“IL VOLTO OSCURO DELLA PERFEZIONE”DI ROBERTA LEPRI-AVAGLIANO
3 Ottobre 2011“FANTASMI & CO”-Le altre storie di Orme Gialle 2011-DEL BUCCHIA EDITORE
9 Ottobre 2011Roberto Costantini,nato in Libia come il protagonista del suo romanzo “Tu sei il male“, ma ormai da anni residente a Roma, quasi 6o anni,ingegnere,dirigente,docente universitario, con pubblicazioni di saggistica e manualistica.Ebbene questo signore “esplode”letteralmente al suo esordio letterario.
Il suo libro inizia nell’anno 1982, è l’11 luglio,l’Italia sta per affrontare a Madrid la Germania nella finale,poi per noi vittoriosa,della Coppa del Mondo.Proprio in quelle ore scompare Elisa Sordi,18nne,impegata volontaria di una società del Vaticano.Si occupa dell’inchiesta un giovane commissario,Michele Balisteri,un tipo dal passato burrascoso,che prende sotto gamba l’indagine finchè non verrà ritrovato il corpo della ragazza,orrendamente seviziata,lungo le rive del Tevere.E il delitto rimarrà,nonostante una lunga serie di sospetti,insoluto.
Saltiamo poi al 6 luglio del 2006,ancora una finale mondiale,anche questa vittoriosa,contro la Francia a Berlino.Ma ancora una morta,è la madre di Elisa che si suicida buttandosi dal balcone.
Ritroviamo il commissario,ha fatto carriera,ma è un uomominato da tani rimorsi,preda di crisi depressive.Questo nuovo episodio gli fa riaprire l’inchiesta su quantoavvenne ventiquattro anni prima e la situazione si rivila ancora più pesante di quella del passato,con innumerevoli morti.E sarà duro arrivare alla verità tra tante menzogne e tanti paladini del male…
Protagonista di questo romanzo è il commissario Michele Balistreri,personaggio scomodo,non certo simpatico,cresciuto in Libia e poi trasferitosi a Roma.Balistrei ha trascorso la sua infanzia in Libia dove vorrebbe tornare a caccia di leoni.Ha avuto grossi problemi di coesistenza con il padre,è affascinato dal primo Mussolini,quello socialisteggiante, è dichiaratanente di destra(era un acceso militante prima di staccarsene prima del sopravvento delle ali estremiste,non ha foducia in questo Stato pur se molto attaccato a parole come “onore” e “Patria”:Grande lettore di Omero e Nietzsche,ama la guisa sportiva,gira in duetto.Grande appassionato di calcio,proprio per non mancare alla finale del 1982 commetterà una grossa leggerezza professionale legata all’assassinio della povera Elisa che lavorava in un lussuoso residence
alle dipendenze del Vaticano,assai frequentato da aristocratici e alti prelati. Del commissario resta l’immagine della sua svogliatezza,della sua arroganza che faranno fallire l’indagine.Ritroviamo il Balistreri ventiquattro anni dopo,è diventato un buon poliziotto,ma è tormentato da incubi personali che lo costringono a imbottirsi di medicine.Ora dirige un ufficio speciale,un lavoro più che altro burocratico ma non meno impegnativo, non dirige più un quasi..esclusivo commissariato della Roma bene.Invece ha a che fare con la Roma dei poveracci,dei campi nomadi,dei rumeni e degli zingari.E quando si registra un nuovo delitto viene subito attribuito a loro.Ma il commissario non ci sta e riaprirà anche il caso che lo aveva visto protagonista in passato.Non è più il giovane sbruffone di allora,vdste come un barbone,fa astinenza in tutti i sensi dalle donne al cibo al fumo,lui che vagheggiava di cambiare il mondo sembra invece cambiato lui.Indicativa la sua risposta a chi gli chiede “Cosa ha fatto in questi anni dottor Balistreri?”,risponde “Ho preso pillole per dormire”, un Balisteri quindi disilluso,malinconico,troppo porato all’autocommiserazione.
E comunque l’inchiesta andrà avanti,a ritmo incalzante da tragedia,ancora molto sangue deve scorrere,tra politici cinici e corrotti,cardinali omertosi,affaristi,assassini crudeli.La città di Roma è preda della corruzione, sconvolta per di più dalla difficile integrazione degli extracomunitari e in questo guazzabuglio si muove il nostro commissario alle prese non solo con una serie di delitti ma anche con un indesiderato ritorno al suo passato.
Certamente il personaggio di Balistreri con le sue vicende permette all’autore di affrontare venti anni della vita del nostro Paese e di fare la storia non solo del declino di un uomo ma anche della società in cui vive.Una serie di verità che si specchiano le une nelle altre,un clima malsano che neppure gli sforsi del commissario riescono a cambiare.
Il romanzo è ricco di richiami letterari, ma si sente echeggiare anche un noto motivo musicale,il celeberrimo My way di Frank Sinatra, quasi a dimostare come il commissario cechi la sua strada. Il libro è ricco di molti personaggi,condivide varie tipologie di criminali,anche se poi l’autore sembra volerci dire che nessuno è totalmente buono o totalmente cattivo. Lo stesso Balistreri è bifronte, eroe invincibile all’inizio,poi sopraffatto dall’idea di scontare le colpe per gli errori che ha commesso.E’un uomo dai sani principi,che è partito da idee di destra.Invece il fratello Alberto,pacato,bravo,intelligente, è il titpico democristiano che parla sempre con molta circospezione, a differenza di Michele che invece dice ciò che le persone pensano ma solita,mente non dicon o.
Interessante è anche il riferimento a Roma,considerata bellissima ma difficile per abitarci,qui vivere di espedienti sembra la regola, non vi è confine netto tra lecito e illecito,e viene anche rimarcata la divisione tra i due poteri,quello di qua e quello di là dal Tevere. E viene anche sottolineata la difficoltà nel condurre indagini quando coinvolgono persone importanti.
Roberto Costantini esordisce in letteratura in età matura e molti vedono in questo ottimo romanzo la conferma che per scrivere bisogna aver vissuto.
Mai successo letterario fu più annunciato,circolavano già prima dell’uscita voci positive su questo esordio letterario, ed in breve tempo Tu sei il male si sta rivelando il giallo della stagione.Un romanzo appassionante ricco di imprevisti ma anche un eccellente scuola di caratteri.Potremmo aggiungere che definirlo un giallo è forse riduttivo, in questa opera il suo autore ci traccia il quadro storico di un lungo periodo della vita italiana.ammorbata da servizi deviati,poteri occulti,corruzione politica e amministrativa.
Interessante è anche la costruzione a più piani del personaggio del protagonista,lo conosciamo appena trentenne,donnaiolo impenitente.con trascorsi da estremista di destra e nei servizi segreti.Non è un mostro di simpatia,pur se conserva una grande fedeltà nell’amicizia e sa fare,pur senzaroppi scrupoli,il suo mestiere.Sente sulla sua coscienza quell’orrendo delitto del 1982,rimasto insoluto,ritiene di non aver fatto abbastanza per trovare il colpevole. Quando lo ritroviamo ventiquattro anni dopo è un poliziotto capace e rispettato,ritenuto scomoo perchè poco corruttibile.Quando scoppieranno nuovi delitti,vittime giovani donne,con inequivocabili richiami alla morte di Elisa,torture,sevizie e una lettera dell’alfabeto incisa sui loro corpi.Ma la Roma del 2005 ha ben altri problemi rispetto a quella del 1982, odio profondo verso immigrati e nomadi,fomentato anche da evidenti manovre per facilitare il cambio politico alla guida di Roma e certamente è facile in questo clima dare loro la colpa dei nuovi delitti.
E a corollario di tutto questo oscure trame riguardano i più alti vertici della polizia,delVaticano,e qualcuno ne vuole approfittare per destabilizzare il Paese.
Costantini tratta tutto quanto senza mai perdere di vista l’impianto perfetto del thriller,con la caccia al serial Killer ch continua a mietere vittime quasi in un cèlima di sfida a Balistreri.La storia è ricca di personaggi buoni e cattivi sapientemente orchestrata con mano sapeinete dall’autore.
Il libro è uscito per la Marsilio,la stessa casa editrice della triologia di Larsson,molti infatti vi hanno visto delle similitudini, anche Costantini ci darà una triologia,per adesso cassiamo questo successo,e ancora una conferma,si possono raccontare con la chiave del noir i mali del Paese.
GIUSEPPE PREVITI