” IL METODO DELLA FENICE ” di ANTONIO FUSCO- GIUNTI
27 Giugno 2016” SBIRRI E PADRETERNI” DI ENRICO BELLAVIA – LATERZA
16 Luglio 2016Due ingegnose ragazze-squillo girano la Toscana in un camper trasformato in alcova per la gioia dei loroclienti.Ma la loro vita cambia quando un cliente muore durante un amplesso. Lo riportano nella sua macchina tenendo per loro il cellulare del deceduto.
E proprio su questo cellulare si scatena tutta una vicenda che le ignare Brigitte e Simona provocano avendo
fatto sparire il telefonino che non riescono oltretutto a usare.
Sono in tanti a cercare questo cellulare, da una potente famiglia della camorra tenutaria dei soldi di varie
famiglie , i quali soldi erano annotati sull’apparecchio che funzionava da agenda, Improvvisamente il tenu-
tario dei conti, l’economo dei vari clan, era scomparso, e quindi ora gli viene data la caccia cercando di lo-
calizzarlo tramite i movimenti del cellulare.
Poi c’è la polizia, nelle sembianze del commissario Falteri della questura di Firenze, che al di là delle apparenze, goffo, mal vestito, disordinato, è un buon poliziotto e ha subodorato qualcosa di strano nel cada-
vere trovato nelle colline fiorentine nella sua macchina, e ora sta cercando di ricostruire cosa effettivamente
è successo, e tra lo scetticismo dei suoi superiori, cerca di rintracciare quel camper che era stato notato accan-
to all’auto del morto.
E poi ci sono Brigitte e Simona(e)un trans, questa strana coppia costituita da una puttana a da un trans, vivono
in un casolare nascosto tra i boschi, loro casa-rifugio. Sonp loro che hanno in mano questo telefonino apparentemente inutilizzabile, ma ormai hanno preso come un punto d’impegno il riportarlo in vita,ignare
però di cosa comporterà.
Un camper per il morto è opera prima dello scrittore- zoologo Marco Vannini. Un giallo sorprendente per la
sua trama che non concede un attimo di respiro al lettore per un susseguirsi continuo di eventi. Molti hanno
parlato di stile hard boiled, certamente la trama è quella di un racconto poliziesco, ricco di umori e sensazioni,
magari più alla toscana che all’…americana, visto che anziché negli States è ambientato tra Firenze e il Mugello.I tanti fatti e i tanti personaggi che si succedono lungo la lettura contribuiscono a conferire un ritmo
narrativo sempre vivo, con una scrittura molto essenziale.
Il libro è uscito nella collana blogging di Stampaeditore, dove si dà molto spazio ai libri dall’intreccio vivace
con Firenze e dintorni al centro dell’interesse, con personaggi molto veri, presi dalla vita di tutti i giorni.Marco
Vannini stempera le varie sequenze, anche le più forti, con una forte dose di ironia toscana, ma anche con la
abilità di presentare queste figure con molta partecipazione. Usa sempre un linguaggio molto preciso, curando
assai i dettagli e realizzando uno stile di scrittura assai particolare in un azzeccato miscuglio di dettagli, rifles-
sioni, caratteri, azioni.
Marco Vannini è uno zoologo di chiara fama internazionale, un grande divulgatore di professione e ha saputo
trasferire queste sue peculiarità in una attività di scrittore che agisce con la precisione del ricercatore. Ma
Vannini ha saputo anche essere abile nella confezione della trama gialla che deve rispondere a determinati ca-
noni e di questo l’autore ha saputo tenere giusto conto.
Protagonisti della storia un maturo commissario di polizia e una giovane francese, una prostituta dalle grandi
idee. Ma poi nel corso della storia incontriamo tanti personaggi, con una banda di sicari che seminano la morte
cercando il “famoso”telefonino. La storia parte da un incidente di percorso avvenuto nel camper-alcova ma poi
la storia assumerà toni concitatì e imprevedibili.
Ma Vannini usa la storia per tracciare caustici riferimenti a tante situazioni d’attualità,, dallo stato precario
delle forze di polizia, con superiori inadatti, direttive destinate più a far fumo che…arrosto, al mondo ambiguo
della prostituzione e dei suoi frequentatori, dal violento mondo della malavita che non ammette sgarri e reagisce con feroce violenza.
Spicca su tutti il personaggio di Bruno Falteri, un ottimo poliziotto mal considerato forse per il suo aspetto
trasandat0 e un po’…borderline. Ma ne viene messo in risalto l’aspetto umano, ad esempio è un grande esper-
to di musica, viene considerato uno che ha saputo ” resuscitare musiche che sembravano estinte “.
GIUSEPPE PREVITI