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21 Luglio 2024” IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI” di CRISTINA CASSAR SCALIA-EINAUDI – 15.08.2024
15 Agosto 2024Milano anno 2015: serata in uno degli alberghi più esclusivi di Milano.Un party riservato a soli cinquanta selezionatissimi invitati.Anfitrione l’onorevole
Greco che vuole festeggiare la fine dell’Expo e la realizzazione di un altrettanto faraonico progetto stradale.
Durante il ricevimento un violento temporale fa saltare la luce,e quindi anche la suite che ospita la festa rimane al buio.Tornata la luce ci si avvede del cadavere dell’onorevole riverso nella piscina.
Per garantire la privacy degli ospiti le telecamere di sorveglianza non erano attivate e i cellulari tenuti spenti e per risolvere quindi il caso non c’è da sperare negli aiuti della tecnologia. Ecco che occorre indagare alla vecchia maniera, ricorrendo alla logica, all’intuito,all’osservazione. E a chi allora
affidare il caso?Ma .naturalmente, a Luca Botero, detto l’Amish, un commissario che soffre di tecnofobia e che vive e opera come se si fosse fermi agli anni
Settanta.Unitamente alla sua squadra,conosciuta come ALFA, Botero inizia le indagini, partendo dal presupposto che l’assassino non può essere che uno dei presenti, e tutti verranno passati al vaglio dei poliziotti. Mafiosi, imprenditori corrotti o senza scrupoli, politici disonesti,e tra questi uomini e donne
c’è sicuramente il colpevole.
Mentre le ipotesi si infittiscono, anche il commissario e la sua squadra vengono presi di mira da un misterioso individuo, che attenta a più riprese alla loro vita.
Torna in libreria il commissario Botero, a cui l’autore, PAOLO ROVERSI, affida in “Una morte onorevole” un caso che lui affronterà…alla vecchia maniera.Un party riservato, un onorevole assassinato, cinquanta sospettati,”Commissario Botero il caso è tuo”.
Seconda indagine per il nostro poliziotto, una sorta di novello Sherlock Holmes dei tempi nostri.Sempre vestito con molta eleganza,trench alla Maigret,
camicie da sartoria,le galosce, un uomo difficile, dal carattere assai duro, e con un passato difficile alle spalle.Cinque anni prima un killer spietato
, vero genio del male, un certo “K”, lo ha attratto in una trappola mentre lo inseguiva e lui è rimasto lungamente in coma.Ha diemnticato buona parte della
sua vita passata, ora odia tutto quanto abbia a che fare con la tecnologia, persino il telefonino.Dotato di una memoria spaventosa,fissa tutto nella sua
mente, e risolve i problemi grazie aL suo spirito d’osservazione, al grande intuito, alla memoria altrettanto prodigiosa. Con lui una piccola squadra di
poliziotte, due,l’una gelosissima dell’altra, e poi due poliziotti. Questa è la squadra “Alfa”, non operano nella sede centrale,ma in una sede conosciuta
come la “Cortina di Ferro”, una vecchia caserma in disfacimento, dove si lavora alla vecchia maniera.
Ma il questore quando deve affidare un caso particolarmente difficile si rivolge sempre a Botero e al suo gruppo,sicuro che lo risolveranno. In una notte da tregenda su Milano, dopo un black-out totale, nella suite di un albergo di lusso viene rinvenuto in una piscina il cadavere di un onorevole assai noto e
soggetto a minacce dalla ndrangheta e quindi sottoposto a sorveglianza da parte della scorta, ma questo non è stato sufficiente a salvargli la vita.
Il commissario intuisce che l’uomo è stato avvelenato,inizia le indagini, e piano piano, dopo l’interrogatorio di tutti i presenti, l’indagine si soffermerà su sette personaggi.
Ma nel tempo si delinea sempre più la vera personalità della vittima, intanto qualcuno attenta alla vita del commissario, ma a rimanere colpita sarà una delle componenti della squadra. Opera anche un gruppo di mafiosi calabresi, che a loro volta non esitano a seminare morte e violenza.
Molto ironico, assai intelligente, ma anche facile ad essere amato dalle donne e apprezzato dagli uomini, viviamo quindi una nuova interessantissima immagine del commissario Botero.La storia attrae e diverte contand0 anche sulla voglia degli affezionati lettori di vecchi gialli di cimentarsi con il
protagonista investigatore, contando sugli stessi indizi di Botero per arrivare al colpevole. anche se il suo perfezionismo è difficilmente raggiungibile.
Del resto è lo stesso autore a rivelarci di aver voluto creare un personaggio all’antitesi dei poliziotti troppo “tecnologici”. Ed ecco quindi un protagonista che… veste i panni di uno Sherlock Holmes redivivo, e che ROVERSI ha voluto creare come opposto del suo altro “eroe di carta”. Enrico
Radeschi . Un ritorno in effetti al giallo classico, con un poliziotto che nella Milano di oggi indaga senza l’aiuto della tecnologia, affidandosi invece
al ragionamento, all’intuito, alla logica. Del resto è di già di per sè affascinante l’idea far agire in una Milano super-digitalizzata, un commissario che usa il taccuino. la lettera 22, il vecchio telefono. E ben gli sta il soprannome di AMISH, ovvero di coloro che rinnegano il presente.
Un delitto in una suite esclusiva, dove si celano segreti incofessabili, misteri vari,legati alla Milano dove impera la corruzione. E allora fiducia a Botero e al suo gruppo, anche la tecnologia è violabile. E poi c’è un implacabile assassino che da la caccia al commissario e ai componenti la squadra.
E reminiscenze per reminiscenze il nome di un certo Moriarty non vi dice niente ?
Ultima osservazione, manca un dottor Watson, ma vi sono due saggi personaggi commentatori,Domenico il tranviere, il vecchio amico barbone, vi piaceranno…
GIUSEPPE PREVITI