” VIA DEL RISCATTO” di MARIOLINA VENEZIA- EINAUDI 24.05.2O2O
24 Maggio 2020” DOVE CROLLANO I SOGNI” DI BRUNO MORCHIO- RIZZOLI 28.05.2020
28 Maggio 2020Sta arrivando la primavera e con sé porta come una coda dell’inverno e della stagione,per definizione,più oscura, ma è come se portasse certi fantasmi del passato. Il primo a
pagarne le conseguenze è l’ispettore Davide Pardo a cui una delle poche gioie della sua giornata, il gustare un bel caffè al mattino in santa pace, viene guastata dalla visita di un
suo ex-superiore , il vice-commissario Fusco che gli si presenta in condizioni abbastanza precarie per chiedergli un favore. Un detenuto che sta molto male gli ha fatto sapere che
vuole vederlo e lui deve ottenere un colloquio. Pardo come è nel suo carattere tergiversa, non vuole seccature, esita e così finisce che il detenuto muore. Fusco se la prende con lui
accusandolo di non aver fatto niente e lo offende pesantemente. Pardo si rivolge allora alla sua amica Sara Morozzi, la donna invisibile che legge le labbra altrui, ex-agente dei
Servizi. Sarà sta attraversando un periodo di serenità, è molto attaccata al nipotino Massimiliano e a Viola la compagna del figlio morto in un incidente e madre del piccolo.
Ma quando il poliziotto fa il nome di Lombardo questo le ricorda certi fatti e certi dubbi del passato, quando a capo della struttura c’era il suo compagno di vita,Massimiliano, per cui aveva lasciato famiglia e figlio.
Ed ecco che si deve compiere un’indagine a ritroso nel tempo, con Sara che si fa aiutare da Pardo e da Viola.Ma più che altro lei vuole andare avanti perché vuole scacciare ogni
possibilità di coinvolgimento del suo uomo.
In un viaggio che la riporta lontano nel tempo Sara affronta una delle inchieste più pesanti della sua esistenza, cioè andare a rovistare nel proprio passato,il che poi la porta a
riaprire una stagione in cui l’intero paese ebbe a soffrire, e con ancora oggi troppi segreti e misteri da risolvere.
Sara, la donna invisibile per la sua capacità di entrare inosservata nel mondo degli altri, creata da Maurizio De Giovanni , torna con una nuova indagine che la coinvolge
personalmente in Una lettera per Sara.
Questo romanzo ha la particolarità di essere dedicato a una ragazza di 17 anni, Graziella Campagna, uccisa in Sicilia nel 1985 dalla mafia. Unica sua colpa di aver visto qualcosa
che non doveva vedere. Una “morta in silenzio” a cui De Giovanni si è voluto riferire creando il personaggio di una studentessa universitaria che fa la commessa in una piccola
libreria antiquaria per avere un piccolo stipendio. Purtroppo un giorno capita in libreria qualcosa che lei non doveva vedere, e da quel giorno nessuno saprà più niente di lei.
Dopo questo prologo la storia inizia con la morte di un detenuto, un ex-cancelliere del tribunale, che aveva chiesto di parlare con un ex-poliziotto ma il colloquio non è mai
avvenuto perché lui è morto prima.Sara Morozzi, ex-analista in una unità speciale dei Servizi, ricorda sempre con infinito amore e grande nostalgia , Massimiliano l’uomo che
era stato il suo capo ma anche il suo grande amore e per cui aveva lasciato il figlio ancora piccolo.
Tra di loro una grande storia ma anche la certezza di conoscere tutto l’uno dell’altro. Ma in questa nuova storia succede qualcosa che sembra incrinare le certezze della donna.
Infatti l’ispettore Pardo chiede l’aiuto di Sara perché si sente in debito verso un ex-collega a cui doveva procurare quel colloquio in carcere ma lui non se ne era interessato e ora
vuole riparare. Sara quando sente fare il nome di Lombardi sente come un campanello d’allarme. Ricorda un vecchio episodio di un incontro tra il suo capo e questo Lombardi,
ma Massimiliano non gliene aveva mai parlato nonostante avessero condiviso i segreti più scottanti d’Italia, e di quest’uomo lei non trova neppure traccia nel vasto archivio che
Lui le aveva lasciato in dotazione pur chiedendole di distruggere tutto. E quindi una Sara fredda, implacabile e ben oltre quell’ingannevole apparenza da donna dimessa che soli-
tamente la caratterizza decide di tornare sul passato.De Giovanni ci da una nuova versione di Sara, è più umana, più normale, ma anche più che mai decisa a partecipare a una indagine che non dovrebbe avere niente a che fare con lei. E come la stagione è incerta, non è più inverno ma nemmeno primavera, così è il suo animo, capriccioso,incerto, altalenante. E ricorre allora a quella che è la sua nuova “squadra”, una squadra formato “famiglia”, appunto considerando lei questa come la sua nuova famiglia. Viola, la compagna del figlio scomparso e che le ha dato un nipote e l’ispettore Pardo, un tipo indolente e poco determinato, ma molto attaccato al figlioletto di Viola di cui si sente un po’
padre putativo. E ricorrendo anche a apporti degli ex-colleghi di Sara l’indagine prende corpo. Intanto fa diventare buoni “agenti” i suoi due collaboratori, insegna a Viola a come
passare inosservata e poi da anche un’anima e uno scopo a Pardo che le riconosce la vera essenza di chi fa il loro mestiere.
Si comincia quindi dalla morte di questo detenuto che aveva chiesto di parlare con un ex collega di Pardo forse per aiutarlo a far luce su un caso avvenuto tanti anni fa. Ma Sara
è rimasta turbata nel vedere la foto di quest’uomo perché è sicuramente la stessa persona che aveva visto parlare con il suo capo, ma scartabellando nei dossier dell’archivio personale di Massimiliano e neppure ricorrendo ai colleghi non trova alcuna pratica a nome del Lombardo. E così i tre “detectives” frugando nel passato, ricostruiscono la vita e
la storia di Lombardo e di Fusco e di chi ha avuto a che fare con loro. Spiccano anche nuovi personaggi, vedi un giovane che era nipote del Lombardo, un ladruncolo, un disadattato senza genitori, allevato in un istituto, perdutamente innamorato della sua istitutrice che ora è ricoverata per una grave malattia degenerativa e che lui vuole a tutti i
costi salvare procurandosi i soldi necessari per farla inserire in un ciclo curativo. Dal suo incontro con Sara e Pardo cominceranno a squarciarsi tanti veli del passato e si acquisiranno i dati necessari al prosieguo dell’indagine. Ma quel che conta è, che dopo un approccio iniziale non proprio collaborativo, il ragazzi vedrà in loro “persone che vogliono risolvere i casi, anche molto vecchi, secondo giustizia e questo mi piace molto.”
Questo romanzo è una visita al regno del male, si parla di corruzione negli alti poteri dello stato,di mafia, di “correzioni”al corso della storia, ma si parla anche di malattie, di rapporti umani, di vite andate a male più per indolenza a volte che per essere veramente cattivi.
De Giovanni ha la capacità di raccontarci la vita nella sua quotidianità, quasi ci fa una cronaca in diretta di quel che avviene facendo muovere e parlare i suoi personaggi,
azzeccati protagonisti di fatti, sensazioni,atmosfere. Certamente con questo romanzo la serie compie un bel salto di qualità, la trama è ben costruita,il ritmo è sempre intenso, i
personaggi sembrano quasi aver acquistato maggior spessore, tutti caratterizzati alla perfezione, si passa da vari stati d’animo, a volte si ride, a volte l’atmosfera è più plumbea,
a volte la nostalgia. l’amore ,il bene compaiono, a volte no ed è giusto che sia così, l’uomo è ritratto con le sue debolezze,i suoi difetti, ma anche con la voglia di risorgere o quanto meno di combattere.
Una lettera che viene dal passato e a cui Maurizio De Giovanni risponde tramite Sara.
GIUSEPPE PREVITI