VERSO IL FESTIVAL DEL GIALLO DI PISTOIA (1 2 3 FEBBRAIO-“GOLOSI CRIMINALI”)- ” I SEGRETI DELLA TAVOLA DI MONTALBANO” DI STEFANIA CAMPO -IL LEONE VERDE EDIZIONI
7 Gennaio 2013VERSO IL FESTIVAL DEL GIALLO DI PISTOIA: “GOLOSI CRIMINALI” 1 2 3 FEBBRAIO: ” IL DELITTO E’ SERVITO ” DI MAURIZIO GELATTI- IL LEONE VERDE EDIZIONI
9 Gennaio 2013Guido Guidi Guerrera, scrittore e giornalista, si occupa di cultura, spettacolo, costume ma ha scritto anche dodici libri. Ulteriore sua passione i grandi personaggi ha scritto un romanzo
sul grande Hemingway. Ma un altro grande autore è finito nel suo mirino, Georges Simenon ed ovviamente il suo personaggio più famoso, il commissario Maigret.
L’idea di A tavola con Maigret è quella di ripercorrere guidati da Maigret in persona tutti i suoi percorsi enogastronomici visitando bistrot, brasserie, caffè, ristoranti di Parigi. Pretesto per questo viaggio nel passato ma anche nel presente è la visita di uno scrittore che vuole conoscere Maigret e i luoghi che il commissario era solito frequentare.
Ma da questo incontro nascono imprevedibili sviluppi. Un barman del Ritz Colin Peter Field, il più bravo nel mondo, improvvisamente sparisce. Ovviamente,pur in pensione, Maigret….rizza le antenne e per qualche giorno torna ad occuparsi di indagini che- udite, udite!- coinvolgeranno lo stesso Simenon…
Leggendo questo libro, un racconto lungo accompagnato da tante ricette tratte dai vari romanzi dedicati a Maigret e da alcune riflessioni, ci si può chiedere se Guido Guidi Guerrera abbia voluto scrivere un apocrifo, come ne esistono tanti ad esempio su Sherlock Holmes. Il nostro autore risponde che semplicemente lui voleva, e si è divertito a farlo , parlare di quel mondo che ruota intorno al celebre commissario. Un mondo dove comunque la tavola, il cibo, le bevande hanno una importanza preponderante.
Simenon aveva costruito con una tale cura e meticolosità il suo personaggio da farlo apparire quasi una persona reale. Sono rare ma esistono le creature letterarie che nell’immaginario dei
lettori sono diventati esseri in carne e ossa.Maigret è sicuramente uno di questi. Del resto 75 romanzi e 28 racconti non passano invano….
Quello di Guerrera vuole essere un tributo affettuoso quanto ironico a Georges Simenon e al suo Maigret. Un modo singolare per far rivivere quel mondo in cui il grande Jules era immerso,
ma lo fa in un alternare di echi del passato e di fatti del presente, in una cornice di odori,aromi, profumi, intingoli, zuppe di cipolla, boccali di birra, liquori ma anche un mondo in cui ancora
una volta si manifesta l’abilità nello sciogliere i misteri, siano di ieri, siano di oggi, di Maigret.
Un omaggio affettuoso quindi al suo creatore, un altrettanto evidente gesto di simpatia e gratitudine di un lettore/scrittore verso il personaggio Maigret. Ma Guido Guidi Guerrera finisce per impersonare tutti quei lettori che si vedono davanti agli occhi questo omone che con il suo cappottone umido entra in un locale di una Parigi fredda e umida. Magari,sempre secondo il
nostro autore, con il volto di Gino Cervi…
Saranno passati più di sessant’anni da quando Simenon pubblica romanzi ma quel che è importante rilevare è che i suoi personaggi, le sue storie, non hanno età.
Il binomio Maigret-cibo ha sempre funzionato e pertanto questo A tavola con Maigret è anche un omaggio alle tante ricette che troviamo nei vari romanzi della serie, ricette spesso semplici, popolari, con il profumo di Parigi o della sua provincia e anche con una spruzzata di giallo.
La trovata di questo testo è di costruire una storia con personaggi i protagonisti delle tante inchieste del commissario, da lui stesso alla sua signora, al piccolo Lapointe ora assiso sulla poltrona del grande capo. Già, perché il tempo va vanti, e quando uno scrittore si presenta al nostro eroe avrà appunto davanti Maigret in persona, ma poi con lui poi ritroveremo un po’
tutti, mentre Maigret stesso lo accompagnerà per bistrot e brasseries.
Accadranno però degli imprevisti, addirittura un rapimento, e così scatterà l’ennesima inchiesta del commissario Maigret.
Oltre questo racconto il libro comprende ricette di piatti e di specialità tutte ricavate dai vari romanzi, indicando sempre la fonte di provenienza, con aggiunta di note di un certo interesse.
Un libro costruito su due piani, quello del giallo vero e proprio, e quello stile ricettario. Un volume interessante sia per i fan del commissario e del suo creatore Georges Simenon sia per chi va a caccia di piatti prelibati.
Nel volume troviamo anche brevi capitoletti che trattano di bevande, locali, oggetti, insomma quanto è più ricorrente per Maigret.
Il libro si chiude con una breve intervista immaginata o immaginaria? ( arduo dilemma…) con il barman rapito, onorato assai però di essere capitato in una tale avventura….
Intrighi e intingoli recita il sottotitolo di A tavola con Maigret, forse si poteva completare con “sogni e realtà”…..
GIUSEPPE PREVITI