” MORTE A SAN SIRO ” DI ALESSANDRO BASTASI- fratelli FRILLI EDITORI
11 Febbraio 2017” SESSANTUNO CHIODI” – Mistero e morte in Toscana- Betti
17 Febbraio 2017Francesco Freda nasce a Foligno ma la maggior parte della sua vita la trascorre tra Roma e Pistoia, oltre che in giro
per il mondo. Sarà nell’immediato dopoguerra che ” scoprirà” Cinecittà, in particolare la sala trucco, iniziando come
assistente ma percorrendo poi una folgorante carriera che lo porterà a lavorare con i registi di tutto il mondo.
E’ stato uno dei più apprezzati truccatori del cinema internazionale, sessant’anni di carriera, una media di 4/5 film
all’anno.
Tra i registi con cui ha collaborato Luigi Zampa Pietro Germi Mario Bava Alessandro Blasetti Christian Jacque
Valerio Zurlini Elio Petri Michelangelo Antonioni Joseph Losey Bernard Wicki Sergio Corbucci Luigi Comencini
Vittorio Caprioli Michael Cacoyannis Francesco Rosi Ettore Scola Eripandro Visconti Sergio Martino Maurizio
Ponzi Lina Wertmuller.
Tra gli attori ha lavorato con Sofia Loren Katharine Hepburn Ava Gardner Monica Vitti Marcello Mastroianni Jack
Nicholson Jack Lemmon GianMaria Volontè.
Francesco Freda in Una vita senza trucco ripercorre tutta la sua opera di truccatore ma anche la sua lunga vita, è
un signore ultranovantenne. Le sue memorie partono dai ricordi dell’infanzia per arrivare alle drammatiche vicende
degli anni della Guerra. Un padre molto rigido, una madre comprensiva, due sorelle, si parte dagli anni dell’infanzia,
la scuola, poi la frequentazione della Scuola Allievi Ufficiali della Marina,la fuga dopo l’8 settembre, il tormentato
ritorno a Roma. Qui l’approdo al magico mondo del cinema, di cui diventerà una componente importante, con l’amicizia
con tanti grandi del cinema,.da Marcello Mastroianni a Sofia Loren a Katherine Hepburn. dei quali diventa grande
amico.
Una vita senza trucco è un’autobiografia che ci appassiona dalle prime pagine, la storia della sua vita, del suo grande
amore per Anna che lo porterà a vivere a Pistoia, ma anche di una vita che ci fa immergere nel mondo dello spettacolo,
raccontando aneddoti, curiosità, manie, ma anche raccontando la vita di un uomo che ha dedicato tutto il suo essere alla
ricerca della bellezza.
Chi lo conosce bene dice che Franco Freda è un uomo appartato e solitario, sul set invece si trasformava, magicamente
si faceva prendere dall’atmosfera incantata di quei posti e realizzava i sogni e le aspettative del regista.
Il suo primo impatto con il cinema risale a un film di Mario Bava, Linea di sangue, che era pieno di delitti ricco di effetti
speciali. Il fim venne girato in una villa di MonteMario……molto usata nel cinema- E Francesco girava silenzioso per il
set con tutti i suoi strumenti.
Segue poi una trasferta americana per Capkiller di Roberto Faenza e poi via via un lungo percorso di vita che lo ha posto
a contatto con i più grandi nomi dello spettacolo, e con la particolarità di essere diventato grande amico di tante di
queste celebrità, che per i comuni mortali magari sono solo un nome, per lui erano tutt’altro che inaviccinabili.
Ma il libro non parla solo di cinema, intanto si comincia con Francesco bambino e poi giovanetto, poi sembra avviarsi
come il padre alla carriera militare, ma poi la sua giovinezza viene drasticamente mutata dalle amarezze della guerra.
Il racconto prosegue con le tappe di un merviglioso excursus professionale, anche se colpisce, in chi lo conossce, il
suo modo apparentemente distaccato di guardare le cose e le persone, con il dono però di essere sempre presente e di
comprendere le necessità altrui.
Una vita piena di amore e di riconoscenza con tanti incontri importanti non solo sul piano professionale ma anche umano,primo fra tutti quello con Anna la compagna della sua vita.
Una vita quindi dove l’amore ha un ruolo decisivo, anche quello per l’arte, per la pittura, per il colore, sue fonti di
ispirazione da mettere al servizio della pellicola da girare.
Un libro autobiografico dove l’autore rievoca la sua lunga vita, parlando e di sè e della sua sua storia di truccatore.
Dall’infanzia all’approdo a Roma seguendo il padre militare di carriera, le vicende drammatiche della guerra, il
rapporto non facile con un padre rigido, l’incontro con il mondo dell’arte, l’approdo al cinema. E qui gli incontri con
tanti personaggi, tante celebrità, tante belle amicizie, e scorrendo le pagine via via curiosità, aneddoti, considerazioni
con questi personaggi che si rivelano uomini e donne come tutti, capaci di vere amicizie, come quella tra Franco e Mar-cello. Vogliamo ricordare un episodio che Freda ci racconta per dimostrare lo spirito di questo testo. Una domenica
Mastroianni chiama Franco e gli dice che “deve” andare a Parigi, ma non vuole andare da solo, prenderanno l’aereo al
mattino e torneranno la sera stessa. Di fronte alla preghiera di Marcello Franco decide di accompagnarlo, partono, viaggio tranquillo, Parigi, e qui per un ripensamento forse dovuto al dolore di lasciare solo l’amico Marcello gli dice :”
Ah Frà quasi che non ci vado….andiamo a mangiare una bella zuppa di pesce….” e così passarono la giornata insieme.
90 anni felici, tanti dedicati al cinema, tanti gli incontri da Germi a Scola, da Jack Lemmon a Volontè, da Sordi a To-
gnazzi, da Volonté a Monica Vitti,a Antonioni, poi anche delle escursioni in teatro. Una vita bella, piena di tante storie
ma anche di tanti sentimenti, primo fra tutti la gratitudine.
GIUSEPPE PREVITI