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28 Marzo 2013” LA BATTAGLIA DI STALINGRADO ” DI ALFIO CARUSO – LONGANESI
4 Aprile 2013Simone Benelli, nato a Quarrata , Pistoia, è al suo primo romanzo pubblicato, Una rosa nera, un giallo dai toni intensi.
E’ una vicenda mozzafiato, ambientata a Firenze. Qui opera l’ispettore di polizia Gemma Quaranta. Una storia di delitti sconvolge il capoluogo toscano, delitti
che si succedono secondo un feroce rituale e che fanno pensare all’esistenza di un serial Killer.
Sarà la Quaranta, che si occupa con vari suoi colleghi dell’indagine, a catturare l’assassino. Un individuo agghiacciante colpevole di molti delitti e che sembra eserci-
tare un fascino perverso sulla donna che sembra tormentata dai ricordi del proprio passato. Ma intanto gli omicidi riprendono e si profila l’esistenza di un nuovo assassino seriale.
Gemma è una poliziotta sui generis, insofferente al gioco di squadra, solo il suo saggio collega Luca riesce a contenere la sua vitalità e le sue iniziative. Però lei ha delle intuizioni
spesso geniali pur se procedendo di istinto sovente si caccia nei guai.
La storia vede altri morti con il killer che lascia messaggi per rivendicare che lui sta compiendo un’opera di pulizia, le sue vittime non le sceglie a caso…
Molti i personaggi che via si presentano e che in un modo o nell’altro influiranno sul prosieguo della stessa. E quando Gemma sembra avvicinarsi alla verità ecco un finale tanto
sorprendente quanto sconvolgente.
Simone Benelli è al suo esordio letterario e sceglie la forma del giallo e del noir, e lo fa con un libro Una rosa nera che per essere scritto da un autore al debutto non è certamente
privo di ambizioni. Per carità, questo non vuole essere un appunto ma ci pare giusto segnalare che pubblicare un romanzo di quasi trecento pagine con una trama assai fitta e
complessa è segno se non altro di fiducia nelle proprie capacità.
La protagonista del romanzo è Gemma, una ispettrice di polizia che per sfuggire a un rapporto con il padre assai opprimente e a un passato pieno di ombre che sembra ancora
pesare su di lei si è appunto arruolata in polizia.
L’altro personaggio principale è Firenze che torna alla ribalta letteraria al centro di una storia ricca di delitti e di misteri, una Firenze vista con un occhio disincantato. E una
Firenze vista anche nelle sue bellezze e nei suoi luoghi più noti, ma è anche una Firenze misteriosa con le sue vie, i suoi palazzi, i suoi alberghi belli ed eleganti, ma tutto quanto
è così solo nella facciata. Infatti quel che avviene dentro le segrete stanze è poi tutt’altro che commendevole: traffici di droga, viziosi danarosi che sfruttano le debolezze o i
bisogni altrui, poliziotti arrivisti o in cerca di vendette personali.
In tutto questo guazzabuglio si muove Gemma Quaranta, anche lei ha una doppia personalità, sicuramente una donna intelligente e sensibile e una valida poliziotta,ma con
un’anima lacerata dai ricordi d’infanzia. Un brutto episodio del suo passato la tormenta e la rende vulnerabile. Accanto a questa figura tanti personaggi, forse anche troppi,
una corte di stravaganti individui le daranno una mano da un giornalista pieno di problemi e a caccia di scoop a un barbone a cui Diana ha ridato voglia di vivere.
Un altro spaccato del romando riguarda i poliziotti, il quadro che se ne fa è tutt’altro che idilliaco, con il loro capo che si è candidato a sindaco e che quindi vuole dare
un’immagine di città pulita, costi quel che costi, ma che per arrivare ad essere eletto non esita a cercare alleanza con speculatori, palazzinari e grossi finanziatori di dubbia
provenienza.
C’è poi il responsabile della narcotici che per vendicare la morte per droga del figlio non esita a percorrere strade molto dubbie con metodi coercitivi e tutt’altro che orto-
dossi.
Un’altra feroce critica è verso il mondo medico, in particolare psicologhi, psichiatri, i c.d. “strizzacervelli” che con le loro cure, i loro metodi, le loro ipnosi arrivano a
“deviare” l’animo umano, a piegarlo ai loro voleri.
Ma chi si salva in tutto questo ? Luca il poliziotto bravo e saggio, che pure si fa trascinare da certe intemperanze di Gemma ma che poi prende in mano la situazione, va
oltre i sentimenti, e arriva a capire cosa è successo.
E poi Massimiliano, ridottosi da affermato psicologo dell’infanzia a homeless, che nella vicinanza di Gemma che lo tratta da pari a pari ritrova la forza di tornare a vivere e
di combattere…
E anche il giornalista, un giovane complessato e pieno di problemi, che alla fine saprà dare un senso alle sue paure e alle sue nevrosi.
E’ un po’ la costante di questa storia quella di presentare dei personaggi alla ricerca di un riscatto, tutti, da Gemma a Luca a Massimiliano a molti altri personaggi della storia
hanno vissuto un passato che ha inciso negativamente sulla loro vita, e loro devono fare i conti con queste turbe e non tutti riusciranno a superarle.
Ecco perché parlavamo di un autore ambizioso, molta carne al fuoco, ma ci sembra che sia voluto andare oltre la trama gialla in sé, che pure ha svolto in maniera ineccepibile,
e con un finale assolutamente sorprendente. La sua è una ricerca nei recessi più oscuri dell’animo umano mescolata con sfumature di giallo e di noir.
Il romanzo è scritto con uno stile scorrevole ed accattivante anche se in certi punti l’autore eccede nelle descrizioni, nei preziosismi letterari e nelle ridondanze.
Benelli ha sicuramente della stoffa, lo aspettiamo alla prossima prova con curiosità.
GIUSEPPE PREVITI