RISCOPRENDO VECCHI FILM:”PIETA’PER I GIUSTI’ (DETECTIVE STORY)- REGIA DI WILLIAM WYLER
2 Dicembre 2012” E SE VIVESSIMO TUTTI INSIEME?” – DI STEPHANE ROBELIN (2011)
5 Dicembre 2012Cast: Sergio Castellitto Claudia Gerini Marco Giallatini Francesca Neri Carola Crescentini Ilaria Occhini Eugenio Franceschini Eugenia Costantini Giacomo Nasta Lorenzo Zurzulo
In Una famiglia perfetta immaginate un Natale in cui una famiglia si riunisce per il cenone. Leone( Sergio Castellitto) è un uomo molto ricco che ha deciso di regalarsi un Natale perfetto
con una famiglia perfetta. Tutto v iene organizzato con estrema cura, dal menù della vigilia alla messa di mezzanotte, dai regali agli addobbi dell’albero, dalla maniera di vestire ai singoli
comportamenti. Tutto previsto, tutto meticolosamente determinato. Ma succede anche qualche imprevisto.Ad esempio non gli piace il figlio piccolo Daniele( Giacomo Nasta ) troppo
grassottello e con gli occhiali, lo “protesta”retrocedendolo al rango di “figlio adottivo” mentre come figlio vero arriva il biondo e saccente Angelo ( Lorenzo Zurzulo).
Onde evitare litigi o passi falsi tra i vari componenti della famiglia ha scritto anche su un copione vero e proprio tutte le parole che ognuno potrà dire. Va detto che ci troviamo di fronte a
una famiglia abbastanza numerosa, dal fratello di Leone, Fortunato (Marco Giallini) alla moglie di questi Sole (Carola Crescentini ), alla nonna Rosa ( Ilaria Occhini ). Ma anche il padrone di casa ha una sua famiglia, una moglie e due figli ( Claudia Gerini nella parte di Carmen, Eugenio Franceschini e Eugenia Costantini alias Pietro e Luna).
Per evitare ulteriori equivoci va detto che questa famiglia “ideale” in realtà è una compagnia di teatranti a cui questo singolare committente ha imposto di recitare una “famiglia perfetta”.
Leone è un uomo molto potente, assai facoltoso, può permettersi tutto ma la solitudine lo opprime e quindi decide di farsi un insolito regalo per Natale, una “famiglia”.
Unico elemento aggiunto al…copione è l’imprevisto arrivo di una ospite inattesa, Francesca Neri, che ha un po’ il ruolo di spettatrice e commentatrice esterna della vicenda.
“Una famiglia perfetta” è una commedia fondamentalmente amara in un gioco apparentemente giocoso che richiama i temi fondamentali dell’etica pirandelliana, verità e finzione, con un continuo alternarsi di situazioni dove il confine tra le stesse si rivela assai labile. Paolo Genovese insieme al fido Luca Miniero si portava dietro da tempo un’idea di fare un film sulla famiglia. L’dea base del film, idea che in verità funziona, è quella di fare interpretare a una compagnia di attori i diversi componenti di una famiglia perfetta. Ma tutto questo è la chiave
per raccontare vizi e virtù della famiglia, giocando sul contrasto tra verità e finzione. E il primo contrasto lo troviamo proprio nel gruppo degli attori: tra il capocomico e l moglie c’è aria di crisi, la prima attrice non lascia il gruppo perché innamorata di lui. Se questa è la verità, nella finzione scenica preparata dal padrone di casa Carmen ne diventa la moglie e apprezza le
attenzioni che il…neo-marito ha per lei, mentre gli altri diventano marito e moglie per finzione, ma la donna si immedesima anche troppo nel ruolo. Come si vede se non c’è pace neppure
nella finzione, figuriamoci nella realtà…questo sembra volerci dire questa commedia tanto intelligente quanto spassosa.
Genovese e Maniero ci regalano una commedia spiritosa, ben scritta, ben diretta, non priva di malinconia, tra una battuta e l’altra ti fa riflettere, il ridere non è mai fine a se stesso. Certamente al successo dell’idea contribuisce notevolmente un gruppo di attori veramente in stato di grazia.
Una tranche di vita che vorrebbe essere meravigliosa ma in realtà non lo è, uno sdoppiamento continuo delle varie posizioni, una presa di coscienza molto pirandelliana, finalmente una
commedia italiana né sguaiata né casereccia né volgare.
In tempi tanto tecnologici la realtà virtuale può arrivare a qualsiasi manifestazione, addirittura il “fabbricarsi” una famiglia, ma poi la vita non la puoi “chiudere” nelle righe di un copione e
così si sviluppa una trama ricca di colpi di scena, provocati un po’ da una certa voglia di uscire dal copione da parte di chi pur l’ha scritto, dall’altra dell’imprevisto arrivo di una ospite.
Si scopriranno molti altarini, non tutti commendevoli, la farsa andrà avanti, ma rimarrà l’ombra sulla durata e la consistenza degli amori, specie se dichiarati eterni….Meglio dire che
l’amore va finché funziona, poi le colpe vanno e vengono.
Quello in cui fallisce l’idea del padrone-demiurgo è nel non tenere conto che gli attori sono uomini(e donne) in carne ed ossa, con i loro problemi, le loro rivalità, i loro affetti, le loro
aspettative. “Parenti serpenti”diceva Monicelli, e non aveva torto, una moglie delusa, un marito cinico e un po’ farfallone, una..aspirante moglie, un giovanotto che aspetta la chiamata al Grande Fratello, due bambini prodigio, con uno che si trasferisce in elicottero e regala poesie di Brecht. Come dire, ancora una volta, che la realtà supera la fantasia….
Un film ricco di spunti divertenti, in un continuo andirivieni tra camere da letto e saloni, tra la piazza del paese e la chiesa, dove il nostro Leone non ci risparmierà un sermone…laico.
Ulteriore merito del film è quello di non eccedere mai nelle situazioni , le risate vengono spontanee perché il racconto è ricco di comicità e senso dell’humour. Determinante è comunque
l’apporto dei vari interpreti, con una recitazione attenta, severa di matrice teatrale. Si va dall’uomo in crisi tratteggiato da un eccellente Castellitto al cinico ma non troppo Marco Giallini.
E ancora le bravissime interpreti femminili, dalla Carmen “vera” e spontanea della sempre più brava Claudia Gerini alla sofferta Sole della Carola Crescentini, tutto sotto gli occhi dolci ma vigili della nonna terribile( Ilaria Occhini). Ma tutti sono molto bravi giovani compresi. Un cenno a parte alla perfetta versione della turista per caso affidata auna Francesca Neri che
passando di stupore in stupore fa un po’ da filo conduttore all’amena vicenda.
GIUSEPPE PREVITI