” L’ANNO DEI MISTERI” DI MARCO VICHI – GUANDA
1 Dicembre 2019” PECCATI IMMORTALI ” DI ALDO CAZZULLO FABRIZIO RONCONE MONDADORI
6 Dicembre 2019Siamo nella Prato del 1905, in una serata settembrina tutta la città che conta, oltre i melonami naturalemente, la troviamo al Teatro Metastasio per assistere alla rappresen-
tazione della Traviata. Ma intanto, in una zona poco distante, in un villino una giovane cameriera trova il corpo in in lago di sangue della sua padrona.
La vittima è Violetta Marconi, una esperta traduttrice della corrispondenza commerciale con la Francia, ma per molti era anche dedita al più antico commercio del mondo….
La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno tra la folla che sta lasciando il teatro e tra questi si trova il maresciallo dei Carabinieri Reali, Giorgio Chilleri, che deve mettersi
subito all’opera, anche per superare la cattiva fama di investigatore che si era fatta l’anno prima quando non aveva saputo risolvere il caso della “sconosciuta impiccata”.
Questo nuovo delitto apre prospettive inquietanti, praticamente mezza città…maschile era in rapporti con la vittima e il rischio di un nuovo fallimento spaventa il maresciallo
tanto più che vi sono compresu tutti i maggiorenti della città. Molte voci, tanti pettegolezzi, testimoni poco attendibili. Alcuni indizi potrebbero portare il maresciallo anche a
delle conclusioni,ma spesso il nostro investigatore si fa trascinare dalla sua smania di chiudere il caso e solo il buon senso del suo più stretto collaboratore lo indurranno a ulte-
riori riflessioni e a non compiere passi falsi sino alla soluzuione finale.
E’ un momento in cui Prato è di moda tra gli scrittori di gialli e di noir che la stanno scoprendo nei loro romanzi, una Prato moderna quella di Parigi & Sozzi in Ombre nere su
Prato. una Prato invece dei primi del Novecento quella di LUCA MARTINELLI in UNA LIBERA DONNA D’AFFARI.Prato 1905, esiste il Teatro Metastasio, molte strade sono ancora da asfaltare. Piazza del Comune è il centro della città e con i suoi caffè è considerato il punto di ritrovo, esiste Piazza della Fortezza che oggi non c’è più, la
tramvia porta a Firenze, i telai battono senza sosta. MARTINELLI ci confeziona quindi un giallo storico che vuole anche essere un omaggio a quella che era la città del tessuto nel 19o5.
Personaggio principale è un maresciallo dei Carabinieri Reali, comandante della locale Stazione, con una vasta esperinza sui campi di battaglia e in giro per il mondo. Trentacinque anni nell’Arma lo avevano forgiato a ogni genere di vita, era stato del resto in tre continenti. Ma non è detto che la via sul campo arrivi a forgiare un buon poliziot-
to, e del resto proprio un anno prima investigando su un altro caso di omicidio avvenuto a Prato si era visto smantellate tutte le sue tesi accusatorie rimediando una mezza figu-
raccia.Ed ora eccolo di nuovo alle prese con un delitto, dove per di più la vittima è una donna conosciutissima in città, Violetta Marconi.Una donna che viveva sola, era una esperta traduttrice e curava e intratteneva una fitta corrispondenza commerciale con la Francia. Ma non mancavano le male lingue che dicevano che arrotondasse le sue entrate
con ben altre prestazioni….
IL vompito del Chiklleri non è quindi per niente facile, tanti i sospettati e quasi tutti di alto lignaggio. Molte le testimonianze ma di poco peso, molti i pettegolezzi, ma alla resa
dei conti ben poco di solido. Il maresciallo Chilleri, con al fianco il brigadiere Valenti, portano avanti varie ipotesi, sembra sempre che manchi poco alla scoperta dell’assassino,
ma solo la prudenza del giovane collega gli impedirà di fare
Enuove cattive figure. Alla fine comunque l’indagine avrà un esito positivo.
E qui l’autore ci offre una ghiotta anticipazione su come dovrebbero essere svolte le indagini, che richiedono calma, equilibrio, intuito e solo allora, soppesando tutto, si può arrivare a una conclusione.
Il romanzo serve anche a tracciare un ritratto di una città che forse all’epoca dei fatti era un grande paesone in continua crescita grazie all’attività tessile. E a tal proposito bella
infatti l’immagine della città dove per le strade di sente il coninuo battere dei telai, cheb testimoniano la continua crescita della stessa- Tra i tanti personaggi che animano il racconto ne esce anche il ritratto un po’impietoso di una borghesia un po’ becera e chiacchierona.
Interessante la parte più poliziesca della storia con questo maresciallo un po’troppo rigido e impettito, forse troppo fermo su certe sue convinzioni, alla fine però farà buon tesoro di qualche richiamo alla realtà….
E alla fine “….potrebbe trattarsi di un banale delitto passionale, sempre che un delitto lo si possa definire banale….”.
Il nostro LUCA MARTINELLI , sempre scrittore puntuale e arguto, memore anche dei tanti insegnamenti del suo Sherlock Holmes, ci dispensa alcune perle di saggezza sul come condurre una indagine tramite appunto il maresciallo che ha capito a sue spese che mai bisogna fidarsi delle apparenze.
GIUSEPPE PREVITI