” IL CABARET DEL DIAVOLO” DI GIULIO LEONI HOBBY & WORK
28 Gennaio 2013“GLI ONORI DI CASA ” DI ALICIA GIMENEZ BARTLETT- SELLERIO EDITORE
30 Gennaio 2013Torna il commissario Morini del commissariato di polizia di Montecatini Terme, con lui i suoi uomini, tutti del resto già conosciuti in altri libri di Bruno Ialuna.
Un serial killer sta sconvolgendo la vita della città termale e dei suoi dintorni, normalmente Morini è alle prese con la prostituzione, la droga, l’immigrazione, il
mondo delle scommesse. Stavolta invece deve occuparsi dei writers o graffitari, cioè coloro che dipingono (preferibilmente di notte) sui muri di fabbriche, stazioni,
vetture ferroviarie. Ora che poi tanti edifici, tanti capannoni sono abbandonati il loro campo d’azione è ancora più vasto.
Dunque, in una notte di un settembre qualsiasi uno di questi artisti di strada viene ucciso mentre sta dipingendo. Al primo omicidio ne seguiranno altri, tutti con lo
stesso metodo e tutti firmati. Un topo era infatti disegnato a fianco del corpo degli uccisi. E questo disegno fatalmente rimanda al grande Banksy, colui che aveva ele-
vato ad arte quest pittura murale e proprio lui era diventato famosissimo con i suoi topi.
Morini fa fatica ad entrare in questo mondo di giovani che lui sulle prime considera degli imbratta-muri, poi grazie all’amico professor Gori capisce la loro voglia di
esprimersi o quanto meno riesce a creare un reciproco rapporto di fiducia che permette passi avanti nella soluzione del caso….
Bruno Ialuna, padre di tre figli, insegnante di lettere, allenatore di basket, ideatore e direttore artistico di eventi culturali, assessore alla cultura del comune di Mon-
tecatini, ma anche, come se non bastasse, scrittore. Dove trovi il tempo non la sa neppure lui, finalmente torna in libreria rinverdendo la sua buona fama di autore di
gialli.
Volevo essere Bansky nasce come un racconto breve, ora riprende il tema sviluppandolo in un romanzo breve o racconto lungo qual dir si voglia.
Montecatini città da sempre del commissario Morini sta cambiando, valori che scompaiono, abitudini che cambiano, tutto appare in una prospetti-
va diversa. A Morini basta pensare al mondo delle corse dei cavalli, un mondo che lui frequenta più o meno di…nascosti, e che negli anni va via via
scomparendo. Lui non capisce, come all’inizio non capisce questi ragazzi che riempiono i muri di graffiti, ma poi, e non solo per dovere professionale,
si appassiona a questo singolare mondo notturno, “meglio andare a dipingere che a drogarsi o far rapine”, e noin esiterà a fare da bersaglio umano pur
di catturare il killer.
Il commissario e i graffitari hanno qualcosa in comune: secondo Banksy i poliziotti scelgono questo mestiere per cercare di rendere passabile la vita di tutta
la comunità, contribuendo a creare un mondo migliore. I ragazzi che dipingono sui muri cercano di fare un mondo più bello.
Il racconto ha due protagonisti virtuali ma altrettanto importanti. I graffitari di Banksy di cui si è già accennato.E Banksy stesso, di cui viene con un tocco di classe disegnato un breve ritratto , in una fugace apparizione a Londra, “un signore di una certa età, con la labarba bianca e gli occhiali, un curioso impermeabile ed un cappello” . E proprio colui che in
gioventù faceva incursioni nei musei di tutto il mondo attaccando i propri quadri alle pareti, ora è qui per fornire delle dritte per risolvere quel caso in Italia in cui era stato
suo malgrado coinvolto.
Poi ci sono le canzoni di Ligabue che sono una sorta di fil rouge tra i vari fatti ma che anche fanno viaggiare con la fantasia portandoti in paradiso.
Se queste sono le motivazioni del racconto di Ialuna, va pure detto che il libro si fa apprezzare per uno stile narrativo tanto conciso quanto piacevole, ma vogliamo aggiungere
che è riuscito a costruire una storia coin i giusti ton i del giallo arrivando a una soluzione affatto scontata ma che corrisponde alle abbiezioni del genere umano.
GIUSEPPE PREVITI