“2035:MORTI PROGRAMMATE”DI LUCA BANDINI-EDIZIONI MEDICEA
22 Maggio 2012“PER MANO MIA”-Il Natale del commissario Ricciardi-DI MAURIZIO DE GIOVANNI-EINAUDI
24 Maggio 2012Laura Vignali ha ormai una sua peculiarità nel vasto firmamento degli scrittori italiani di gialli quale scrittrice di “gialli comici” e anche questo “Vendette in cucina” può rientrare
benissimo in questo filone.
In un momento in cui l’editoria italiana non se la passa troppo bene cominciamo una volta tanto con i complimenti a una piccola casa editrice appena sorta.,l’Atelier di Pistoia, che
inizia le sue pubblicazioni con un giallo/noir, un’antologia di sette racconti e anche qui possiamo segnalare un’altra scelta originale,cioè quella di affidarsi ai racconti do un solo autore,
cosa insolita nel panorama delle antologie che escono in Italia.
“Vendette in cucina” è composto da sette novelle,una per ogni giorno della settimana, e come recita il sottotitolo Storie minime pistoiesi, quindi tutte ambientate nella città di Pistoia e i suoi dintorni.Intanto per dare una idea di cosa si parla vorrei citare i titoli che già di per se stessi promettono curiosità e golosità :La sartina di Gello e il pan molle fatale,Adulterio sammommeano con contorno di funghi trifolati,Via Cancellieri N°25 “Ragazzi c’è la trippa”, Serravalle e il Melting pot, L’educazione canina e il coregone della querciola,Le monache di Montale e il risotto riparatore,Lo scrittore invidioso e il cosciotto riparatore.
Sette piccole storie in ognuna delle quali lo spunto parte da un delitto commesso con una pietanza e alla fine di ogni racconto c’è la ricetta con cui realizzarla,ovviamente riportata
alle sue origini culinarie.Ma in queste storielle il cibo è “servito”per vendicarsi di qualche torto subito in precedenza. Insomma un excursus gastronomico assai invitante eccetto che per la vittima.La particolarità di queste brevi trame è di permetterci di “rivisitare” tanti piatti tipici della città e della provincia.
Ma Laura Vignali è anche una buona scrittrice di gialli e quindi è abile nel mescolare i segreti della brava cuoca con i segreti di chi sa confezionare omicidi…fortunatamente di carta.
Ecco allora tante ricette che si tingono di giallo in un crescendo di brividi,ma anche spesso di situazioni divertenti e ironiche. Delitti e storie banali,la nostra autrice è come sempre innamorata di personaggi normali,presi dalla vita di tutti i giorni, tanti fattarelli “minimi”di ordinaria amministrazione, se non a che un certo punto si trasformano in storie di…ordinaria
follia.
Certamente le invidie,i soprusi, i torti che subiamo tutti i giorni qui vengono portati alle estreme conseguenze, chi di noi non ha subito qualcosa e non ha desiderato di vendicarsi?Ecco
in questi racconti tutto è amplificato e portato alle estreme conseguenze con una serie di “cattive”azioni…culinarie a cui si ricorre per la riparazione dei torti ricevuti.
I nostri protagonisti sono di per sé accettabili in quanto sono di…carta,guai agire come loro nella vita reale, ma alla fin fine nella galleria di uomini e donne,che però sono in netta
maggioranza….,”vendicatori”(forse per l’autrice la vendetta è femminile?)non mancano i personaggi simpatici,che possiamo anche comprendere….Vedi i due bidelli che…eliminano
la maestra supponente e vessatoria, o la sartina di Gello a cui i genitori hanno “blindato”la vita o la gattara che vendica i suoi gatti., Più sottile la vendetta delle monache, addirittura
c’è anche un cane che pensa e agisce, mentre si arriva alla perfidia più criminale nella donna che elimina in un colpo solo marito e amante, e nello scrittore frustrato invidioso del successo
altrui.
Vorrei anche elogiare lo stile letterario, l’autrice unisce al bel parlato pistoiese la fluidità della lingua italiana,senza mai scadere nel vernacolo. E da lodare infine l’inserimento delle
ricette con suggerimenti culinari che meritano la massima attenzione,il che non guasta!
GIUSEPPE PREVITI