” GIALLO D’AVOLA” DI PAOLO DI STEFANO- SELLERIO EDITORE
15 Ottobre 2013” IL SUICIDIO PERFETTO” DI FRANCO MATTEUCCI- NEW COMPTON EDITORE
21 Ottobre 2013Modena è giugno, fa già molto caldo. La prima vittima, in un casolare ai margini della città, è una prostituta slovena accoltellata e orrendamente sfigurata. Successivamente
in una via del centro un forestiero, un violinista di passaggio in città, viene accoltellato a morte. Quindi una terza vittima, trovata nella sua bella villa, una donna di mezza
età. una vedova, era ancora una bella donna.
Una sequenza di omicidi che sconvolge la città, le indagini sono condotte dal commissario Cataldo, che sta vivendo un momento difficile tanto da temere per la sua salute,
mentre attende l’esito di certi esami clinici. L’inchiesta si rivela subito assai difficile, nessun legame sembra intercorrere tra le tre vittime, eppure l’arma del delitto è
sempre lo stesso coltello, quindi si può pensare a un omicidio seriale.
Nel corso dell’inchiesta si incontrano vari personaggi e varie storie, si fruga nel passato e nel presente delle vittime, via via vengono alla ribalta nuovi sospetti, ma cosa può
legare una donna che veniva dall’est e viveva di espedienti, un musicista appena giunto in città, e una signora della Modena bene ? Intanto avvengono nuovi delitti, in
in groviglio di passioni, di misteri, di situazioni sempre diverse in cui è ben difficile trovare un denominatore comune.
Cataldo si deve destreggiare come meglio può, mettendosi anche in contrasto con le tesi del magistrato che si fermerebbe al primo colpevole possibile, lui no, vuole la
verità e ripercorre più volte le varie fasi soppesando indizi, dichiarazioni, mezze verità per poi arrivare a dipanare il filo dell’intricata matassa.
Una serie di omicidi sconvolge la città di Modena nel giro di pochi giorni, torna così nel romanzo di Luigi Guicciardi Una tranquilla città di paura il commissario
Cataldo. Testardo, ironico, freddo nei suoi giudizi, un grande fiuto investigativo ma anche un buon intuito psicologico. Confrontandosi con il suo vice Muliere con-
duce ormai da tanto tempo le indagini nella città emiliana acquisendo negli anni- Luigi Guicciardi lo ha portato ormai alla dodicesima avventura- sempre maggiore
corpo e spessore.
Guicciardi è uno scrittore ormai di lungo corso con il suo stile asciutto, concreto, senza sbavature e sempre al servizio di trame mai banali, ben strutturate e con
una ben lodevole attenzione alle sfumature psicologiche. In una città apparentemente tranquilla il siciliano di origine ma ormai da tempo trapiantato al Nord
Cataldo, mentre si sta complicando la vita temendo chissà quali mali, vede la stessa Modena sconvolta da una lunga serie di omicidi. Delitti di grande ferocia,
tutti uguali nell’esecuzione, pur se Cataldo non sembra convinto che all’opera ci sia un serial killer. Uomo testardo e abbastanza individualista nel suo procedere
segue un suo ragionamento che però piano piano tra interrogatori, piccoli indizi, mezze verità, arresti di delinquentelli legati per lo più allo spaccio e al furto, lo
porta individuare un legame tra queste morti violente. E respingendo le pressioni del magistrato e della stampa, affiancato dai suo uomini e dal medico legale Turi,
suo compaesano, porta a buon fine l’inchiesta.
Guicciardi costruisce così un thriller ricco di tensioni e di colpi di scena, originale nello svolgimento e nell’accuratezza del linguaggio assai diretto e senza tanti fronzoli.
Varie storie, anche vecchie che però sono all’origine di questi delitti, il commissario deve affrontare gente che non ricorda o che non vuole ricordare, gente legata da
passioni, interessi, spesso torbidi ed equivoci. E la sua è una corsa contro il tempo mentre l’assassino continua a colpire.
Questo di Luigi Guicciardi è un giallo classico, ben strutturato, si parte con un omicidio, poi c’è la caccia al colpevole con le indagini di rito (interrogatori,
ricerca degli indizi, incrocio di varie piste con le domande ai possibili colpevoli., gli errori nel condurre l’investigazione, le false piste), infine l’individuazione del
colpevole. Tutto questo è una caratteristica dei libri gialli, e a differenza della vita reale qui il colpevole è sempre rintracciato.
Un libro solido e ben ritmato, ove primeggia questo commissario, un catanese trapiantato al nord, un personaggio che ha certamente ormai dei caratteri scolpiti nel
tempo, l’origine siciliana ma anche la pazienza, la curiosità, il gusto alla lettura, che lo rendono piacevolmente consuetudinario al lettore. Ma l’autore riesce anche di
storia in storia a conferirgli nuove attitudini, il che alla fine lo rende meno noioso e scontato. D’altra parte dalla sua prima uscita sono passati tanti anni e nel frattempo
Cataldo si è innamorato, ha cambiato donna, si è sposato, è diventato padre, insomma stra trascorrendo e vivendo la sua vita. E di pari passo anche la città muta con
il passare dei tempi.
Questo legame tra il protagonista e l’ambiente ha un suo interesse, possiamo dire che funziona a meraviglia, le storie di Guicciardi sono inventate, ma sempre calate
nella realtà di una città vera che tra l’altro l’autore ben conosce essendo la sua città. Modena può essere una localizzazione ideale, a mezza via tra la grande metropoli
e il piccolo paese, ma quel che conta è il concetto di “paracadutare” in una città vera queste storie, che poi sono la chiave per riferire sui mali della società moderna.
Nel tempo poi Cataldo è diventato un perfetto modenese, nel senso che si è ben integrato con la città, e ne vive anche la continua evoluzione che si riflette anche su
di lui. L’autore è riuscito nel tempo a dare una caratterizzazione più universale al suo personaggio che ad esempio è molto apprezzato in Germania.
Giallista all’italiana Luigi Guicciardi è tornato in libreria dopo una sosta di circa due anni, dovuta alle traversie della sua ultima casa editrice. E questo
lo vogliamo ricordare perché è una caratteristica negativa che sta colpendo molti scrittori, fortunatamente Guicciardi ha superato questo empasse grazie
a una casa editrice, la Leif, che si affaccia così nel mondo della letteratura di genere, facendo così lieti i fans del commissario Cataldo….
GIUSEPPE PREVITI