VERSO FESTIVAL DEL GIALLO PISTOIA 7A EDIZIONE-SPIONAGGIO INFORMATICO
11 Gennaio 2017VERSO LA SETTIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL GIALLO DI PISTOIA: COME NASCONO I SERVIZI SEGRETI
12 Gennaio 2017Un esempio di spia veramente insospettabile e al di sopra di ogni sospetto lo possiamo indicare nel vescovo francese di Beauvais Pierre Cauchon. Forse il suo nome non ci dice niente ma sicuramente tutti sappiamo chi
è Giovanna d’Arco. La Pulzella d’Orleans era nata da umile famiglia nel ‘400, era cresciuta in Lorena, e aveva
sempre dichiarato di essere stata incaricata dalle Potenze Celesti di proteggere la Francia dal possibile dominio
inglese al tempo della guerra dei Cento Anni. Aveva capacità tattiche, strategiche e militari veramente fuori del
comune tanto da conseguire molte vittorie e essere molto apprezzata dal futuro Carlo VII.
Gli inglesi capirono subito le potenzialità di una tale eroina, ma sfruttando il fatto che era di bassi natali, analfabeta, misero fuori la diceria che non poteva che essere una strega. E qui entra in ballo il vescovo Cauchon,al soldo degli inglesi, una loro spia dopo che loro lo avevano aiutato l’anno prima contro le forse fran-
cesi. Cauchon usò le sue arti per ingannare la ragazza, e sfruttando certe affermazioni la fece accusare di eresia
e condannarla al rogo. Ma la sua fama restò perenne, tanto che nel 1920 fu canonizzata.
Le origini dello spionaggio si perdono nella notte dei secoli, molti i riferimenti nella Bibbia e nell’Antico Testamento a uomini mandati dai profeti a spiare per il mondo.
Nell’Antichità nel corso delle guerre molto attiva era la funzione dello spionaggio, ad esempio nella guerra del
Pelopponeso tra Atene e Sparta Tucidide parla della battaglia e del lavorio svolto su entrambi i fronti, per indi-
care la dislocazione delle navi e la quantià dei mezzi impiegati.
All’epoca dei Romani si parla di un ” cifrario di Cesare” che aveva inventato un codice in cui si mischiavno le
parole, ma chi conosceva la disposizione delle spesse poteva facilmente decifrare il messaggio.
Per parlare di servizi segreti si deve arrivare al Cinquecento, ma nel tempo il ruolo degli informmatori e dei
delatori era già stato notevole al tempo dell’Inquisizione Spagnola, mentre Macchiavelli parlava apertamente
del ruolo positivo degli informatori per troncare le trame contro lo Stato. Anche la Repubblica Veneziana tra il
Trecento e il Cinquecento creò organismi che dovevano proteggere il Doge , addirittura venne istituita la carica
di ” Inquisitore statale”, mentre i crimini contro lo Stato venivano puniti con la pena di morte.
Fu nell’Inghilterra elisabettiana che l’attività di Intelligence assume il ruolo di “Servizio di Stato”, una fitta rete
di agenti venne costituita per operare in patria e all’estero con lo scopo di raccogliere informazioni e carpire segreti militari e politici.
Poichè le guerre si succedevanom in Europa crebbe sempre piùil numero delle spie, ad esempio nel corso della
Guerra civile in Inghilterra l’attività spionistica tra i fedeli e i contrari al re fu assai intensa. Fu creato il ” Capo
crittografo del Parlamento e della Corte”, di solito un matematico, che creava codici e decifrava quelli nmici.
Nel Seicento l’attività spionistica è ormai orchestrata e condatta dai governi, si voleva proteggere la sicurezza
dello Stato e del Sovrano, ma si cercò anche di ottenere mezzi di comunicazione sempre più sicuri.
Certamente con il cambiare dei tempi le metodologie sono cambiate, ma il concetto base di ottenere informazioni rimarrà inalterato nei secoli……
GIUSEPPE PREVITI