“IL RAGAZZO CHE IO FUI” DI SERGIO ZAVOLI-MONDADORI
30 Maggio 2012“LA MIA ANIMA E’OVUNQUE TU SIA”-DI ALDO CAZZULLO-MONDDORI
21 Giugno 2012In un piccolo borgo dello’Appennino tosco-emiliano esiste un altrettanto….piccolo commissariato di polizia retto dalo commissario Serra e dall’agente Manzini.Un posto assai tranquillo
per i due poliziotti tranquilla routine. Ma una notte Manzini viene svegliato da una telefonata, siamo a Capodanno, tre cadaveri sono stati ritrovati al Prà Grand.Un uomo,una donna e una
b ambina,uccisi a fucilate.Per i due poliziotti è evidente che si tratta di una esecuzione, si ignora chi siano le vittime, nè la scena del crimine appare quella della barbara uccisioinne,non ci sono tracce di sangue sul posto.
Perchè tanta violenza in questo minuscolo paesino?Perfino un poliziotto navigato come Serra rimane colpito e presto le indagini lo porteranno a riconsiderare il suo passato e le ragio0ni per cui si è rifugiato tra i monti.
Un nuovo autore italiano,Giuliano Pasini,che con “Venti corpi nella neve”entra con molta sicurezza nel firmamento degli scrittori di thriller nostrani.Si può dire che Pasini è l’esempio
di chi partendo da una grande passione e conoscenza per la letteratura di genere e ben mettendo a frutto le proprie indubbie qualità nella scrittura arriva a confezionare un romanzo di9 grossa caratura,una storia sanguinosa e avvincente,dallo stile asciutto,un trhiller bello e cupo,notevole per un esordiente.
Pasini ambienta la sua storia a Case Rosse,un minuscolo borgo di montagna dimenticato da Dio e dagli uomini. Per Roberto Serra il commissario dotato della sensibilità di un medium si
tratta di rivivere,dopo il ritrovamento dei corpi della famiglia massacrata,una storia che l’ha già visto protagonista lasciandogli un trauma profondo, un’altra famiglia trucidata,un bambino in quel caso scampato alla morte,lo stesso co0mmissario.
Un’indagine assai complicata,anche per gli interventi non sempre azzeccati di un vicequestore,mentre non mancano neppure le complicazio0ni sentimentali,con l’arrivo in quelle zone
del suo grande amore,Alice,con cui ha avuto un amore intenso ma finito male,tanto da farlo rifugiare tra i monti.
Una vita non certo facile questa tra le montagne, magari poco impegnativa dal punto di vista professionale, ma anche abbastanza arida quanto a relazioni sociali,i montanini sono molto chiusi e poco inclini a legare con i nuovi arrivati.
E tra le diffic oltà incontrate per risolvere il caso c’entra anche l’omertà assoluta degli abitanti.Ma Serra è un buon poliziotto,non si fa c0ndizionare nè dai propri fantasmi nè dalle reticenze altrui e arriverà alla soluzione scavando nel passato,risalendo ai tempi della Seconda Guerra mondiale quando la Linea Gotica passva lungo l’Appennino.E quando appunto
per gli abitanti di quei posti vissero un p’eriodo assai gram0 e peric0loso,stretti com’erano tra i Tedeschi e gli Alleati. E molti furono rapiti o uccisi mentre altri si dettero alla macchia.
Oltre che alla sua voglia di cimentarsi nel giallo Pasini con questo romanzo adopra la chiave del giallo per ricordare un’epoca e fare un tributo alla sua famiglia che viveva in quelle zone
sopportando quindi tutte le vicissitudini delo periodo.