” LA BATTAGLIA DI STALINGRADO ” DI ALFIO CARUSO – LONGANESI
4 Aprile 2013Rime assassine – a cura di Massimo Sozzi e Riccardo Parigi – Edizioni Effigi
9 Aprile 2013Gianmarco Perboni è lo pseudonimo con cui si firma un insegnante con quasi venti anni di insegnamento sulle spalle. E’ autore del fortunatissimo Perle ai porci, un autentico
best-seller ambientato nel mondo della scuola, a cui seguì una raccolta di strafalcioni scolastici Perle. Adesso sempre per Rizzoli esce un giallo di sapore scolastico Una
scuola come tutte le altre.
Seconda avventura per il professor Perboni, che già avevamo conosciuto in Perle ai porci. Eccolo agli inizi di un nuovo anno scolastico, apparentemente uguale ai
precedenti. Studenti svogliati o troppo furbi, colleghi pettegoli, invidiosi e pieni di voglie recondite, genitori disinteressati o rompiscatole.
Ma tutti hanno dei sogni nel cassetto, sia i colleghi che gli allievi di Perboni, e una volta scoperto che lui fa il traduttore per una importante casa editoriale del Nord eccolo
assediarlo per affidargli dei manoscritti da presentare all’editore. Ma anche tra le mura domestiche del professore le cose si mettono male tra lui e la moglie che lo abbandona
con la figlioletta per recarsi in Australia dalla sorella. Per lui è un grosso colpo, la bambina è l’unica persona che lui ami davvero.
Perboni intreccia una relazione prima con una collega, poi con una bidella, “bidona” i colleghi non consegnando i manoscritti, subisce l’intrusione in casa di un uomo che si
definisce dei “servizi”, ma lui- apparantemente un imbranato- ne esce sempre per il rotto della cuffia. Sarà poi la morte di un suo studente, Baroncini , che aveva grande fiducia
in lui, a dare un tocco di giallo alla storia….
Forte di una capacità di scrivere in maniera assai graffiante Perboni arriva a cimentarsi in una sorta di giallo che come base motteggia sul mondo della scuola descrivendola
in maniera assai impietosa mettendone a nudo tutte le magagne. Cupidigia, invidia, ignavia, inganni, indifferenza, lussuria sono tutti elementi attorno a cui ruota il romanzo
del Perboni che descrive a meraviglia una società piena di bassezze, che non è altro che uno specchio della odierna società.
Perboni è lo pseudonimo sotto cui si cela un insegnante di lingue tuttora in attività. Si vede subito che descrive un ambiente che gli è noto e familiare, con tutti i suoi vizi
e le sue virtù. Adoprando la chiave del noir utilizza una serie di personaggi, molti dei quali votati al male, costruendo intorno a loro una serie di storie che finiscono per
intrecciarsi l’un l’altra.
E’ la storia personale del professore che racconta in prima persona, tutto sommato uno che accetta il mondo come viene, abbastanza disincantato e scansafatiche per chiedere
di più. Il tran tran quotidiano è il suo forte sia nella vita pubblica che privata, una moglie ricca, un lavoro svolto con…sopportazione,relazioni mai profonde con i colleghi, rare
amicizie.
I suoi colleghi sono dipinti in maniera abbastanza caustica, dal preside timoroso degli scandali ai professori dai tanti vizi e di poche virtù. E neppure gli studenti sfuggono a
questa negatività, con tante magagne e dal punto di vista scolastico e dal punto di vista dei loro comportamenti extra-scuola. Anche il sesso gioca un ruolo importante in
questa vicenda dove tra professori assatanati o frustrati e studentesse molto…disponibili ben presto si creeranno situazioni-limite con tutta una serie di ricatti e di fatti che
sfoceranno in tragedia.
Perboni, riferendosi al mondo della scuola, parla sempre di “un ammasso indistinto che non era né carne né pesce”, sarà la misteriosa fine del Baroncini “uno che emergeva”
a attirare l’attenzione del professore e a farlo indagare su una vicenda che ha del misterioso.
Il libro è scritto in maniera molto scorrevole, è divertente, potrebbe rientrare in quel genere di “giallo-comico” che ora va tanto di moda, anche se poi non manca di assumere
i toni di un thriller a tinte nere e mafiose che si sviluppa in una innominata cittadina di provincia dove scoppia lo scandalo per un giro di giovani studentesse avviate alla
prostituzione dai loro stessi insegnanti.
Il romanzo può dividersi in due parti,la prima, la più esilarante,scorre tra tutta una serie di divertenti aneddoti sulla vita scolastica mettendo alla berlina i tic degli insegnanti
e le presunte…furbizie degli allievi. Evidentemente il nostro autore si trova molto facilitato dal “vivere” direttamente la scuola e può dare un tocco di veridicità a quanto
racconta.
La seconda parte assume il tono di un libro poliziesco, con Perboni nelle vesti del detective, e naturalmente appariranno anche i poliziotti.
Perboni si dimostra abile nel tratteggiare con pochi cenni delle figurine, se guardiamo bene a parte il protagonista gli altri personaggi, salvo rare eccezioni, sono per
lo più abbozzati, pur con il merito dell’autore di creare con pochi tratti un personaggio a tutto tondo.
Perboni, o chiunque si celi sotto questo nome, aveva esordito con Perle ai porci, un ritratto tanto divertente quanto feroce di un anno scolastico visto dalla parte
degli insegnanti, rappresentati come una categoria frustrata e inappagata. E va pure detto che questa sorta di colloquio con docenti e allievi era poi proseguita sul suo blog.
Adesso con questo nuovo libro sul canovaccio a lui congeniale del tam tam scolastico ecco innestare i caratteri del noir, ma per cosa ? Desiderio di essere alla moda ? Voglia
di cimentarsi in qualcosa di nuovo ?
Probabilmente un p0′ di tutto , Perboni si trova al centro di tante vicende, personali, private, pubbliche, è visto come un tipo alquanto refrattario all’azione, può anche
apparire un po’ improbabile nei panni dello 007 o del conquistatore, pur se l’autore cerca di non prenderlo mai troppo sul serio, e questo finisce per renderlo più credibile.
Certe situazioni sono un po’ al limite del grottesco, vedi lo scontro con un presunto agente dei servizi, ma il libro penso vada giudicato essenzialmente come una satira
all’ambiente scolastico. L’avere poi aggiunto sfumature di giallo non va a certo a detrimento del giudizio generale. Si potrebbe dire che Perboni mantiene la sua caratteristica
di caustico fustigatore dei costumi scolastici e dei vizi della vita di provincia, per farlo in questa occasione è ricorso “anche “alla scrittura di genere .
Una scuola come tutte le altre è una storia di provincia che colpisce molti bersagli usando il grottesco, il giallo, i personaggi sono per lo più sgradevoli, troppo arrivisti,
certo tutto è spinto quasi al limite dell’inverosimile, forse qualche passaggio è di troppo, ma resta l’impressione di un romanzo spassoso che rifugge da ogni etichettatura.
GIUSEPPE PREVITI