il celebre Mulino Bianco di una nota pubblicità, ma anche delle paludi che inghiottirono decine di donne condannate dalla Chiesa perchè ritenute streghe. Appunto streghe,fattucchiere, diavoli, uomini corrotti, soldati avidi, amori proibiti ecco il sostrato di un racconto
che scivole di località in località.Ma Martigli ci dice anche che in Toscana non esistono misteri leggendari, piuttosto i misteri sono legati a personaggi realmente esistiti e a fatti storicamente avvenuti. Misteri che possono anche far paura ma lui stempera tutto non rinunciando mai a un filo d’ironia.Prendiamo il caso del fantasma della stazione di Livorno:
si dice fosse un donnone che quando suo figlio partì negli anni’40 per la guerra gli gridò dal marciapiede mentre il
treno lasciava la stazione” Bimbo quando vai alla guerra buttati bocconi, che le medaglie te le compra la mamma….”.
La leggenda vuole che la donna stesse tuttom il giorno in stazione in attesa di un treno che le riportasse il ragazzo….
GIUSEPPE PREVITI