” MAGIC IN MOONLIGHT” di WOODY ALLEN
16 Dicembre 2014LO HOBBIT-LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE DI PETER JACKSON
26 Dicembre 2014Cast: Brunetto Salvini, Sergio Forconi, Sergio Bustric, Carlo Monni, Antonio Petrocelli,Luciano Casaredi, Andrea Agresti, Katia Beni,Gaetano Gennai,
Nicky Giustini, Graziano Salvadori, Cristiano Militello,Daniela Morozzi, Andrea Kaemmerle, Orvelio Scotti, Fulvio Ferrati, Mary Necci,Francesco
Ciampi,Adelaide Foti,Valeria Vitti,Riccardo Azzurri,Adriano Milani,Federico Wesstkemper,Filippo Di Martino,Giovanni Lepri,Alessio Nonfanti Kagliostro
Valerio Ranfagni,Antonio Landi,Benedetta Risaliti,Claudio Giachi,Marco Borgheresi,Massimo Guasti,Silvia Todesca, Simon Pagnini e con Giorgio Panariello,
Marco Santillo, Novello Novelli, Narciso Parigi, voce narrante Carlo Conti.
Uscio e bottega è un film divertentissimo, per tutte le età, tratto da un libro ” C’era una volta Porta a Porta” scritto da Brunetto Salvini, attore, commediografo e
regista di spettacoli in vernacolo e naturalmente fiorentino doc. Già perché questa storia si svolge a Firenze, una Firenze estiva e solatia dove vive un arzillo
nonnino sugli ottanta che contesta ferocemente un noto conduttore televisivo per come conduce il suo talk-show. Ma proprio il nostro vivacissimo vecchietto
verrà invitato al programma e tutti gli amici si riuniranno per vederlo in tv.
Questa è la storia di Lapo Corsini, interpretato dallo stesso Salvini e da un nutrito gruppo di noti attori fiorentini, tutti abili nel farci vivere una serie di trovate
che per certi versi ci fanno ripiombare nell’atmosfera di Amici miei. Lapo è disamorato dal conformismo dei dibattiti televisivi su politica, religione, sport e
così scrive una lettera-sfogo alla Rai chiedendo di essere invitato come un uomo del popolo che possa fare le domande giuste agli ospiti del programma.La Rai
lo invita e lui si reca a Roma mentre a Firenze fanno tutti il tifo per lui. E così assistiamo al suo viaggio verso la Capitale con l’amico Mancuso, che ci fa godere
un viaggio…..storico perché anziché l’autostrada faranno un viaggio, stile vecchi tempi, per le strade nazionali, ricche di tante sorprese….storiche e enogastro-
nomiche. La serata della trasmissione se è speciale per Lapo non lo è di meno per i suoi amici che radunano dinanzi a un megaschermo diecine di fan e amici.
Lapo farà la sua figura con domande non provocatorie ma pertinenti alla curiosità del cittadino comune difronte alla vacuità dei discorsi degli ospiti, ma evidente-
mente non piace a chi organizza il tutto e viene fatto misteriosamente sparire. Tornerà—-sano e salvo a Firenze, ma dopo poco ripartirà per Roma chiamato dal
Santo Padre interessato a parlare con una persona genuina e senza peli sulla lingua.
Monicelli con Amici Miei, Leonardo Pieraccioni con varie sue pellicole sono tra coloro che hanno ” cantato ” spesso Firenze, ricorderei anche Nuti per certi versi,
una Firenze pungente e divertente, sboccata ma non troppo, con tante figure e figurine divertenti. Poi se ne è persa un po’ l’impronta, ci si è affidati a testi
mediocri, grossolani, dove la volgarità ha finito per prendere il sopravvento,m con alcuni attori che si son fatti prendere la mano e non hanno certo rialzato le
sorti di questi film.
Firenze è una delle più belle città del mondo, i suoi abitanti sono polemici per natura ma hanno innate doti di simpatia, lazzi e sberleffi fanno parte della loro
natura, del resto o non sono i discendenti di Dante e Boccaccio ? Allora la ” fiorentinità” deve essere intesa come una risorsa, come un’aggiunta a una tipica
commedia all’italiana, insaporita con una buona salsa toscana, in un film che Marco Daffra ha diretto cercando di conservare il ritmo brillante e scanzonato
del filone dialettale.
Il film gode anche della presenza di vari personaggio di rilievo, significativa la presenza di Carlo Monni, prematuramente scomparso qualche tempo fa, e che
qui troviamo, lui di solito di un umorismo molto popolare,nei panni addirittura del Pontefice, ma pensiamo che con Papa Francesco sarebbe andato d’accordo.
E poi ci sono Panariello, Katia Beni, Andrea Agresti, Cristiano Militello, Marco Santillo e nel ruolo di se stessi Giancarlo Antognoni, Eugenio Giani,Novello Novel-
li, Narciso Parigi.
Uscio e bottega è una pellicola che piace per la sua semplicità, tutto sembra preso dalla vita di ogni giorno, e le risate non mancano pur se inframezzate da qualche
annotazione pungente. In compenso niente battute a doppio senso, scene scollacciate o di cattivo gusto.
Il film sta girando per la Toscana ma come tutti i prodotti ben confezionati secondo il mio modesto parere andrebbe fatto vedere ovunque, del resto non siamo
famosi per il vin o l’olio, e allora a questo film applichiamo l’etichetta ” cinema fiorentino doc” e buon viaggio……
GIUSEPPE PREVITI