“LA BADANTE E IL PROFESSORE” DI BRUNO MORCHIO (MONDADORI)-26.12.2924
26 Dicembre 2024“GIALLO HOTEL FLORENCE” (Un’indagine amara per il comissario Mezzanotte)DI SIMONE TOGNERI-FRATELLI FRILLI EDITORI-06-01-2025
6 Gennaio 2025L’Italia è in guerra,siamo nel luglio del 1940,il commissario Ricciardi, preoccupato per la figlioletta Marta e per i suoceri,a causa delle leggi razziali,
viste le loro origini ebraiche,ha lasciato la questura di Napoli e si è trasferito a Fortino, il paese del Cilento dove è nato e dove il suo nome è tornato a essere quello delle sue origini, barone di Malomonte, il feudatario del luogo. La speranza è di potersi dedicare alla piccola Marta, ma non vi è pace neppure li,si ripresentano i fantasmi del passato, di quando era bambino e aveva avuto il primo impatto con storie che alimentavano la sua maledizione, ovvero di parlare con i morti ammazzati che gli svelavano i misteri della loro fine.E quindi lui vuole appunto risolvere un fatto di quell’epoca e chiudere con il suo passato.
Ma intanto il mondo va avanti, Livia lascia l’Argentina e torna in Italia,mentre in città il fido brigadiere Maione cerca di salvare il loro comune amico,
il dottor Modo,da una brutta fine.Insomma non c’è pace neppure tra le montagne del Cilento….
Con VOLVER MAURIZIO DE GIOVANNI cerca di chiudere il conto con uno dei suoi personaggi più riusciti, o forse il suo personaggio più riusit9, il commissario
Ricciardi.Venti anni in comune, da quando i due si sono incontrati, e tornare su venti anni di vita in comune non è facile , e questo puo’spiegare quell’aria malinconica che pervade tutta la storia. Non si parla di tempi facili, l’Italia è in guerra, le leggi razziali stanno travolgendo milioni di ebrei. Naturalmente anche la città di Napoli che Ricciardi ha lasciato con la sua famiglia vive un’atmosfera tragicamente particolare, si conteranno più di ventiseimila morti.
Ma torniamo alla scintilla scaturita dall’incontro tra un autore di libri- anche se in verità a quell’epoca c’era un giovane funzionario di banca con la voglia di scrivere- e un giovane funzionario di polizia, che era lì al caffè Gambrinus, in attesa che qualcuno si accorgesse di lui e ne cominciasse a raccontare la storia.E così ne sarebbe scaturita una simbiosi perfetta tra colui che diventerà un affermato scrittore e colui che a sua volta diverrà un
celebre poliziotto.
Ricciardi lavora alla questura di Napoli, ha la sua vita, si è sposato ed è innamoratissimo di Enrica, ma presto rimarrà vedovo. La vita naturalmente pro-
segue, e lo seguiremo di storia in storia.Forse al ricordo e allo struggimento per la perdita dell’adorata moglie si poteva pensare alla fine del racconto,ma la vita, si sa , continua, sia nelle storie reali che viviamo noi, sia in quelle non meno vere dei nostri “amici di carta”. E perchè poi lasciare Marta, Maione, Bambinella, Nelide, Livia,Bianca, il dottor Modo? Ci sono ancora tante cose da dire !
Ed ecco che il nostro scrittore, il suo protagonista, i suoi lettori si ritrovano nel luglio del 1940, quando la guerra la fa da protagonista con i bombardamenti, i morti.le retate degli ebrei,le fughe dalle città. E così anche Ricciardi, per salvare figli e suoceri, lascia Napoli e si rifugia nel natio Salento.
Ecco questo è VOLVER,non vi meravigliate, Riccardi resta un poliziotto, tornato alle origini vorrà condurre una indagine su fatti che risalgono a quando era bambino, e che segneranno la sua vita. Il bello del romanzo è che vi vengono raccontate delle storie che si sviluppano via via, ma del resto anche la
nostra vita è costituita da fatti che si sviluppano via via, belli, brutti,commoventi, interessanti, ora drammatici,ora tragici, ora legati alle nostre fantasie.
Volver = Tornare, ovvero una canzone piena di malinconia, che tutto sommato da il titolo a questa storia dove appunto abbiamo ritrovfato il commissario Ricciardi.
Tornare: sì è uno dei motivi del racconto, Riccardi ha lasciato Napoli e il suo lavoro per tornare nel Cilento, dove possiede una vasta proprietà e dove spera che i suoi,piccola Marta in testa, non corrano rischi.
Ma torna anche Livia (o Laura), la bellissima cantante che ha amato Ricciardi senza speranza ,trasferendosi così in Argentina, e adesso tornata a Napoli.
E tornano ovviamente tutti i personaggi, consueti protagonisti di queste storie, badate bene, diciamo “protagonisti” più che spalle, come li ha sempre trattati De Giovanni, facendoli sentire parte di questa grande famiglia che lui ha saputo creare e donarci, e quando i doni sono belli li si accoglie volentieri.E quindi diventa naturale immedesimarsi in Maione ,Bambinella,Bianca la contessa che, memori di quanto ha insegnato loro il dott.Ricciardi
si danno da fare per “salvare”il dottor Modo.
Più che una recensione ci sembra di fare un resoconto, l’impatto di questo nuovo romanzo è notevole sotto il punto di vista emotivo e lascerà un ulteriore impatto su chi legge.
Oggi è difficile sorprendersi quando si legge un romanzo, se vogliamo il “seriale”ha contribuito un pò ad appiattire le aspettative, importante è che quan-
do arriva una nuova storia, di cui presto avremo il doppione anche in televisione sotto forma di fiction, siamo persuasi che ormai fanno parte del nostro vissuto. Qui va ripetuto che lo scrittore è stato abile nel fare di questi uomini e donne delle figure che sono entrate nella nostra vita. Ricordatevi
Maigret, “eternamente”uguale nella sua Parigi, il cinema o la televisione sono riusciti a dargli i volti più…diversi, eppure lui è sempre stato al
centro della storia , è questa che si impone, non il volto di chi interpreta Maigret, insomma quello che conta è Simenon….
Tornando a De Giovanni, ormai questi suoi personaggi ci sono più che familiari , figuriamoci a lui che ha dato loro vita, e quindi è lui che dovrà prendere la decisione giusta sul loro destino, ma siccome parliamo di…gialli, a lui il compito di darci la soluzione….sul destino di Ricciardi.
GIUSEPPE PREVITI