” SANGUE SULLA MEMORIA” (Una nuova indagine del barbiere Ciuffo)- di FRANCO BURCHIETTI- EFFIGI-12.05.25
12 Maggio 2025” L’ENIGMA DEL FANTE DI CUORI ” DI ALESSANDRA RUSPOLI-PATRIZIA DEBYCKE (ALIRIBELLI)- 27.06.2025
27 Maggio 2025Nel mentre la Colonia Eritrea si appresta ad andare al voto, siamo nell’anno 1960, il commissario Francesco Campani si trova a dover indagare sulla scomparsa di una giovane , figlia di un generale italiano e di una donna del posto, quindi…sbrigativamente definita
una meticcia, pur se laureata in Italia.
Non sarà una indagine facile, vecchi rancori e pregiudizi dovuti all’unione di razze diverse o al sentirsi chi troppo privilegiati e chi
troppo trascurati,e quindi per il giovane poliziotto e i suoi collaboratori non sarà facile risolvere l’enigma della scomparsa di Fiyori
Baraldi Con l’aiuto del fido ispettore Araya e della moglie Emmma, e degli altri colleghi della questura, piano piano si squarceranno i
veli attorno alla povera vittima e si risolverà il problema della sua uccisione.
Dopo il fortunato esordio nel mondo della letteratura gialla di LUCA ONGARO con UN’ALTRA STORIA e L’ENIGMA DI MACALLE’ eccolo di nuovo in libreria, protagonista il commissario della polizia coloniale Francesco Campani in una nuova storia dal titolo UNA BRUTTA STRADA PER IL
COMMISSARIO CAMPANI. Un racconto di pura fantasia, molto ben narrato, mescolando fantasia,realtà,storia, fantapolitica.
Raccontato con buon ritmo, non privo di ironia, mostrando esotismo, fantasia e buona conoscenza del poliziesco, il nostro commissario se può contare sull’aiuto e il sostegno dei suoi collaboratori, dovrà comunque affrontare pregiudizi e ostacoli vari tra protezioni politiche e pesanti dissidi tra….colonizzati e colonizzatori. Ma la conclamata bravura di questo commissario italiano, anche molto attaccato alla terra dove vive, non si fermerà alla più scontata delle soluzioni, cercando sempre di applicare la “giustizia”. E il romanzo si fa apprezzare anche perché affronta temi sociali importanti, quali il razzismo, la comunicazione. , gli usi e i costumi praticati nella realtà.
Ancora una volta l’autore ha preso ispirazione da luoghi dove lui ha vissuto e che gli hanno suggerito un racconto dove si parla di una società coloniale dove gli italiani hanno raggiunto una posizione di prestigio pur se,come è nella natura delle cose, ci saranno sempre i buoni e i cattivi, a cominciare appunto dai nostri connazionali.
Campani è nato in Eritrea, ma si sente a un tempo italiano e eritreo, i suoi amici sono per lo più coppie miste.Certamente esiste una Italia razzista e prevaricatrice, arroccata sui propri privilegi. Ma Ongaro vagheggia una Italia “ucronica” con gli Italiani che posseg-
gono ancora le loro colonie e che cercano di non farsi odiare dalla gente del posto. Ed ecco che in questa visione ben ci sta il commissario Francesco Campani.
Insomma una base del romanzo puramente di fantasia e buona parte inventata, ma certamente anche dai punti di vista della società che
quella è, è inutile specularci sopra.
Molte le cose da amputare allo stato sociale, per esempio la piaga dei matrimoni precoci con inevitabili danni fisici e psichici, la donna è considerata una bocca da sfamare o poco più, senza alcuna autonomia.Campani si fa apprezzare anche per il suo equilibrio psichico, di contro l’ispettore Araya è molto più schierato, anche se poi alla fine ognuno rispetta il proprio ruolo. E del resto in questa storia che vede i nostri protagonisti andare su e giù per strade abbastanza disgraziate(di cui alla…brutta strada del titolo),ecco che come ogni buon giallo comanda, Campani , la signora Emma e i bravi colleghi del marito risolveranno il caso.
Per gli amanti del gioco del calcio, Campani, tifoso della Fiorentina, forse qualche delusione la patirà, ma non tutto si puo’avere….
GIUSEPPE PREVITI